Nettuno aderisce alla settimana della Protezione Civile
Io non rischio
Il Comune di Nettuno ha aderito alla “Settimana della Protezione Civile” e all’Evento “Io Non Rischio”.
Venerdì 13 ottobre, inoltre, si è tenuto l’evento organizzato dal Servizio di Protezione Civile della Polizia Locale di Nettuno.
Sono intervenuti il Prefetto Clara Vaccaro, Vice Capo Dipartimento dei VVF del Soccorso Pubblico, della Difesa Civile e delle Politiche di Protezione Civile e il Prefetto Antonio Reppucci della Commissione Straordinaria del Comune di Nettuno.
Relatori dell’incontro: Ing. Francesco Giordano del Dipartimento di Protezione Civile e il dott. Carlo Costantini dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile.
Durante la mattinata del 14 ottobre in Piazza Battisti allestita un’area attrezzata con strutture e mezzi della Protezione Civile.
Città di Nettuno
Maltrattamenti
ANZIO - Indiziato dei reati di maltrattamenti, minacce e lesioni personali aggravate nei confronti della madre.
La costante attenzione della Polizia di Stato verso la tutela delle fasce deboli, soprattutto di quelle vittime di violenza e maltrattamenti, ha portato gli agenti del commissariato Anzio/Nettuno ad eseguire, nei giorni scorsi, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare nei confronti di un 46enne romano gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti, minacce e lesioni personali aggravate nei confronti della madre. La misura nasce a seguito delle denunce presentate dalla vittima in cui ha raccontato ai poliziotti di vari episodi in cui il figlio l’aveva maltrattata, minacciata, anche di morte, brandendo il coltello da cucina. La donna ha inoltre riferito di subire queste vessazioni ormai da diverso tempo e sempre per motivi legati a richieste di denaro; il tutto ha creato uno stato di paura e di disagio che l’ha portata a vivere segregata nella camera da letto pur di avere meno contatti possibili con il figlio convivente.
Per l’indagato, un 46enne romano, il Tribunale ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento alla madre, il rispetto della distanza di almeno 500 metri dai luoghi da essa frequentati, il divieto di comunicazione e il divieto di accedere nell’abitazione senza autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Comunicato Stampa
Il terrorismo è attivo in molte forme e sono decenni che l’occidente è sotto attacco
I macellai di Hamas
Sono decenni che l’occidente è il teatro di attacchi terroristici che, nel tempo e nelle varie località, assumono volti e modalità diversificate. Solo per citarne alcuni: Monaco 1972 morti 11 atleti, Fiumicino 1985 morte 19 persone, New York 2001 morte 2977 persone, Madrid 2004 morte 192 persone, Londra 2005 morte 52 persone, Tolosa 2012 morte 7 persone, Bruxelles 2014, morte 4 persone, Parigi 2015, due attentati morte 137 persone, Copenaghen 2015 morte 2 persone, Bruxelles 2016 morte 32 persone, Nizza 2016 morte 86 persone, Berlino 2016 morte 12 persone, Stoccolma 2017 morte 5 persone, Manchester 2017 morte 22 persone, Barcellona 2017 morte 15 persone. Altre decine di attentati in Europa e nel resto del mondo per colpire persone occidentali, località occidentali o interessi di paesi occidentali. Al-Qaida, Fatah al-Islam, Hamas, Hezbollah, Jaljalat, Stato Islamico ed altre minori, sono le sigle che hanno seminato e seminano il terrore nel mondo democratico; differenti ispirazioni, differenti modalità di causare morte e dolore ad innocenti, ma un’unica matrice: l’Islam. Ogni giorno nel mondo migliaia di cristiani vengono perseguitati ed uccisi, chiese vengono date alle fiamme in gran parte nei paesi islamici e solo perché essi diffondono la parola di pace cristiana. Tutti gli attentati, tutti gli atti terroristici, tutte le manifestazioni che inneggiavano ed inneggiano al terrorismo hanno un unico slogan che le lega indissolubilmente: “Dio è grande”. Qualunque sia la nazionalità di chi porta il terrore la dedica “takbir”è unica ed inderogabile: “Hallah akbar”. Come si può massacrare nel nome dell’Onnipotente appare incomprensibile per un cristiano. Solo chi è drogato da ideologia non