Intervista a tutto campo con il dottor Massimiliano Villani, consigliere di punta dell’Amministrazione grillina di Pomezia
“Stiamo lavorando per definire la TARIP”
Il dottor Massimiliano Villani consigliere comunale del Comune di Pomezia è attualmente presidente della Commissione Tutela Ambiente e Territorio ed ha l’importante incarico di capogruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle
- Presidente, lei ha iniziato questa legislatura come presidente della commissione Affari Generali, Risorse Umane e Partecipazione, dai primi di luglio scorso è stato eletto presidente della Commissione Tutela Ambiente e Territorio che come vice Presidente di fatto già dirigeva da oltre un anno perché il suo presidente si era dimesso dal consiglio comunale. Mi può indicare le iniziative più importanti fatte dalle due commissioni durante la sua gestione?
“Ricordo molto bene, pochi mesi dopo il nostro insediamento, da Presidente della Commissione Affari Generali mi interessai della modifica dei Regolamenti per la celebrazione dei riti civili e sulle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari: solo all’apparenza provvedimenti semplici, ma che invece sono complessi e impattano sul quotidiano dei cittadini. Con orgoglio vorrei menzionare anche l’approvazione del Codice etico degli amministratori pubblici: un documento, condiviso con l’intero Consiglio comunale, sul quale la Commissione Affari Generali fece un gran bel lavoro e che indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, quelli richiamati dalla nostra Carta Costituzionale. Da Presidente della Commissione Ambiente invece mi piace ricordare l’approvazione, il 30 dicembre 2020, del Regolamento del verde pubblico e privato, sul quale si era arrivati ad una fase di stallo nei mesi precedenti e che grazie alla caparbietà dei commissari del M5s Pomezia ha potuto vedere luce, ricevendo peraltro anche approvazione unanime in Consiglio comunale. Sa bene quanto sia fondamentale per noi del M5s il tema ambientale, all’interno del quale il verde urbano è considerato una risorsa importante sia per il miglioramento della qualità della vita nei centri abitati, sia per la sostenibilità dei sistemi urbani e infine per il ruolo che può esercitare nel mantenimento e nell’incremento della biodiversità negli ambienti antropizzati. Una menzione particolare anche alla nostra adesione, come primo Comune del Lazio, alla Carta di Caltagirone sulla macchia mediterranea, l’istituzione dei monumenti naturali (geositi cava Tacconi e laghetti di Pratica di Mare, dune e bosco del Pigneto e bacini di Campo Selva) e l’adesione al progetto europeo sul gas radon “Life Respire” che ci ha permesso di proseguire una virtuosa attività di monitoraggio iniziata alcuni anni fa, andando questa volta a intervenire su edifici pubblici come ad esempio la scuola di via della Castagnetta. Infine mi lasci ricordare la prossima inaugurazione del primo parco pubblico di Campo Jemini, un quartiere che vedrà finalmente la sua prima vera area di aggregazione sociale, di svago per i più piccoli e di gioco per i nostri amici a quattro zampe”.
- Quali sono gli obiettivi da qui a fine mandato per la Commissione che attualmente dirige?
“Stiamo lavorando da qualche tempo, di concerto con Assessori e uffici, ad un obiettivo molto ambizioso, la definizione della cosiddetta TARIP, un sistema di calcolo della TARI legato alla reale produzione di rifiuti, che non si baserà quindi più solo sui metri quadrati dell’immobile e sul numero di occupanti, ma anche su quanti rifiuti indifferenziati saranno prodotti da ciascuna utenza. Sarà un grande cambiamento per il nostro Comune che già da anni è virtuoso per quanto riguarda il tema rifiuti, porta a porta, differenziata: meno rifiuti indifferenziati si produrranno, meno si spenderà in bolletta. Un modo per ridurre i costi ambientali ed economici e al tempo stesso rendere più equa una tassa che sino ad oggi si è basata esclusivamente sulle dimensioni dell’immobile e il numero di utenti, penalizzando molte famiglie a basso reddito. A Pomezia abbiamo già una bolletta TARI tra le più basse della regione Lazio, con la TARIP avremo un sistema davvero equo, perché ci sarà la partecipazione diretta dei cittadini al ciclo dei rifiuti e si premieranno i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente i materiali riciclabili e riduce al minimo i rifiuti non riciclabili. Quanto agli altri obiettivi, saranno realizzati altri parchi pubblici, a iniziare da quello previsto a Campo Ascolano e sicuramente come Commissione daremo il nostro contributo per la riqualificazione dell’area di piazza Ungheria a Torvaianica, dove siamo riusciti a fare qualcosa di straordinario: l’aggiudicazione dell’asta per l’eco-mostro dell’edificio ex Biagio. Un risultato per cui, come Amministrazione, siamo molto felici e orgogliosi di essere riusciti a dare un’adeguata prospettiva laddove da troppi anni esiste degrado. Nessuno mai ci aveva nemmeno provato, noi ce l’abbiamo fatta”.
