La tragedia dell’ospedale attribuita ad Israele è stata provocata da Hamas
Tragedia strumentale
La sera del 17 ottobre un grosso incendio segue una deflagrazione nel parcheggio dell’ospedale Al Ahli Arabi Baptist di Gaza City, un grande nosocomio fondato nel 1882 dalla diocesi episcopale di Gerusalemme. Centinaia sono le persone che hanno trovato rifugio nel compound ospedaliero, come avviene nelle moschee e presso le scuole, nella speranza che il martellante bombardamento da Israele risparmi quelle zone. Lo scoppio, ripreso da una telecamera, arriva nelle tv di tutto il mondo e scatta il sentimento di repulsione per un atto che viene accompagnato dalla notizia che il numero dei morti è di circa 500. I fatti sono che una deflagrazione è avvenuta nelle vicinanze dell’ospedale, il commento è che circa 500 sono i decessi stimati. Senza nessuna ulteriore analisi, senza nessun ulteriore approfondimento, senza nessuna ulteriore evidenza la Stampa titola “Hamas: colpito ospedale da un raid israeliano, centinaia di morti”, Laura Boldrini dichiara “E’ inaccettabile che Israele si accanisca sui civili” ; Nicola Fratoianni dichiara “Un crimine di guerra senza giustificazione alcuna” e così via, giornali e politici poco seri: perché utilizzano un fatto di cui non si conoscono le origini per dare sfogo al loro odio ideologico verso Israele e verso il popolo ebraico. Chi ha l’occhio un po’ allenato, dispone di un po’ di esperienza di fatti del genere ed ama la verità e non la propaganda, ha subito avuto seri dubbi sulla versione raccontata dalle fonti palestinesi e, inizialmente, da Al Jazeera. Innanzi tutto l’aspetto puramente tecnico: un missile lanciato da un aereo israeliano o da una postazione ubicata in territorio di Israele avrebbe provocato un cratere di circa 10-15 metri di diametro e di circa 3-4 metri di profondità, considerando il tipo di ordigni “buster”, a penetrazione, che Israele impiega.
Dall’analisi del terreno visibile dalle immagini, che sono subito circolate sui media, non si vede nessun cratere e nemmeno un avvallamento. Sono presenti decine di auto bruciate.
La deflagrazione di un missile lanciato da terra o di un ordigno sganciato da un aereo avrebbero provocato almeno il crollo di una buona parte dell’ospedale che appare quasi del tutto integro e che non ha mai smesso di operare. Mentre il mondo islamico si infiamma in dimostrazioni di piazza, gli approfondimenti dei fatti rendono l’ipotesi della strage israeliana sempre meno credibile. In un dialogo registrato fra due miliziani di Hamas emerge che “E’ un razzo nostro partito da dietro il cimitero”. Le immagini registrate dai satelliti USA, a cui non sfugge nemmeno il volo di una farfalla, permettono a Biden, in visita ad Israele, di dichiarare “Dal Pentagono mi comunicano che l’esplosione all’ospedale è stata provocata dall’altra parte”. Al Jazeera rivede la prima notizia e mostra un video che accusa Hamas di un lancio abortito e caduto nel compound dell’ospedale. Non è una novità che circa il 20% dei lanci missilistici di Hamas cadono nell’interno della striscia di Gaza.
Dopo la doverosa verifica il portavoce dell’esercito d’Israele esclude ufficialmente che l’ordigno provenga dalle forze armate israeliane e fornisce una serie di prove documentali inconfutabili. L’ipotesi più plausibile è quella che un missile partito dalle vicinanze dell’ospedale abbia abortito la traiettoria cadendo con gran parte del carburante sul quella specie di campeggio che le povere famiglie palestinesi avevano allestito per trovare riparo dai bombardamenti.
La grande quantità di fuoco, dovuto all’incendio, che si vede dal video, ha fatto la strage. Il ridicolo delle dichiarazioni di coloro che hanno una sola tesi da dimostrare misura la loro onestà intellettuale che nel caso specifico è odio verso l’occidente e verso il popolo d’Israele che in questo momento ne incarna i valori di democrazia e di civiltà contro la barbarie islamica. “La prima vittima delle guerre è la verità” e la logica dovrebbe indurre sempre alla riflessione prima di attribuire un massacro a coloro che ne avrebbero ricevuto il massimo del danno politico nel giorno in cui il futuro della guerra veniva deciso con il Presidente degli Stati Uniti che dal primo giorno invita alla moderazione.
Purtroppo i fatti non sembrano avere nessun significato; ognuno crede alla tesi che si adatta alle proprie idee a prescindere da quanto accade. Migliaia di persone nelle piazze continuano ad imprecare contro Israele per il massacro dell’ospedale, causato da Hamas. Se questo è concepibile da parte di regimi teocratici e di cittadini pilotati dalla disinformazione di stato, non è accettabile da parte di personaggi che si aggirano nel nostro Parlamento a predicare contro tutto ciò che riguarda l’occidente: ieri in difesa delle ragioni della Russia, che ha scatenato un sanguinoso conflitto in Ucraina, oggi in difesa dei macellai di Hamas; ben consci di non difendere gli interessi del popolo palestinese ma a sostegno di coloro che sapevano quale sarebbe stata l’unica possibile reazione israeliana alle carneficina del 7 ottobre.
