ECCELLENZA - L’Anzio batte lo Sporting Ariccia per 4-2
Terza vittoria
Terza vittoria consecutiva per l’Anzio, che al Bruschini regola in rimonta lo Sporting Ariccia nella sesta giornata del girone B di Eccellenza.
La partita - Pronti, via e lo Sporting Ariccia si affaccia subito dalle parti di Rizzaro con il colpo di testa di Ciampini sul cross di Laudati da destra. Tra il 9’ e il 12’ i castellani piazzano un micidiale uno-due: prima è sfortunato Martinelli, che fa carambolare il pallone nella propria porta dopo una punizione di Santini dalla sinistra, poi è Anastasio ad infilare l’incrocio dei pali da distanza siderale con un tiro-cross dalla fascia destra.
La doppia botta risveglia l’Anzio, Giusto al 27’ ha la palla per accorciare il passivo ma calcia addosso a Sciarra, poi Guida decide di rivoluzionare la squadra inserendo Florio e Scruci al posto degli esterni di difesa Zaccaria e La Monaca e la mossa porta subito gli effetti sperati. Al 36’, Santini intercetta con il braccio un lancio in verticale di Florio, Martinelli si incarica della punizione dalla stessa mattonella dalla quale segnò contro il Campus Eur dieci giorni fa e il risultato è ancora una volta lo stesso, con la palla che supera la barriera e si infila nel sette alla destra di Sciarra. Un minuto dopo l’Anzio reclama un rigore per un tocco di mano di Sardilli sul tiro di Giusto, poi, sulla ribattuta, Florio non riesce ad inquadrare lo specchio. Nella ripresa si gioca quasi esclusivamente nella metà campo dei castellani che, però, si difendono con ordine.
D’Amato al 51’ duetta con Florio e calcia di poco alto appena dentro l’area, Sardilli al 63’ abbatte Bencivenga al limite dell’area e rimedia il secondo giallo della sua partita. Sulla successiva punizione del solito Martinelli è bravo Sciarra a rifugiarsi in angolo. Girandola di emozioni nell’ultimo quarto d’ora di gioco: al 77’ Giordani prova a sorprendere Sciarra con una punizione rasoterra da posizione defilata ma colpisce solo l’esterno della rete, due minuti più tardi è l’estremo difensore ospite a superarsi sulla conclusione dello stesso Giordani ma sul successivo tiro dalla bandierina è di nuovo Martinelli ad insaccare il pareggio. Gli ospiti protestano per un presunto fallo di confusione in area, a farne le spese è proprio Sciarra, già ammonito in precedenza per perdita di tempo e così la squadra di Trinca si ritrova ad affrontare gli ultimi minuti in nove uomini e con un giocatore di movimento tra i pali. L’Anzio carica a testa bassa, Giusto spreca la palla del sorpasso all’83’ ma il 3-2 è solo questione di tempo e arriva al 91’ ancora con Martinelli, che gira in rete una rimessa laterale lunga di Giordani realizzando col destro dal limite dell’area piccola. Nel recupero lo Sporting Ariccia prova l’assalto disperato ma proprio allo scadere, con la squadra tutta sbilanciata in avanti, subisce il quarto gol con Giordani che percorre metà campo palla al piede e appoggia nella porta sguarnita. Con i tre punti di oggi l’Anzio aggancia la Lupa Frascati al secondo posto e si porta a -1 dalla capolista Unipomezia. Mercoledì turno di riposo imposto dal calendario, domenica la trasferta in casa del Gaeta.
Anzio-Sporting Ariccia 4-2
Marcatori: 9’pt aut. Martinelli (S), 12’pt Anastasio (S), 37’pt, 34’st, 46’st Martinelli (A), 51’st Giordani (A)
Anzio: Rizzaro (24’st Giraldi), La Monaca (30’pt Scruci), Zaccaria (30’pt Florio), Marino (16’st De Gennaro), Poltronetti, Martinelli, Bencivenga, Mauro (24’st Lommi), Giusto, Giordani, D’Amato. A disp. Samà, Falessi, De Falco, Mirabella. All. Guida
Sporting Ariccia: Sciarra, Laudati F., Sardilli, Vartolo (15’st Falcone), Sadotti, De Angelis, Anastasio (15’st Minestrina), Santini, Fabiani (26’st Casciotti), Gagliardi, Ciampini (19’pt Montelanico, 1’st Longo). A disp. Ferrante, Sebastianelli, Laudati G., Fortini. All. Trinca
Arbitro: D’Anelli di Ciampino
Assistenti: Di Curzio di Civitavecchia – Alfieri di Roma 1
Note: Espulsi Sardilli al 17’st e Sciarra al 35’st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Zaccaria, Laudati, Anastasio, Montelanico, Vartolo, Santini, Lommi, D’Amato, Florio. Angoli: 8-3. Recupero: 4’pt, 6’st
Asd Anzio Calcio 1924
Addetto stampa e foto
Matteo Ferri
Intervista a Simona Crivellone e l’Etoile internazionale Giuseppe Picone
Due grandi maestri di danza
Sono in compagnia di due maestri di danza Straordinari: Simona Crivellone e l’Etoile Internazionale Giuseppe Picone che ringrazio infinitamente insieme a Simona per avermi concesso questa intervista doppia.
