Per le utenze domestiche la media è dell’1% mentre per le attività colpite dalla pandemia si va dal 40 al 60% se c’è la riduzione del fatturato
Ridotta la Tari in attesa della Tariffa Puntuale
Prevedere riduzioni sulla quota variabile del 20% sulla Tari delle utenze domestiche che decidano di adottare il compostaggio domestico invece che conferire rifiuti organici all’ente di piazza e del 15% per le attività che scelgano di investire nell’acquisto di riduttori dei volumi degli scarti.
Una proposta, quella presentata dalla consigliera della Rete dei Cittadini Alessandra Lombardi, in occasione della commissione finanze volta ad analizzare la nuova bozza di regolamento sulla Tari. Purtroppo la proposta così come formulata non è passata al vaglio del Consiglio in quanto avrebbe costretto l’ente a cercare in bilancio circa 1 milione 400 mila per coprire gli eventuali sgravi fiscali sugli utenti virtuosi che decidano di aderire.
La proposta però, in attesa che l’ente riesca a intraprendere il cammino verso la tariffa puntuale, sarebbe servita a incentivare con specifiche premialità comportamenti virtuosi, che a lungo termine potrebbero ridurre i costi per l’amministrazione derivanti dal conferimento dell’organico, con costi sempre in aumento.
“La mia richiesta – ha chiarito in aula Alessandra Lombardi – è quella di modificare la riduzione prevista per i nuclei familiari che scelgono il compostaggio domestico: fino ad oggi erano previsti sconti di 10 euro per ogni componente del nucleo familiare fino ad un massimo di 100 euro a famiglia. Chiedo di prevedere invece per chi fa compostaggio domestico la previsione di una riduzione del 20% sulla quota variabile della Tari. A mio avviso questa misura troverebbe copertura nel risparmio che avremmo sui conferimenti, visti anche gli elevati costi che derivano dal conferimento dell’organico”.
La consigliera della Rete dei Cittadini, ha avanzato anche la proposta di prevedere riduzioni per le utenze non domestiche che si impegnino ad acquistare e utilizzare compostiere elettriche, costipatori o apparecchiature simili, in grado di ridurre da un minimo del 50 ad un massimo del 70% i volumi dell’organico, con conseguente riduzione del rapporto quantitativo/ costo dei conferimenti.
“Sarebbe opportuno – ha spiegato Alessandra Lombardi – prevedere riduzioni del 15% sul costo della tariffa per le attività che decidano di investire sulla riduzione dell’umido garantendo un risultato almeno del 50%. E’ vero che questa misura avrà un costo, ma i vantaggi sarebbero evidenti. Pensare solo quanto organico in meno ci troveremmo a conferire, riducendo i volumi degli scarti prodotti da mense, ristoranti e bar”.
Una proposta che gli uffici, calcoli alla mano, prenderanno in esame. Il rischio è che, analizzando un vantaggio futuro sulla base di calcoli reali e attuali, l’ente preferisca non creare troppe modifiche che costringerebbero a cercare in bilancio le risorse necessarie a coprire ipotetici ammanchi.
Francesca Cavallin
Dopo anni di aumenti indiscriminati, dall’amministrazione del Comune di Aprilia- che da anni ha ormai esteso il porta a porta a pieno regime in tutta la città- arriva il primo timido segnale di riduzione della Tari, con una diminuzione per le utenze domestiche che si aggira intorno all’1% per tutte le fasce.
L’unica categoria che non potrà beneficiare delle riduzioni infatti, sono le famiglie numerose: le famiglie con sei componenti ed una abitazione di circa 70 metri quadri infatti, pagheranno circa 8 euro in più rispetto all’anno precedente.
Per tutti gli altri invece le rimodulazioni delle tariffe, che andranno approvate dal consiglio comunale, comporteranno qualche vantaggio e il risparmio di qualche euro per la tassa dei rifiuti. Un segnale appunto che, come garantito dall’assessore alle finanze e vicesindaco Lanfranco Principi, lasciano presagire un cambio di rotta rispetto al passato. Una inversione di tendenza che andrà ad avvantaggiare cittadini e imprese.
“Finalmente – spiega il delegato alle finanze - possiamo dare una buona notizia alla città e sono orgoglioso di poter annunciare che gli uffici sono riusciti dopo tanti sforzi e un duro lavoro ad approvare tariffe che prevedono riduzioni tariffarie per quasi tutte le categorie.
Purtroppo, escludendo i nuclei numerosi che rientrino nella casistica di famiglie composte da 6 persone e che risiedono in abitazioni di circa 70 mq, per tutti gli altri ci saranno riduzioni più o meno importanti delle tariffe annue, per una percentuale che in media è poco superiore all’1%. Si tratta appunto solo di un segnale, molto importante nella misura in cui precorre una inversione di tendenza”.
Un segnale positivo per i cittadini ma anche per le imprese, penalizzate dalle chiusure legate all’emergenza Covid.
“Per tutte quelle attività che hanno maggiormente subito il peso della pandemia – sottolinea infatti l’assessore Lanfranco Principi – come ad esempio bar, ristoranti, pub e attività similari, abbiamo previsto riduzioni pari al 60%, mentre per attività quali cinema, teatri, sedi di associazioni e affini a loro volta colpite dalla crisi, le riduzioni si aggirano attorno al 40%.
Restano esclusi supermercati, farmacie, tabacchi e tutte quelle attività che riteniamo non abbiano subito grossi contraccolpi. Anche per queste categorie ci sarà la possibilità di valutare caso per caso, qualora siano in grado di documentare una evidente riduzione del fatturato”.
Francesca Cavallin