Sergio Franchi
Suolo pubblico
La Commissione Straordinaria con delibera n.40 del 18 Ottobre 2023 ha stabilito la data del 31 Dicembre come limite entro il quale le concessioni di suolo pubblico saranno rinnovate solo nel rispetto delle nuove regole, a cui a breve seguirà regolamento completo: gli spazi concessi non potranno avere pedane o altre strutture fissate a terra, ma semplici tavoli sedie e fioriere. Non potranno più essere occupati i marciapiedi (ma ci voleva la commissione per stabilire questo semplice e sacrosanto principio?) con nessun tipo di ostacoli.
Gli spazi occupati non potranno essere maggiori della superficie interna dei locali e nelle aree pedonali dovrà essere sempre rispettato uno spazio di tre metri per consentire il passaggio di mezzi di soccorso. Finora abbiamo assistito al Far West, con occupazioni selvagge e strutture che pian piano occupavano carreggiate stradali, e praticamente zero verifiche. Tutto più volte denunciato in passato dai nostri consiglieri comunali che ricevevano risposte del tipo “è estate si deve lavorare” oppure “siamo un paese turistico”. Queste occupazioni fuori da ogni regola sono sempre state motivo di clientelismo e zero coraggio politico e non possiamo che essere soddisfatti di quanto la Commissione Straordinaria sta facendo in questo senso.
Finalmente i cittadini potranno riappropriarsi degli spazi pedonali, che liberati da barriere architettoniche e ostacoli vari, renderanno la nostra città più decorosa e accogliente con ricadute positive anche sul turismo.
M5S Anzio
Sorgeranno ad Anzio, Pomezia ed altri comuni dei Castelli
Le Case della Comunità
Sta iniziando la conversione in Case della Comunità di alcune strutture ospedaliere presenti sul territorio Asl Roma 6. Un processo che per essere completato richiede vari passaggi che sono seguiti da vicino dalla Direzione Strategica dell'Azienda Sanitaria Locale Roma 6.
Le Case della Comunità (CdC) sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a far parte del Servizio Sanitario Nazionale. Le Case della Comunità, previste già dal PNRR del 2021, sono descritte nel DM 77 del 23 maggio 2022.
La Casa della Comunità prevede un modello di intervento multidisciplinare e al suo interno si troveranno équipe multiprofessionali composte da Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri e Psicologi.?
Il direttore sanitario dottor Vincenzo La Regina è attento a seguire passo dopo passo questo passaggio: "Sia il PNRR che il DM77 lanciano una sfida - ha dichiarato La Regina - che va colta e da cui emerge senza alcun dubbio e in maniera importante quanto il capitale umano rappresenti l’elemento centrale del successo o meno di questa sfida. La Direzione Strategica Asl Roma 6, assume la responsabilità di guidare questi processi innovativi che stanno all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Decreto Ministeriale 77 e che trovano la nostra massima condivisione con il Middle management e il personale dell’azienda. Questa è per noi un'occasione importante per posizionare una leadership dal basso diffusa e condivisa perché siamo convinti e consapevoli che il capitale umano sia una risorsa strategica e indispensabile per il successo futuro del mondo sanitario".
Sul tema sono state poste alcune domande al dottor Stefano Villani, Direttore f.f. del Dipartimento del Territorio.
- Dottor Villani, nel territorio della Asl Roma 6 quante Case della Comunità sorgeranno? Quali sono pressappoco le tempistiche affinché siano operative?
“Parliamo di 11 Case di Comunità nei sei Distretti della Asl Roma 6 che toccano i territori di Frascati, Albano Laziale, Ciampino, Pomezia, Velletri e Anzio. Strutture aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che offrono servizi sanitari e socio-sanitari di prossimità alla popolazione. Le Case della Comunità saranno operative entro il 31dicembre del 2024”.
- Le case della Comunità dislocate tra i Castelli Romani e il litorale, saranno tutte uguali o ciascuna avrà una specifica caratteristica? Quali saranno i servizi e quale il grado di accessibilità ad essi?
“Le Case di Comunità rispondono agli standard e dotazioni previste dal decreto del Ministero della Salute che definisce i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale? (DM 77/2022). Tra gli obiettivi del Decreto si punta a migliorare accesso, qualità, efficienza e sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Tutto ciò, con un impatto anche sulla diffusione della Telemedicina”.
- Quali servizi potranno trovare gli utenti e con che cadenza? Ci sarà una continuità assistenziale tale da soddisfare ciascun bacino d’utenza?
“Troveranno tutti i servizi attualmente presenti nei distretti e nelle case della salute. Si sta valutando la possibilità di implementare alcuni ambulatori specialistici e altri servizi in particolar modo nei distretti carenti”.
- Cosa cambierà per i medici di base?
“Oltre i benefici previsti dall'applicazione del Decreto Ministeriale, I Medici di Medicina generale che opereranno con le loro Unità di Cure Primarie (UCP) presso le Case di Comunità avranno il vantaggio di avere prossimi gli specialisti, l'ospedale di Comunità e i servizi tutti anche diagnostici”.
Maria Chiara Rai
Ufficio Stampa
Asl Roma 6