Sedici dimostrazioni di BLS-D adulti e bambini lungo la spiagge del litorale
Spiagge serene con la CRI
Sedici dimostrazioni di BLS-D adulti e bambini lungo le spiagge di tutto il litoraleIl 6 luglio, presso lo stabilimento balneare Scacciapensieri di Nettuno, si sono svolte dimostrazioni di disostruzione e rianimazione cardio-polmonare di adulti e bambini, offerte ai bagnanti. Si tratta del progetto ‘Spiagge serene’ 2024, alla sua seconda edizione che quest’anno vedrà ben sedici spiagge toccate da tale lodevole iniziativa, fino a settembre, da Nettuno, Anzio, a Torvaianica, interessando, vera novità, anche l’arenile presso il lago di Albano. L’equipe è multidisciplinare, costituita da medici, infermieri, fisioterapisti, ostetriche, dietiste, tecnici della prevenzione ed assistenti sociali. Un gruppo si occupa delle dimostrazioni salvavita (rianimazione cardio-polmonare, disostruzione vie respiratorie lattanti ed adulti), un altro, i cosiddetti navigator, contatta i bagnanti, chi resta sotto l’ombrellone, per distribuire una serie di opuscoli che trattano i più svariati argomenti: cosa fare in caso di punture da insetti, della tracina, o ricci di mare, nell’eventualità del contatto con una medusa, oppure se si ha un colpo di calore. Inoltre l’importanza di fare movimento in acqua, come scegliere i prodotti solari, come alimentarsi con il gran caldo, come comportarsi se si è incinta o con un neonato. Questo e tanto altro ancora è stato possibile apprendere durante la dimostrazione tenuta egregiamente dalla Dott. Cinzia Sandroni, Direttrice del personale infermieristico della ASL Roma 6 e dalla Dott.ssa Letizia Mallia, Direttrice dei corsi di Laurea in Infermeria e referente dei corsi BLSD dell’ASL Roma 6. Più volte è stato ribadito che occorre subito chiamare il 112 ed intanto cercare un defibrillatore salvavita, presente in quasi tutti gli stabilimenti. Se si agisce prontamente, si riesce a salvare la persona che ha perso conoscenza. Si è passati alle prove pratiche per la rianimazione e la disostruzione, servendosi di manichini. Il 6 luglio è stata una mattinata molto proficua perché spesso nei casi su esposti non si sa quale decisione prendere e la tempestività è basilare. Grazie a ‘Spiagge serene’ ed a tutta l’equipe.
Rita Cerasani
La cultura rende liberi
Si è concluso in bellezza, nell’ambito delle manifestazioni per l’Estate Nettunese 2024 organizzate dall’Associazione ‘Gemellaggi Nettuno’, di cui è Presidente Franco Cirilli, il programma ‘La cultura rende liberi’- Una finestra sulla storia e l’attualità, presso la corte del Forte Sangallo. Dopo ‘Tracce cinematografiche film fest’, il concerto della Corale Città di Nettuno che ha eseguito colonne sonore tratte da celebri film, la presentazione del libro di Andrea Frediani ‘Tempesta su Mussolini’ e del libro ‘Paolo Segneri a quattrocento anni dalla sua nascita’ di Eugenio Bartolini con la partecipazione dei ‘Poeti Estinti’, ecco che la sera del 20 luglio si è rivelata molto divertente e coinvolgente grazie ai ‘Musical Movies’. Molti dei presenti si sono messi a ballare sulle note delle colonne sonore dei più celebri film dagli anni ’70 in poi. Mentre sul maxi schermo passavano i film più gettonati, quelli che hanno fatto la storia del cinema, i ‘Musical Movies’, di cui fa parte lo storico e scrittore Andrea Frediani, hanno interpretato magistralmente brani celeberrimi che hanno magicamente portato i presenti indietro nel tempo con grande nostalgia: ‘A wither shade of pale’ (Il grande freddo), ‘Jesus Crist Superstar’, ‘ You can leave your hat on’ da “ 9settimane e ?”, ‘Full Monty’, ‘Birdman’ , ‘Ritorno al futuro’, ‘Hair’,‘Flashdance’, ‘Forrest Gump’ e tante altre colonne sonore. Era presente anche il Commissario Prefettizio di Nettuno Dott. Antonio Reppucci che si è complimentato per la lodevole iniziativa: anche non spendendo molto ed il Comune non ha soldi a disposizione, si possono realizzare serate belle come quella del 20 luglio che lasciano un segno indelebile nel cuore. Un grazie di cuore va all’Associazione ‘Gemellaggi Nettuno’. I ‘Musical Movies’ torneranno ad esibirsi il 30 agosto a Fiumicino in un concerto con quindici elementi: bravissimi, super.
Rita Cerasani
Il poderoso saggio di Thomas Piketty del 2022
Storia dell’uguaglianza
Thomas Piketty, “Una breve storia dell’uguaglianza”, La Nave di Teseo, Milano 2022, pp. 390, Euro 9,90.
