Obliquo Inferno è l’ultimo romanzo di Fabio Monteduro
Un maestro dell’horror
Il nostro concittadino Fabio Monteduro, nato a Roma il 18 maggio 1963, è uno scrittore che predilige il thriller e l’horror, ma che non disdegna “contaminazioni” con altri generi che comunque contemplano il mistero. Il suo modo di scrivere è definito “cinematografico”, in quanto rende “visivamente” le storie che racconta. I suoi romanzi ed i suoi racconti brevi, spesso e volentieriambientati in Italia, sono caratterizzati da una forte componente emotiva e tracciano in chi li legge, una sottile linea nera... che scompare nel buio della mente.
Importante la sua attività di scrittore:
2004 – “So chi sei …ed altre ossessioni” (raccolta di racconti personale).
2005 – “Avamposto dell’Inferno” (romanzo).
2008 – “Anima Nera” (romanzo).
2010 – “Jodi” (romanzo breve).
2011 – “Zona di Frontiera” (romanzo, solo ebook).
2011 – “Otto Minuti a Mezzanotte” (raccolta di racconti personale).
2012 – “Dove le Strade non hanno Nome” (romanzo).
2014 – “Cacciatori di Fantasmi” (romanzo).
2018 – “AIRAM, La Sindrome della Bambola di Legno” (romanzo).
2019 – “Gli Artigli dell’Aquila”, Dz edizioni (romanzo).
2021- “Obliquo Inferno” (romanzo).
I libri di Fabio Monteduro sono disponibili su Amazon, su Libreriauniversitaria.it, su IBS e sulla maggior parte delle librerie online, oltre che nei siti delle case editrici. www.dark-zone.it (per Obliquo Inferno e Glia Artigli dell’Aquila)www.edizioniacar.it (per Jodi, Otto Minuti a Mezzanotte e Dove le strade non hanno nome) www.runaeditrice.it (per Cacciatori di Fantasmi e AIRAM)
OBLIQUO INFERNO
Di Fabio Monteduro
“Voglia Iddio che riposi in pace” Giorgio Belvisi è un bell’uomo di circa sessant’anni, eccellenza assoluta nel suo campo, ricco estimato neurochirurgo di fama internazionale e con una certa facilità a trovare giovani amanti.
La sua vita è un susseguirsi di successi e tutto sembra andare per il verso giusto, finché qualcosa diinimmaginabile giunge a turbare questo perfetto equilibrio: un terribile segreto che emerge dal suopassato, un qualcosa di talmente inconcepibile e spaventoso che egli sembra averlo cancellato dallamemoria. Da quel momento oscuri presagi si muovono intorno a lui, mettendo a repentaglio la sua sanitàmentale e la sua stessa vita.
Per Giorgio Belvisi, l’accusa di aver ucciso la sua giovane amante, scaraventandola da una finestradella sua villa, è solo il minore dei problemi, vista l’incredibile sequela di accuse cheimprovvisamente gli piovono addosso. Per questo, nel giorno delle arringhe finali del suo processo, egli chiede di parlare e di condurre lasua personalissima difesa insostenibile, cui nessuno, lo sa bene, potrà mai credere.
Questo romanzo inizia come il più classico dei legal-thriller, ossia all’interno di un’aula ditribunale. Siamo a Roma, al “Palazzaccio”, dove vediamo il protagonista, Giorgio Belvisi, prendere la parola davanti alla Corte d’Assise. È accusato di talmente tante assurdità, che il suo avvocato ha già chiesto la semi-infermità mentale. Linea di difesa mai condivisa dall’imputato. Nel corso della storia, scopriremo che cosa lega Giorgio Belvisi a un prete della provincia siciliana, Stefano Deias, dilaniato dai dubbi di fede e in perenne conflitto con i mostri generati dall’alcol dicui è divenuto schiavo.
E anche perché fra tanti, proprio Simone Vergani, il commissario di Poliziache lo dovrebbe incriminare, è invece l’unico che non lo ritiene colpevole.
Cos’è accaduto nella sua giovinezza, dal renderlo così affine all’imperscrutabile storia di Belvisi? E’ un mondo oscuro e insospettabile che emerge da queste vicende e che s’intreccia in diversi spazitemporali, fino a condurre a un confronto finale senza esclusione di colpi. Su tutto sembra ergersi il “Le Regard Des Deux”, ritrovo per appassionati di musica alternativa e diincontri insoliti, che sorge all’estrema periferia di Roma, dove vengono ritrovati due cadaveri,oscuri delitti con un vago sentore di riti satanici, e dove due Arpie di basalto posteemblematicamente sulla soglia del locale, sembrano il segnale che qualcosa sta lentamente affiorando.
