Il 9 luglio riunione congiunta dei coordinatori di Azione di Anzio e Nettuno con il consigliere regionale Alessio D’Amato
Insieme per ripartire con “Azione”
Buonasera a tutti e un ringraziamento a tutti voi per essere qui presenti. Un sentito grazie va ad Alessio D’Amato oggi qui con noi a testimonianza del suo impegno e della sua particolare attenzione verso i territori nello spirito tipico di Azione. Ci incontriamo per svolgere la riunione congiunta di quest’oggi rispettivamente dei circoli di Nettuno in Azione, con la presenza del coordinatore e commissario il Dott. Flavio Biondi, e di Anzio in Azione, con la presenza del sottoscritto.
La riunione di quest’oggi nasce dall’esigenza di fare il punto della situazione in un momento storico particolarmente delicato. L’intento è quello di confrontarsi reciprocamente, consapevoli dei prossimi impegni elettorali a livello territoriale, consci del dato politico sia a livello nazionale, sia a livello sovranazionale. In una fase in cui gli apparati e i partiti ormai tendono a scomparire, emerge la necessità nei nostri territori di valorizzare quelle rappresentanze politiche meritevoli di ridare finalmente lustro alle nostre Città di Nettuno e di Anzio, commissariate per mafia dal 2022. Come noto, siamo di fronte a due grandi tensioni geopolitiche ai limiti dello spazio euromediterraneo. Da una parte, assistiamo all’aggressione della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina dal febbraio del 2022. Dall’altra parte, il pogrom ordito dall’organizzazione terroristica di Hamas nel sud dello Stato d’Israele nell’ottobre del 2023 ha portato alla recrudescenza del conflitto nel Medio Oriente. La parola “guerra” è tornata con prepotenza nel nostro vocabolario quotidiano anche in questa parte dell’Europa.
Trasferendoci oltre, sotto la guida di Xi Jinping, la Cina è diventata più assertiva, intensificando la pressione diplomatica, economica e militare su Taiwan negli ultimi mesi. Il carattere della influenza e della dominazione della Repubblica Popolare Cinese ci riconducono visivamente alle drammatiche immagini provenienti da Hong Kong degli anni scorsi, con la carcerazione di studenti, intellettuali e dissidenti politici a sostegno delle pacifiche proteste di massa per la disobbedienza civile.
Ritornando in Occidente, le presidenziali americane verso la fine di quest’anno, con la possibilità di assistere ancora una volta all’elezione di Donald Trump desta non poche preoccupazioni presso le cancellerie europee. Abbiamo le stesse preoccupazioni nella scorsa settimana con l’Ungheria alla Presidenza del semestre europeo, presentarsi con il proprio Primo Ministro il nazionalista Vitkor Orbán, al cospetto del Presidente russo Vladimir Putin.
Senza proseguire dettagliatamente oltre ai casi appena menzionati, in tutto il mondo, le democrazie vivono una fase di compressione: una compressione che non riguarda soltanto gli Stati drammaticamente e materialmente sotto attacco, ma è altrettanto ragionevole osservare che la democrazia stessa concepita anche come partecipazione dei cittadini al governo della cosa comune abbia perso terreno. A testimoniare questo, insiste il risultato delle elezioni europee in Italia del giugno 2024 che ha sancito un record riguardante l’astensionismo. Soltanto i risultati delle elezioni politiche in Gran Bretagna e in Francia hanno riacceso una speranza negli ultimi giorni. Di pari passo a questo, da militanti e da esponenti politici attenti, dobbiamo evidenziare il risultato di queste elezioni europee per le offerte partitiche del perimetro politico e culturale di “Renew Europe” in Italia.
A livello nazionale, le analisi del voto sono già state fornite. È inutile tornare sui dati che sono e restano oggettivi. La divisione delle forze all’interno della famiglia politica europea di “Renew Europe” ha portato ad un esito purtroppo prevedibile. È di competenza degli esponenti territoriali fornire gli strumenti analitici utili per conferire una progettualità per i prossimi appuntamenti elettorali. Se prendiamo i risultati di queste ultime elezioni europee nel Comune di Anzio, Azione ha ottenuto complessivamente 433 voti: un risultato perfettamente congruo sia con il presente dato nazionale, sia con la tendenza delle precedenti tornate elettorali nella nostra Città. Come emerge dall’introduzione della presente relazione, l’ente di gestione comunale è sotto il commissariamento prefettizio. A dimostrazione che sul territorio, non solo esiste la possibilità, è altrettanto vero credere che insiste il dovere di preservare un’offerta politica salubre che sappia tutelare le istanze delle famiglie e delle imprese di Anzio con un’ambizione programmatica che intenda traguardare alle prossime elezioni comunali.
