Recupero delle eccedenze alimentari per i più fragili
Food Raising Latina
Recuperare le eccedenze alimentari per recapitare generi di prima necessità a famiglie e persone in situazione di fragilità economica e sociale. È questo il senso del progetto “Food Raising Latina”, che vede protagonista il Banco Alimentare del Lazio, insieme al Comune di Aprilia e al Distretto 1 della ASL di Latina.
Il progetto, finanziato dalla da Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - “Comunità Solidali 2019 DE G14771 del 07/12/2020” ha l’obiettivo di coniugare una possibile risposta ai bisogni di prima necessità di persone in difficoltà con la lotta allo spreco alimentare.
Attraverso questa iniziativa, realtà imprenditoriali ed esercenti della filiera agro-alimentare del territorio possono mettere a disposizione del Banco Alimentare le eccedenze quotidiane dei propri prodotti. Il Banco Alimentare, poi, si occuperà di far pervenire tali generi di prima necessità alle organizzazioni che sul territorio si occupano di assistenza a nuclei familiari e cittadini in stato di bisogno.
Proprio in questi giorni, il Comune ha inviato alle imprese del territorio un invito ad aderire al progetto. Chi fosse interessato, può contattare il Banco Alimentare del Lazio OdV, chiamando il numero 06 45753560 o il cellulare 346 4230211 (dal lunedì al venerdì, con orario 9-17) oppure inviando una mail a segreteria@lazio.bancoalimentare.it.
“Sosteniamo con convinzione questo progetto – commenta l’Assessora alle Politiche Sociali Francesca Barbaliscia – ogni iniziativa per il recupero del cibo è un aiuto a chi ha bisogno, ma anche un modo per aiutare lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Attraverso “Food Raising Latina” sosteniamo anche le tante strutture caritative del nostro territorio, che si spendono quotidianamente per aiutare le persone più fragili. Anche per questo, ribadiamo il nostro invito a tutte le imprese apriliane, perché aderiscano a questa iniziativa”.
Comune di Aprilia
LEGALITA’ E SICUREZZA - Verrà approvato un nuovo regolamento
Autonomia all’Osservatorio
Più autonomia all’Osservatorio per la legalità e la sicurezza, soprattutto per quanto riguarda il suo approccio all’esterno, nella promozione e diffusione della cultura della legalità: una volta approvati, i progetti per le scuole o per la creazione di iniziative pubbliche, verranno portati avanti dalle sottocommissioni, gruppi composti da componenti dell’osservatorio che agiranno in autonomia, snellendo le procedure.
É questa una delle principali modifiche che l’amministrazione intende apportare al Regolamento sul funzionamento dell’osservatorio, passato al vaglio della 4° Commissione affari generali, presieduta da Iulian Mariana il 6 luglio scorso. A occuparsi delle modifiche, apportate grazie al contributo dei componenti e dopo aver sperimentato sul campo i limiti sul funzionamento dell’organismo, l’assessore Luana Caporaso.
In sostanza l’Osservatorio non cambierà pelle, le sue funzioni e i suoi compiti resteranno invariati, ma le modifiche che verranno apportate, da un lato serviranno a fare chiarezza sui compiti e sulle metodologie di voto dei componenti fissi, dall’altro rendendo l’osservatorio più libero e svincolato dal consiglio comunale, soprattutto in relazione all’organizzazione di eventi ed iniziative, snellirà le procedure favorendone la semplificazione.
“Già a suo tempo con Monica Tomassetti e Carmen Porcelli – spiega l’assessore Luana Caporaso – avevamo provato a introdurre delle modifiche. Ora che l’osservatorio ha ripreso a riunirsi dopo la lunga pausa dovuta al Covid, abbiamo ritenuto necessario apportare correzioni che ne agevoleranno ancora di più il funzionamento”.
Una delle modifiche riguarda proprio l’adozione del nuovo regolamento: prima era necessaria l’approvazione in Consiglio, ora sarà l’osservatorio stesso ad approvare il proprio regolamento interno con una maggioranza di 2/3. Un’altra modifica riguarderà il voto, prerogativa dei componenti fissi: in caso di parità, preverrà il voto espresso dal presidente dell’Osservatorio.
Francesca Cavallin