Brandelli di passato fuoriescono dalla memoria per legare gli avvenimenti dei personaggi, in nomedelle loro esperienze di vita trascorsa. Nemmeno ciò che è stato esiliato dalla memoria, può considerarsi ormai passato, nemmeno ciò cheè morto e sepolto, perché tutto ritorna in una giostra infernale e i fatti si concatenano con l’estremalucidità della follia, conducendo il lettore, fianco a fianco con i protagonisti, fin dentro le viscere diuna storia cruenta dove niente e nessuno sembra salvarsi.
La conclusione finale ha il sapore amaro di una tragedia annunciata, dove anche l’ultimo filo disperanza si spezza, perché la stessa natura umana è fallace e caduca, incapace di far fronte aminacce oscure con la sola forza della razionalità e del pensiero.
T.R.
Ecco il ricco calendario di appuntamenti ed eventi a partire dall’8 marzo
Museo Archeologico Lavinium
Per il mese di marzo il Museo Civico Archeologico Lavinium vi propone un calendario ricco di eventi/appuntamenti!
Si parte Martedì 8 marzo 2022, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, con la visita tematica “Lavinium: le donne tra mito e storia”
La visita guidata si svolgerà al Museo e all’Area Archeologica, parleremo degli usi e costumi delle donne di Lavinium, del loro ruolo nel contesto familiare e sociale, con particolare riferimento alla figura di Lavinia: la principessa italica figlia del re Latino e della regina Amata, concessa in sposa all’eroe troiano Enea.
La visita sarà accompagnata dalla proiezione di opere d’arte e dalla lettura di versi scelti dell’Eneide di Virgilio. Per l’occasione verrà presentato lo Sportello Donne di Pomezia, un servizio gratuito che offre ascolto e informazione a tutte le donne del territorio, lavorando in rete con i servizi territoriali.
- L’appuntamento è al Museo alle ore 15:15
- Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente (secondo gli orari di apertura del Museo)
- Ingresso gratuito
- Costo visita guidata 3,00
Per i più piccoli, invece, l’appuntamento è per SABATO 19 marzo 2022, con il Laboratorio didattico “La mia famiglia è come un albero”.
In occasione della Festa del papà i bambini, con l’aiuto dei loro papà e dopo una breve visita al Museo, realizzeranno l’albero genealogico della propria famiglia a partire da loro stessi e arrivando ai loro nonni. A casa, le famiglie potranno poi divertirsi a continuare a ramificare l’albero con i bambini, raccontando la storia della propria famiglia.
- L’appuntamento è al Museo alle ore 10:15
- Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente (secondo gli orari di apertura del museo)
- Ingresso gratuito - Costo laboratorio: 4,00.
Vi ricordiamo gli appuntamenti fissi
I MARTEDì
DELL’ ARCHEOLOGIA
Approfittate della promo “martedì pomeriggio” per usufruire del biglietto d’ingresso gratuito al Museo e all’Area Archeologica! La promozione sarà valida fino al 31 Marzo 2022.
Martedì 15 marzo è, inoltre, possibile partecipare alla visita guidata “Il territorio dell’antica Lavinium: topografia e studi” nell’ambito dell’iniziativa “I martedì dell’archeologia”: un ciclo di visite guidate al Museo con l’aggiunta di particolari approfondimenti della durata di trenta minuti. Gli appuntamenti, previsti tutti i martedì pomeriggio, sono stati ideati per ampliare la conoscenza delle diverse tematiche affrontate nelle sale del percorso espositivo.
Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente secondo gli orari di apertura del museo.
VISITE GUIDATE
ALL’AREA ARCHEOLOGICA
Martedì e giovedì:
appuntamento al Museo alle ore 9:00 e alle ore 15:00
Sabato, domenica e festivi:
appuntamento al Museo alle ore 10:00 e alle ore 15:00
Prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente secondo gli orari di apertura del museo.
Per info e prenotazioni:
Tel. 0691984744 - museoarcheologicolavinium@gmail.com
Orari di apertura del museo:
01 ottobre - 31 marzo
Lunedì: chiuso
Martedì e giovedì: 9.00-13.00 / 15.00-18.00
Mercoledì e venerdì: 9.00-13.00
Sabato, domenica e festivi:
10.00-13.00 / 15.00-18.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima dell’orario di chiusura.