A Torvaianica Alta non funzionano bene le fogne
Sversamento
Un esposto firmato dai cittadini residenti a Torvaianica Alta mette in evidenza il susseguirsi dello sversamento dai tombini delle fognature. A scrivere l’esposto sono stati alcuni cittadini del quartiere che ancora una volta hanno dovuto fare i conti con questa emergenza.
“Esposto nei confronti della società Acea Ato2 S.r.l., per la mancata manutenzione dell’impianto pubblico fognario, sito in via Mar di Bering 48, che provoca la fuoriuscita di liquami che si disperdono nell’ambiente circostante mettendo a repentaglio la salute dei cittadini residenti nelle vie adiacenti.
La rete fognaria che raccoglie i liquami di Torvaianica Alta, all’altezza del civico 42 (la parte più bassa dell’impianto) devia in via Mar di Bering, 48, dove esiste un impianto fognario di risalita, che permette ai liquami di essere risucchiati dal punto più basso evitando che fuoriescano e vengano riversati nel terreno.
Periodicamente l’impianto di risalita si blocca, le tubature nel punto più basso si riempiono e riversano il contenuto nell’ambiente circostante, l’aria diventa malsana e irrespirabile.
Negli anni precedenti si sono verificati episodi di mal funzionamento, noi di Mar Giallo 42, provvedevamo a segnalare il fatto al numero vere di Acea e nel giro di qualche giorno l’Acea interveniva e risolveva il problema. Oggi, invece, siamo ancora in attesa che il problema venga risolto”.
Intanto il Comune di Pomezia, che ha ricevuto l’esposto dei residenti di Torvaianica Alta, ha inoltrato il documento all’Acea Ato 2 ed ai Carabinieri di Torvaianica.
“Dal marzo 2023 – scrivono ancora i residenti – l’impianto ancora non è funzionante, dopo numerose telefonate e sollecitazioni per auspicare che l’impianto potesse nuovamente funzionare e riportare la normalità a tutto l’ambiente”.
“Intanto nella prima settimana del mese di giugno sono iniziati i lavori – ha scritto Luigi Vasselli, uno dei promotori dell’esposto – ma non c’è stato nulla da fare. Gli operai sono venuti per qualche giorno a lavorare e, dal 10 giugno il cantiere è fermo e cresce l’odore nauseabondo provenire da quella parte dell’impianto. Siamo veramente esasperati perché dal mese di marzo che stiamo segnalando questa emergenza e sembra non interessare a nessuno. Auspicavamo una soluzione rapida del guasto, invece le cose stanno andando troppo per le lunghe e l’emergenza ambientale diventa sempre più preoccupante”.
S.Me.
CAMPO ASCOLANO - Gli abitanti hanno scritto al presidente Mattarella
Inquinamento acustico
Spett.le Presidenza,
gli abitanti di Campo Ascolano, quartiere densamente popolato di Pomezia confinante con l’aeroporto militare di Pratica di Mare, sono al limite della disperazione e della sopportazione a causa delle esercitazioni acrobatiche compiute dagli aerei delle Frecce Tricolori; esibite quotidianamente proprio sopra i tetti delle case; causando un grave inquinamento acustico con profondi danni all’ambiente e alla salute delle persone, particolarmente a quelle deboli, ma anche agli animali domestici a cui viene violentemente modificato il loro habitat.
Nei giorni 16, 17 e 18 giugno, per la celebrazione centenaria dell’Aereonautica Militare ideata dal quadrunviro squadrista Italo Balbo, per lunghi tre giorni, dalle ore 10 alle 18,30, l’offesa all’ambiente e alla salute ha raggiunto il culmine; probabilmente per ragioni di sicurezza militare, i detentori dei necessari strumenti tecnologici sanitari e di sicurezza quali protesi e salva vita, utilizzabili con le AP, si sono visti privati dal loro uso. Dagli anni 60 ad oggi le Frecce Tricolori si sono esibite circa un migliaio di volte; con responsabili nelle seguenti stragi; 1963, Forlì, con 1 morto e 1 ferito; 1974 a Udine, con 2 morti; 1988: a Ramstein Germania, con la morte di 67 persone più il ferimento di altre 346; 1990 a Casalecchio sul Reno, con la morte di 12 studenti e il ferimento di 100 persone;
Considerando l’attuale momento di conflittualità internazionale, economica e militare, è risibile il contributo che l’Aereonautica Militare Italiana potrebbe dare in caso d’aggravamento delle tensioni; circoscrivendo la sua azione ai soli compiti difesa, come recita la Costituzione. Pertanto; se ne deduce che gli “spettacoli“ sono organizzati solo per fini virtualmente esibizionistici; anche per ciò è inaccettabile il sacrificio della vita di 82 persone; più 447 feriti. Come è inaccettabile l’offesa che si sta compiendo verso il Diritto Costituzionale alla Salute e all’Ambiente contro l’inquinamento ambientale acustico; sancito espressamente dagli Art. 2 e 32 della Costituzione Repubblicana che intendono tutelare socialmente e pubblicamente in via primaria l’incolumità e la salute degli italiani.
Sulla materia, la Giurisprudenza si è più volte espressa emettendo un chiaro pronunciamento sul merito ribadendo la difesa del diritto contro l’inquinamento acustico motivandone l’aspetto sostanziale e non formale; al fine di garantire una tutela effettiva della salute. non consentendo alcun compromesso sancendo che i rumori devono obbligatoriamente stare dentro la soglia della tollerabilità; la Sentenza 49268/2022 della Corte di Cassazione Penale ha sostanzialmente confermato il principio di diritto; già nell’ottobre del 2004 il Tribunale di Venezia, Sezione di Dolo, aveva anticipato tale giudizio. Tutto ciò premesso; al fine di garantire obbligatoriamente un regime acustico che stia nella soglia della tollerabilità per gli abitanti del quartiere; eliminando le esercitazioni; oppure, se considerate indispensabili malgrado la loro inutilità istituzionale di difesa, localizzandole diversamente; reputo doverosa la presentazione di una querela Giudiziaria Civile contro il Comando Militare dell’aeroporto di Pratica di Mare, in considerazione della necessaria tutela legale di natura sociale, chiedo a questa Spett.le Presidenza un cortese interessamento; con consigli operativi al sottoscritto e l’informativa di ipotetici miei doveri associativi.
Enrico Corti