- Lei presidente è un funzionario del Comune di Roma quindi conosce bene quella realtà. Perché il sindaco Raggi ha voluto a tutti i costi ricandidarsi facendo saltare una alleanza vincente con il Pd?
“Conosco benissimo la realtà della Capitale e in 20 anni di servizio ho visto sinistra e destra alternarsi alla guida dell’Amministrazione romana. Il Movimento si confronta sui programmi. É sempre stato così e la Capitale non fa eccezione. Nel corso di questi ultimi 5 anni di consiliatura capitolina non sono emersi punti di caduta comuni con il Pd: anzi, c’è stata una contrapposizione costante. Impensabile quindi giungere ad una alleanza che non fosse solo di facciata, acchiappa voti per capirci. Alla nostra forza politica e quindi anche alla Sindaca non sono mai piaciuti accordi di questo tipo, per questo Virginia Raggi si è ricandidata, spinta dal desiderio di portare a termine il programma del M5s, quello con cui si era presentata agli elettori nel 2016”.
- Il M5S vive un momento di transizione con un calo dei consensi, come viene vissuta questa fase all’interno del numeroso gruppo consiliare pentastellato di cui lei è il capogruppo? Ne avete discusso o si parla solo di amministrazione locale?
“Un’amministrazione locale è parte del più ampio progetto nazionale. Dibattito e analisi, punti di vista differenti e legittimi, ma che arricchiscono comunque il confronto, sono il nostro pane quotidiano. Insieme alla cura della nostra Città che ha sempre la priorità, come da mandato ricevuto dagli elettori nel 2018. L’evoluzione del M5s, decisa democraticamente dagli iscritti che si sono espressi a maggioranza, è un processo che sta andando avanti, che avuto come punto di svolta la scelta di Giuseppe Conte come presidente e che impiegherà ancora un po’ di tempo per farsi vedere in termini di risultati, strategie e obiettivi da perseguire”.
- A livello regionale ha condiviso la scelta di allearsi con il Pd? Le elezioni amministrative di questi giorni hanno detto che in alcune realtà questa alleanza ha funzionato, ma anche che il M5S è stato elettoralmente ridimensionato. Che futuro auspica?
“Innanzitutto credo che le logiche di livello regionale/nazionale e locale siano su piani differenti: stiamo intravedendo finalmente una via d’uscita dall’emergenza pandemica e anche la politica ha dovuto fare i conti con questo evento che ha stravolto le nostre vite e che ci ha insegnato, come forse mai ci era capitato prima, che i momenti di difficoltà si affrontano unendosi e non dividendosi e mettendo a fattor comune le singole competenze e i valori di ognuno piuttosto che correre da soli nella convinzione, a mio avviso errata, dell’infallibilità della propria azione. Le elezioni amministrative hanno in parte confermato questo ragionamento, ma hanno anche detto che la disaffezione dei cittadini verso la politica, tradotta in un’astensione da record, è diventata un fenomeno davvero grave e sul quale occorre riflettere con attenzione. Per quanto mi riguarda ripeto quel che le avevo detto mesi fa: quella al dialogo, al confronto e all’ascolto è una mia predisposizione naturale. Il mio auspicio, pertanto, è sempre quello del confronto, con valori e radici ben saldi e allo stesso tempo con la consapevolezza che le differenze costituiscono una ricchezza e un’opportunità”.
- Tra due anni si rivota a Pomezia, si ripeterà lo schema di Roma con il M5S da solo con candidato a sindaco Zuccalà, oppure è fattibile una alleanza con il Pd e quindi con un altro sindaco? Che potrebbe essere lei che, per il lavoro che svolge, è quello che ha più conoscenze della macchina amministrativa?
“É ancora presto per parlare di eventuali alleanze, così come ha poco senso, secondo me, discutere di nomi invece che di programmi. Ai cittadini credo importi più che altro che la Città venga amministrata con onestà, serietà, lungimiranza e capacità di rispondere concretamente ai bisogni e alle necessità quotidiane. Che ci siano Zuccalà, Villani o altri a candidarsi la sostanza non cambia: il Comune è un ente di prossimità e in quanto tale deve essere vicino alle persone. La nostra squadra al momento ha un’unica prospettiva di riferimento: lavorare sempre meglio per Pomezia. Da parte mia, la ringrazio per l’endorsement che davvero mi lusinga, per il momento le assicuro che il mio impegno, al solito, sarà sempre massimo per il presente e il futuro di questa Città che ho nel cuore e che mi ha adottato da oltre 16 anni”.
A.S.