L’autore fin dalle prime righe di questo ponderoso saggio premette che, “nel corso della storia, si verifica un processo di lungo termine finalizzato a una maggiore uguaglianza sociale, economica e politica”(p. 13). Almeno fin dal XVIII secolo (ma anche da prima) è in atto un processo orientato progressivamente verso l’uguaglianza; non si tratta di un percorso lineare e unidirezionale, ma bensì fatto di deviazioni, radicali e spesso sanguinosi ritorni indietro, involuzioni, contraddittori deviazioni, ribellioni ecc. Ma, per quanto profondamente ingiusto, il mondo di oggi è più egualitario di quanto lo era nel 1950 o di quello dei primi del 900 o del 1850 o del 1780 (cfr. p.13). Quindi, sostiene Piketty, “il progresso umano esiste”(p. 36), ma si tratta di un progresso impari, conflittuale, contraddittorio, incerto e fragile, fatto di ulteriori ingiustizie, incertezza, lotte a volte aspre e sanguinose. Un progresso che l’autore intende analizzare (almeno in parte) in questo voluminoso studio attraverso comparazioni, grafici, riferimenti storici, dati economici, statistici e demografici-sociali, arrivando poi a sostenere “che da un lato esiste, sul lungo termine, un processo orientato verso l’uguaglianza, o comunque verso una minore concentrazione della proprietà e dunque del potere socio economico; dall’altro la diseguaglianza continua nonostante tutto a collocarsi a un livello estremamente elevato, per non dire insopportabile, per cui è molto difficile accettare una situazione del genere o fingere che sia nell’interesse della maggioranza di noi”(p. 60).
Un discorso quello di Piketty che, credo, almeno in parte fa proprio l’approccio marxista più classico andando poi oltre; perché secondo la tradizione marxista solo la proprietà dei mezzi di produzione è all’origine dello sfruttamento della forza lavoro, dell’accumulo di capitale e quindi al rigenerarsi di sempre più ampie diseguaglianze; secondo l’autore di questo volume, invece. Tutti i rapporti di proprietà implicano inevitabilmente forme più o meno grandi di dominio e di potere, di status. censo e di classe. Si potrebbe pensare ad esempio alla proprietà degli immobili, o alle gerarchie che si generano all’interno dei nuclei famigliari legati al genere e a chi detiene la fonte del reddito del nucleo; disparità profonde nell’accesso all’istruzione e alle conoscenze, o all’accesso alle nuove tecnologie e ipertecnologie ecc. Rapporti che danno vita a profonde diseguaglianze di riproduzione sociale all’interno del generale sistema economico complessivo al quale sono funzionali; “tutti i rapporti di proprietà implicano specifici rapporti di potere…soventemente trascurati dagli analisti marxisti classici, a vantaggio della sola sfera cosiddetta produttiva” (pp. 66, 67). Piketty è professore all’Ecole desHautesEtude en Sciences Sociales e all’Ecole de Economie de Paris e autore di numerosi saggi di carattere critico e di stampo interdisciplinare fra storia, economia e sociologia (vale la pena di ricordarne almeno due: “Il capitale nel XXI secolo” e “Capitale e ideologia”): con questo ampio studio torna su quelli che sono i suoi punti salienti della ricerca che va conducendo da anni: la fallita rivendicazione di uguaglianza proclamata ai tempi della Rivoluzione francese(“La Rivoluzione francese finisce per abolire i privilegi della nobiltà rafforzando i diritti dei proprietari; per chi non possiede nulla il bilancio è dubbio…
La proprietà è nelle mani dell’1% più ricco nobili e borghesi messi insieme” pp. 162, 163).Un fallimento che ritorna per tutto il XXI secolo e fino ai ns giorni, alle crisi degli anni 2000 -quella del 2088 in particolare- escludendo, probabilmente, il periodo della “redistribuzione” (cioè della nascita e sviluppo dei sistemi del welfare nella parte più ‘avanzata’ dell’occidente cfr. da p. 197 a 240). In questo percorso di analisi l’autore si trova ad affrontare diverse tematiche: il colonialismo, lo schiavismo, i paesi poveri e i paesi ricchi, lo sfruttamento e il disastro ambientale, il welfare state, i sistemi fiscali progressivi e quelli regressiviecc-
Il libro, scritto alla vigilia dell’invasione della Russia, non tiene conto dei fattori che sono venuti a determinarsi a causa del passaggio da un’economia globale finanziaria a un’economia di belligeranza e di riarmamento, da società di welfare che stanno rapidamente trasformandosi in società di warfare, e dal clima generale di corsa alle armi e i nuovi letali mercati che questo determina. Pertanto la lettura del testo, che resta valido nei suoi fondamenti, andrebbe fatta tenendo conto di questi tragici avvenimenti e dei loro possibili devastanti sviluppi
Chitarrini Giuseppe