Un camper in piazza per l’iniziativa promossa dalla Regione Lazio per chi cerca lavoro
Centro per l’Impiego Tour
Dal 29 maggio al 1° giugno piazza Indipendenza a Pomezia ha ospitato il camper del Centro per L’Impiego.
L’iniziativa è denominata “Centro per l’impiego on Tour” ed è stata promossa dalla Regione Lazio per garantire a chi cerca lavoro un servizio di prossimità territoriale.
Tre Camper si sono mossi da ottobre 2022 e fino a luglio 2023 lungo tutto il territorio delle aree decentrate con le quali è organizzata la divisione dei centri per l’Impiego.
Si tratta di sportelli mobili temporanei nell’ambio del “Programma Gol” con cui la Regione Lazio vuole informare sui servizi per il lavoro e raccogliere le istanze degli utenti.
Ci è stato riferito che anche a Pomezia l’iniziativa ha suscitato interesse e in molti hanno usufruito dei servizi presenti sul Camper.
T.R.
Più sicurezza in città
Vorrei fare innanzitutto i complimenti per l’elezione alla neo Sindaca e gli auguri di buon lavoro alla giunta tutta, poi una domanda: il territorio continuerà ad essere lasciato in balia dei vandali e degli automobilisti indisciplinati? Grazie alle scorse amministrazioni abbiamo solo un’auto della polizia locale che gira per tutta Pomezia città, poi c’è quella per Santa Palomba, una per Torvaianica, etc. Ma per Pomezia città c’è una sola auto, questo lo deduciamo dalle svariate chiamate fatte alla polizia locale cui la risposta quasi registrata è: l’auto è impegnata in altro intervento. Questo porta per esempio a incroci e svincoli sulla Pontina vecchia in uscita dalla Pontina dove automobilisti vanno come razzi nonostante i limiti a 40 Kmh, stessa cosa in città vedi via Fratelli Bandiera dove, in prossimità dell’ingresso e uscita da via Singen, a volte si assiste a corse di F1 tanto nessuno controlla.
A quartieri dove orde di vandali rompono i giochi dei bambini usandoli malamente (questo in realtà lo fanno anche alcuni genitori).
La nuova amministrazione pensa di far presidiare seriamente il territorio investendo nell’assunzione di nuovo personale e nuove auto facendole girare e presidiare strade e quartieri o lascerà lo status quo, ovvero il caos totale?
Grazie,
Un cittadino
L’ultimo disco del nostro concittadino Stefano Panunzi
Pages From The Sea
Il nostro concittadino Stefano Panunzi, musicista e produttore, giunge ad un nuovo capitolo della sua nutrita discografia densa di suoni che riecheggiano modalità espressive antiche e sognanti. Il disco si intitola “Pages From The Sea” e il titolo ci porta direttamente ad un mondo onirico e di piacevole perdita di nozioni spazio temporali: troppo facile citare la musica progressive che è comunque nel cuore del musicista, le dodici tracce trascinano l’ascoltatore in reminiscenze che se non hanno il tratto della contemporaneità lo coinvolgono sicuramente sul piano emozionale.
A supportare Panunzi che suona tutte le tastiere analogiche e digitali uno stuolo di musicisti di grande valore e in alcuni casi di chiara fama: Jakko M Jakszyk (King Crimson), già presente in alcuni lavori precedenti del musicista romano, presta la sua voce e la chitarra in “Not Waving, But Drowning”, “Those Words” e in “Every Drop Of Your Love” dove firma anche i testi, in quest’ultimo brano ritroviamo anche un altro ex King Crimson di lungo corso, il batterista Pat Mastelotto. I due brani più intensi dell’album sono comunque realizzati insieme ad un musicista americano di sicuro valore: Robby Aceto, chitarrista, compositore di musica da film e documentari.
Anche per lui due brani da protagonista, “You And I” e “Swimming To The Sea”. il resto del disco vede la presenza di grandi professionisti come Fabio Trentini, già con le Orme, al basso, e Nicola Lori (Fjieri), il trombettista Mike Applebaum, americano di stanza a Roma da anni e musicista dell’Orchestra di Santa Cecilia, Markus Reuter chitarrista anche lui nell’area “Crimson“ ed altri ancora. “Pages From The Sea” è in definitiva un disco multicolore che convince proprio per il suo eclettismo. Le diverse voci mostrano ogni volta uno sfondo poetico differente, percussioni e chitarre delicatamente costruiscono paesaggi sonori appassionati.
Un disco in controtendenza, che vorremmo vedere rappresentato dal vivo per vedere l’effetto che fa, per dirla alla Jannacci, ma anche per vivere direttamente le tessiture sonore alle quali da anni Panunzi e i suoi collaboratori lavorano.
T.R.