In questo periodo – voglio ricordare – Anzio in Azione e Nettuno in Azione hanno svolto congiuntamente un convegno con la presenza del segretario nazionale, Carlo Calenda, a pochi mesi dall’insediamento dei due rispettivi coordinamenti del litorale, presso l’Hotel Lido Garda di Anzio nel febbraio 2023. Come noto, il convegno è avvenuto all’interno di una campagna elettorale per le scorse elezioni regionali che ha visto i nostri coordinamenti spendersi con la generosità e con la passione di sempre.
Nel particolare, da esponenti di Azione e per via delle nostre posizioni, quali meri rappresentanti pro-tempore della comunità politica odierna, siamo stati vittime di un attacco virtuale da parte di alcuni comitati NO VAX. A queste offese, per tutelare il simbolo di Azione e la nostra appartenenza, ho personalmente dato seguito ad un esposto alla Questura di Roma, presso il Commissariato della Polizia di Stato di Anzio e Nettuno. Di seguito, prendendo ad esempio la linea di pensiero tipica delle elezioni capitoline del 2021 per Calenda Sindaco, imperniata sul pragmatismo e sulla operosità amministrativa, su richiesta del sottoscritto, una delegazione di Anzio in Azione è stata ricevuta dal prefetto il commissario Dott. Francesco Tarricone per dibattere di alcuni temi fondamentali per la gestione del territorio, come ad esempio: la questione della Capo d’Anzio s.p.a.; lo stato dell’arte in merito alla gestione dei Fondi PNRR; la gestione dei fondi per i servizi sociali; il tema della sicurezza percepito come essenziale da parte dei cittadini.
In un momento storico in cui la disaffezione verso la Politica – con la P maiuscola – e soprattutto verso le organizzazioni politiche, qui in Italia, sembra particolarmente elevata rispetto al passato, a suffragare il costante impegno di una comunità seppure piccola, ma interamente composta da donne e uomini liberi, Anzio in Azione continua il proprio percorso di apertura e di dialogo, avviato ormai da tempo, senza pregiudizio ideologico alcuno, con tutte quelle forze politiche e civiche sane che auspicano un futuro per il nostro litorale.
Nella concretezza, il già menzionato percorso di apertura e di dialogo pone le sue basi su due piattaforme programmatiche precise e inequivocabili a significare che la capacità e la competenza non conoscono colore politico, soprattutto nella dimensione amministrativa di un ente locale, il cui obiettivo primario resta l’uscita dal commissariamento per mafia e non l’inutile scontro tra fazioni. La prima piattaforma da cui partiamo resta il programma elettorale elaborato con entusiasmo e sacrificio insieme all’amico, nonché ex candidato Sindaco nel 2018 per la Città di Anzio, il giornalista del Messaggero: Giovanni Del Giaccio. Duole ammetterlo, ma considerando l’inchiesta “Tritone” abbiamo avuto ragione sull’amministrazione di questa Città. La seconda piattaforma programmatica sorge dal convegno svolto nel gennaio dell’anno corrente 2024 dal titolo: “1885-2023: 138 Anni di Urbanistica ad Anzio, quale Città vogliamo per il Futuro?” Organizzato insieme agli amici, Flavio Vasoli, Angelo Pugliese e il già menzionato Giovanni Del Giaccio, il convegno sull’urbanistica ha posto le basi sul futuro del Paese, mettendo da parte le ambiguità, per dare spazio alla chiarezza. In un quadro di insieme piuttosto complesso, finalmente nasce la necessità di delineare le nuove linee di sviluppo quando l’emergenza del commissariamento sarà terminata.
In definitiva, toccando alcuni dei temi peculiari per la ripresa di un intero territorio, come esempio le offerte sanitarie locali, il recupero edilizio delle scuole ed un’attività culturale degna delle aspirazioni di una grande storia, Anzio in Azione è pronta per la costruzione di un progetto, sapendo investire con attenzione sulle persone, sulla base del loro operato e delle loro idee, prima ancora della loro eventuale appartenenza politica o partitica, il cui contributo sarà di fondamentale importanza per l’avvenire della Città di Anzio: “Insieme per ripartire.”
Gabriele Federici
Coordinatore – Commissario
di Anzio in Azione
Direttivo della Città
Metropolitana di Roma
in Azione