Tariffe invariate
“Nessun aumento di tariffe per il servizio idrico integrato fino al 2023 mentre a partire dal 2024 e fino alla fine della gestione è prevista addirittura una diminuzione”. Lo fa sapere la Provincia di Latina attraverso il presidente Carlo Medici. Ciò è emerso dalla relazione del dirigente della segreteria tecnica operativa dell’Ato 4, Umberto Bernola che nella conferenza dei sindaci ha illustrato i due punti all’ordine del giorno: l’approvazione del Metodo Tariffario Idrico per il terzo periodo regolatorio e la modifica della deliberazione avente ad oggetto “Specifiche di definizione sulle manutenzioni straordinarie”. I provvedimenti in questione andavano approvati entro il 30 giugno per evitare di perdere i finanziamenti pubblici del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I provvedimenti sono passati con 17 voti favorevoli su 17 votanti.
“Le tariffe da qui al 2023 restano invariate – ribadisce Carlo Medici, in qualità di presidente dell’Ato – in pratica sono quelle già approvate a dicembre 2019 dalla Conferenza dei sindaci mentre a partire dal 2024 è prevista una diminuzione”.
A.P.
Le opere che sono attese da anni da 400 famiglie devono essere collaudate o autorizzate dal Comune
Il balletto dei rinvii alla Gogna
Il consorzio La Gogna torna sul risanamento delle borgate. Lo fa con una nota stampa il presidente del consorzio Silvano De Paolis.
“Sta diventando ripetitivo e anche troppo pesante continuare a denunciare e a scrivere sulle vicende che riguardano la rete fognaria realizzata a la Gogna. Ma purtroppo dobbiamo; pur continuando a mettere al centro del nostro impegno in questa fase, la soluzione positiva del problema della discarica. All’inizio di Maggio nel corso di un incontro con il Sindaco , presenti l’Assessora ai Lavori pubblici, il Dirigente del Settore Tecnico dell’Assessorato, lo invitavamo a farsi carico personalmente dell’attuazione degli impegni che l’Assessora andava di volta in volta assumendo per la conclusione dei lavori a La Gogna.
Si trattava di effettuare il collaudo e il passaggio a Acqualatina, con successiva autorizzazione allo scarico per le abitazioni del primo lotto Cogna; della fornitura dell’energia elettrica agli impianti di sollevamento di Via Savuto, Via delle Viole e Via delle Orchidee per effettuare il collaudo della rete fognaria di queste aree, passarle a Acqualatina e autorizzare i cittadini allo scarico in fogna. Di queste operazioni che, giova ricordarlo, nell’incontro in remoto effettuato all’inizio di Dicembre presso il Comune con i rappresentanti di Acqualatina, veniva assicurata la conclusione entro un paio di mesi, vale a dire, fra Gennaio e Febbraio, nessuna aveva trovato soluzione. Assurda è poi la vicenda del primo lotto Cogna, dove è stato da tempo effettuato il collaudo della rete; per autorizzare i cittadini a scaricare in fogna, ci è stato detto che c’è bisogno di una Delibera, di Giunta o del Consiglio, o di una Determinazione, del dirigente dell’ufficio tecnico e pubblicata sull’Albo Pretorio.
Scorriamo tutti i giorni gli atti riportati nell’Albo Pretorio e di questo non abbiamo ancora trovato traccia. E’ bene qui ricordare che gli interventi sopra citati riguardano due terzi della borgata, vale a dire, circa 450/500 abitazioni. E’ diventato a questo punto inevitabile ritornare al confronto con il massimo responsabile dell’Amministrazione e in data 25 Giugno abbiamo inviato una mail pec al Sindaco con la richiesta di venire convocati in quanto non possiamo più accettare che quando protestiamo anche pubblicamente per le inadempienze dell’Assessorato, veniamo accusati di dire cose non vere, di fare riferimento a impegni mai presi, diventando noi promotori di disagio e confusione fra i cittadini.
Siamo inoltre in difficoltà di fronte a cittadini che ci chiedono se debbono continuare a far gravare sul proprio bilancio famigliare il pagamento dello scarico delle fosse biologiche o, visto che ormai il depuratore funziona, possono rimuovere il diaframma che impedisce lo scarico in fogna; possiamo solo dire loro che la risposta a questa domanda devono andare a chiederla al Comune, non avendo noi alcun titolo per darla”.
Il consorzio è intenzionato a chiedere al sindaco se vorrà assumere personalmente le iniziative necessarie per sgombrare il campo da eventuali impedimenti oggettivi e soggettivi e porre fine al balletto delle scadenze fissate e non rispettate, che si ripete ormai da anni, con grave danno per il prestigio dell’istituzione Comune e per le condizioni di vita dei cittadini.
p.n.