L’ex sindaco Fabio Fucci mette in evidenza che il Comune ha dei locali di proprietà vuoti, mentre paga l’affitto per il Centro per l’Impiego
E io Pago!! E io pago!! come diceva Totò
Da tempo una palazzina di proprietà comunale è vuota mentre il Comune paga l’affitto dei locali per il Centro per l’impiego. Inoltre molti genitori contestano il menu della mensa scolastica. Ad illustrarci queste due vicende è il consigliere comunale della Lega Fabio Fucci:
“Negli anni in cui ho avuto l’onore di fare il sindaco di Pomezia c’è stato un risultato che mi ha reso particolarmente orgoglioso: aver fermato il fiume di denaro che annualmente il Comune di Pomezia pagava per affittare gli immobili usati come uffici comunali. Parliamo di circa 600.000 euro ogni anno che andavano in fumo e il paradosso è che allo stesso tempo c’era la disponibilità del complesso di Selva dei Pini che era inutilizzato.
Quella fu un’operazione che consentì di recuperare importanti risorse da destinare ad opere utili per la nostra città: la manutenzione delle strade, la realizzazione di nuovi giardini, la costruzione di nuove scuole e molto altro.
Da quella operazione rimase fuori solamente la sede utilizzata dal Centro per l’impiego di via Pontina Vecchia (ex ufficio di collocamento) perché lo spazio di Selva dei Pini si era esaurito e per il quale si continuava a pagare un canone di locazione. Tuttavia ero determinato a trovare una soluzione anche per quei locali, e con l’ex assessore Piccotti lavorammo ad un accordo con il privato che ha realizzato il complesso commerciale al bivio di Pomezia (dove ora si trovano il McDonald’s, Maury’s e MD) ed ottenemmo che realizzasse una palazzina da cedere gratuitamente al Comune di Pomezia.
Tutto questo è puntualmente avvenuto e quella palazzina, che si trova proprio nel complesso commerciale, è entrata nelle disponibilità comunali a partire dall’estate del 2018. L’obiettivo era chiaro: trasferire lì la sede del centro per l’impiego di Pomezia, risparmiare i quasi 100.000 € annui pagati come affitto e destinare quelle risorse all’incremento dei servizi cittadini.
Perché oggi torno a parlare di questa vicenda? Perché l’attuale amministrazione pentastellata da 3 anni e mezzo continua a tenere quella nuova palazzina del bivio vuota ed inutilizzata ed allo stesso tempo continua a pagare l’oneroso affitto per i locali del centro per l’impiego.
In realtà c’è di più. Analizzando e controllando gli atti prodotti da questa amministrazione, ho scoperto che nel 2020 si è addirittura rinnovato il contratto di affitto per il centro per l’impiego sottoscrivendo una clausola in cui “Il Comune di Pomezia rinuncia alla facolta? di dare disdetta anticipata del contratto di locazione per quattro anni”.
Oltre il danno la beffa, oltre che un pesante spreco di denaro che suona come un affronto nei confronti di tutti quei cittadini che chiedono servizi, soprattutto nelle periferie, e si sentono rispondere ogni volta dal sindaco e dalla sua maggioranza che non ci sono i soldi per realizzarli.
E pensare che proprio 3 anni fa in consiglio comunale avevamo presentato una proposta con cui chiedevamo proprio di destinare la palazzina del bivio come sede del nuovo centro per l’impiego. Neanche a dirlo, i 5 stelle l’hanno bocciata preferendo continuare a sprecare i soldi dei cittadini.
Cambiando argomento, recentemente sto ricevendo numerose segnalazioni da parte di molti genitori che comunicano che il nuovo menu della mensa scolastica risulta inadeguato ai nostri bambini. Ricordiamo gli squilli di tromba e il petto gonfio del sindaco che annunciava che con il nuovo servizio avremmo visto “un menù rinnovato che vedrà un aumento di almeno il 20% di alimenti biologici e a km0, prodotti DOP e IGP e certificati SQNPI”.
Ciò che invece si sta registrando è un calo del gradimento dei bambini nei confronti dei pasti serviti a mensa, complice un menù che piuttosto che puntare su alimenti semplici e di sicuro gradimento per i bimbi punta sugli alimenti che risulterebbero ostici anche agli adulti e buoni solo per i comunicati stampa del Sindaco. So che già numerosi genitori si sono attivati per chiedere modifiche ai menù che, come al solito, sono stati calati dall’alto senza alcun confronto con chi conosce bene i bambini e le loro esigenze.
Queste due vicende ancora una volta mettono in luce l’atteggiamento di un’amministrazione che è sempre più distante dai bisogni della nostra meravigliosa comunità che meriterebbe invece di essere ascoltata e amministrata da politici capaci e all’altezza del prestigioso compito affidato dal voto popolare. E’ iniziato tuttavia il conto alla rovescia: manca solo un anno e mezzo al termine di questa sciagurata amministrazione”.
A.S.