vede che ogni azione del terrorismo islamico porta ad un unico scopo: al trionfo del dio islamico e la distruzione del cristianesimo e dell’occidente in cui esso è diffuso; e se si pensa che i bambini nelle madrase studiano per anni la storia del terrorismo delle crociate e dei massacri che i crociati hanno inflitto nella loro storia, si comprende da dove viene l’odio contro l’occidente giudaico-cristiano. Un odio ben codificato nel “Libro” che si sta espandendo nel mondo occidentale portato dalle migliaia di persone che ogni giorno entrano in modo illegale in occidente. Affermare che il terrorismo sia solo fondamentalista è un’ipocrisia non accettabile perché se si può essere cattolici praticanti o cattolici all’acqua di rose, nell’Islam o si è musulmani o non si è musulmani ed anche i cosiddetti moderati riempono oggi le moschee o le piazze per inneggiare alle gesta dei fratelli palestinesi di Hamas che hanno fatto macelleria di donne inermi, di vecchi e di bambini, che ne hanno esibito i corpi straziati al ludibrio degli abitanti di Gaza, che hanno fatto quello che nemmeno i macellai dell’ISIS sono stati capaci di fare. Ed il mondo? Nelle piazze di Parigi, di Londra, Milano migliaia di musulmani moderati inneggiano ai massacri, mentre alcuni dei loro fratelli uccidono un insegnante ad Arras in Francia e tre tifosi svedesi a Bruxelles ed altri preparano il prossimo attentato per uccidere innocenti sempre al grido di “Allah akbar”. Lo statuto del “Movimento Di Resistenza Islamico Hamas” è un piccolo compendio religioso che vede il nemico immediato da abbattere negli ebrei e non nello Stato di Israele; al suo articolo 5 esso è chiaro nella concezione di lotta islamica “Poiché il Movimento di Resistenza Islamico adotta l’Islam come il suo stile di vita, le sue concezioni storiche vanno indietro fino alla nascita del messaggio islamico, all’epoca dei pii antenati. Pertanto, Allah è il suo scopo, il Profeta è il suo modello, il Corano è la sua costituzione. La sua concezione dello spazio si estende ovunque i musulmani – coloro che adottano l’islam come il loro stile di vita – vivono, in ogni luogo sulla faccia della Terra. Di più: si estende fino alle profondità della Terra e alle sfere più alte dei Cieli”. Israele è il paradigma dell’occidente, è il fronte avanzato delle democrazie occidentali e la sintesi dei popoli che hanno scelto di farne parte: Israele è il baluardo della democrazia fra dittature teocratiche. I fatti gravissimi e l’attacco di guerra terroristica portato da Hamas viene proposto dai “palestinesi” dei nostri centri sociali come resistenza al Sionismo imperante. Certamente non sarà il massacro di centinaia di ragazzi che stavano facendo festa a dare libertà e progresso al popolo palestinese che sarà chiamato a pagare un prezzo durissimo per quello che i terroristi di Hamas hanno fatto in Israele. Qualcuno parla di invito alla moderazione: la reazione di un piccolo stato circondato da 7 nazioni che vorrebbero eliminarlo non può e non deve essere moderata, se lo fosse sarebbe uno stato senza futuro. Coloro che invitano alla moderazione sono gli stessi ipocriti che vogliono interrompere gli aiuti militari all’Ucraina per facilitare la pace in quel teatro di guerra. La grande profetessa del nostro tempo Oriana Fallaci già allora aveva visto il disegno di conquista islamica dell’occidente imputando alle “democrazie deboli e pigre” l’incapacità di reagire: “il diritto di odiare”, la forza di resistere alla conquista dell’occidente con la demografia. Circa 30 milioni di musulmani vivono in Europa, impongono regole barbare alle donne, commettono attentati e nessuno di loro sarebbe oggi capace di condannare la carneficina di persone inermi commessa dai macellai di Hamas. Non aprire ad una riflessione di fronte alle folle oceaniche che minacciano Israele e l’occidente nelle capitali europee, significa aver perso il senso critico e rifiutare l’evidenza. Il sogno di bruciare San Pietro che è l’ossessione di ogni musulmano si avvicina ogni giorno di più e mille cellule dormienti o assopite lavorano per farlo divenire realtà.
Sergio Franchi