Alternativa per Anzio propone di fare rete tra diversi Comuni
Infiltrazioni mafiose
A due anni dallo tsunami (prevedibile per noi) che ha investito i Comuni di Anzio e Nettuno, anche il vicino Comune di Aprilia è stato colpito da una gravissima inchiesta per infiltrazioni mafiose che vede coinvolta in primis la politica locale. Politica locale, di chiara appartenenza, che da noi sta dimostrando tutta la sua pochezza, malafede e impreparazione nel processo Tritone, le cui udienze sono rese pubbliche grazie al prezioso lavoro di radio radicale. Nessuno sapeva, nessuno conosce, nessuno ricorda, neanche di fronte alle inequivocabili immagini e intercettazioni.
Purtroppo, come è sempre più evidente, il problema del radicamento delle organizzazioni criminali e della loro infiltrazione nella politica non è circoscritto ad alcuni comuni, ma ha una portata almeno regionale e una pervasività spaventosa.
Il lavoro investigativo è preziosissimo e va plaudito e ringraziato. Sappiamo però che non è sufficiente. C’è bisogno di un’alternativa sociale, culturale, economica e soprattutto di una classe dirigente e politica in grado di rappresentarla. Come lista civica sappiamo che chiuderci una dimensione iper-locale sarebbe un grave errore. È assolutamente necessario costruire sinergie e fare rete con tutte le realtà politiche del campo progressista che si dimostrano, nei fatti e non per autoproclamazione, alternative al modello politico di centro destra che ha spalancato le porte alle mafie.
Siamo di fronte ad un bivio dalla portata storica: o le future amministrazioni dei comuni coinvolti imparano a lavorare in sinergia in un’ottica di collaborazione politico-amministrativa, facendo da barriera alle infiltrazioni, oppure alle mafie scovate oggi ne subentreranno altrettante, non meno pervasive e pericolose, senza più alcuna possibilità di argine.
Alternativa per Anzio
Il 2 agosto al Forte Sangallo la serata in ricordo del deputato socialista
In memoria di Matteotti
La sera del 2 agosto Associazione Culturale IBIS Onlus con l’associazione “La scuola che verrà APS” e il patrocinio del Comune di Nettuno organizzano la manifestazione “Presidio” in memoria del deputato socialista Giacomo Matteotti del quale ricorre, dal giugno scorso, il centenario della sua uccisione da parte disgherri fascisti inviati da Mussolini.
Una serie di manifestazioni un po’ in tutta Italia ne hanno ricordato l’intransigente antifascismo, la coerenza morale e intellettuale, le sue capacità di giurista e di organizzatore in cooperative e sindacati dei contadini e opera del nord est. Articoli, interventi, dibattiti, saggi, targhe ricordo ecc. ne ricordano la figura, il suo riformismo operativo e conseguente.
Il suo discorso alla camera pochi giorni prima della sua uccisione viene annoverato, da molti studiosi, come il primo atto resistenziale, di quella resistenza che 20 anni dopo avrebbe liberato l’Italia dal nazifascismo. Una cosa mi sembra che nel dibattito pubblico sia rimasta un po’ in seconda fila: il suo pacifismo. Mi sembra (sottolineo mi sembra) che della sua intransigente contrarietà all’entrata in guerra dell’Italia si sia parlato poco; eppure Matteotti pagò con un lungo periodo di confino questa sua contrarietà di ostilità nei confronti della guerra, venne mandato in Sicilia e fatto poi rientrare a guerra già iniziata. Forse oggi non fa ‘tendenza’ parlare di pace e di contrarietà nei confronti della guerra. Nella tumultuosa corsa al riarmo in corso a livello planetario, in questa devastante fase di passaggio da un’economia dei mercati finanziari globali a un’economia di guerra del fatturato bellico, dal Welfare al Warfare, probabilmente resta poco spazio per la parola e l’azione nei confronti del contrasto al bellicismo e la reprimenda dell’essere definiti ‘putiniani’ è sempre in agguato dietro l’angolo.
La manifestazione suddetta del 2 agosto p.v., si inserisce nell’ambito della programmazione dell’estate nettunesee vuole sottolineare proprio la figura del G. Matteotticostruttore di pace. L’iniziativa articolata e multidisciplinare, intende coniugare la riflessione storica, politica, culturale ed artistico-espressiva con una mostra che vedrà la partecipazione molti artisti espositori: Salvatore Baylon, Luciana Chiari, Ferdinando Fornaro, Jessica Ghelli, Gaetano Laudani, Silvano Ottaviani, Luciano Scaramuncini, Antonio Silvestri, Dalia Valdez. Poivenerdì 2/VIII, h 21,00 il prof. Silvestri (storico dell’arte) terrà una conferenza sul tema della Pace e della Guerra nell’arte; il giorno 3 ci sarà la proiezione del film ”Il delitto Matteotti” di Florestano Vancini (1973) h 21,00, seguirà il dibattito ”1924 – 2024. Cent’anni di antifascismo” con la partecipazione di M. D’orzi (regista e scrittore), P. Salvatori (storica), moderatore R. Cirodano (presidente dell’associazione “La scuola che verrà APS”. Il laboratorio creativo è curato da Ines Maggio e Dalia Valdez.
Giuseppe Chitarrini