- Ciao ragazzi. Intanto grazie di cuore per avermi concesso questa intervista e potervi raccontare.
Giuseppe cosa ti ha colpito di Simona quando l’hai conosciuta tanti anni fa?
“Ho conosciuto Simona a 14 anni all’ Accademia Nazionale di Danza di Roma e da subito era evidente la sua energia positiva. Un vulcano di idee e tanta voglia di vivere la vita a 360 gradi”.
- Simona, invece a te cosa ti ha colpito di Giuseppe la prima volta che vi siete conosciuti?
“Il suo cuore, la sua testa, il suo talento come persona e come artista”.
- Giuseppe ci dici un pregio e un difetto di Simona come ballerina? (Non accetto è bravissima)
“Un pregio di Simona è la presenza scenica ed un corpo esile che aiuta tantissimo a rispecchiare il prototipo di ballerina. Un difetto... i capelli biondi non funzionano molto in scena, ma fortunatamente esistono le tinture”.
- Simona ci dici un pregio e un difetto di Giuseppe come ballerino?
“Il pregio di possedere una grande umiltà nonostante la sua grandezza e il difetto... il difetto... insomma impossibile trovarne uno!!!”.
- Giuseppe cosa ti ha colpito di Simona quando l’hai vista per la prima volta?
“I suoi meravigliosi occhi celestiali”.
- Simona cosa ti ha colpito di Giuseppe quando lo hai visto per la prima volta?
“Subito ho pensato che bello che fosse con quel fisico, quel bel viso e quella chioma fluente e poi è stata subito “vicinanza””.
- Giuseppe, qual è il segreto per mantenere nel corso degli anni un’amicizia così forte e solida?
“La vera amicizia non ha tempo e fortunatamente siamo rimasti gli stessi di quando frequentavamo l’Accademia Nazionale di Danza”.
-Simona e per te il segreto qual è?
“Quando due persone si trovano davvero, tutto va oltre il tempo e lo spazio. Noi siamo quelli che eravamo allora... sempre!”.
- A breve potrete tornare ad insegnare la vostra arte ai vostri ragazzi. In che modo vi ha cambiato questo anno di fermo? Cosa vi ha dato? Cosa vi ha tolto?
Giuseppe: “La pandemia ha tolto a tutti, in un modo o nell’altro, la spensieratezza, la libertà, il lavoro, la dignità. Per tutto il periodo di fermo ho potuto riflettere su quanto il nostro percorso terreno sia legato ad un filo che potrebbe spezzarsi con molta facilità. Ritornare in Sala ballo e riprendere le nostre vite artistiche è un sogno che si realizzerà a stretto giro”.
Simona: “Questo anno ha cambiato molte cose ma non di certo il mio amore e la mia passione per la danza. Mi ha dato maggior consapevolezza di quanto poco rispetto ci sia per quest’arte così nobile ed unica, cosa questa che ci ha tolto la possibilità di esprimerci in piena libertà e dignità di professionisti”
- Il vostro sogno come ballerini ed insegnanti di questa meravigliosa disciplina, qual è?
Giuseppe: “Continuare a dare emozioni al pubblico”.
Simona: “Emozionarci e fare emozionare!”.
Ringrazio infinitamente questi due grandi artisti per avermi concesso questa intervista doppia.
Grazie per la vostra disponibilità, gentilezza e per avermi dedicato il vostro tempo. Grazie anche per avermi dato la possibilità di “portare fuori” il binomio danza - amicizia. Anche io avrei un sogno: quello di vedervi ballare insieme e spero che riuscirete a realizzarlo. Barbara Balestrieri