Disposizioni per la rigenerazione urbana e recupero edilizio
Il futuro di Ardea
“Il provvedimento ha l’obiettivo di introdurre processi di valorizzazione delle componenti ambientali, riducendo il consumo di suolo, mettendo in equilibrio il quadro programmatico delle trasformazioni previste ed incentivando la realizzazione delle opere pubbliche e di interesse collettivo”. Sembra un linguaggio burocratese ma che invece racchiude un indirizzo importante per il futuro del territorio di Ardea: salvaguardare l’ambiente e salvaguardare il territorio, evitando spreco di suolo come avvenuto negli ultimi decenni. Sono queste le linee programmatiche che l’Amministrazione comunale di Ardea, guidata dal sindaco, Maurizio Cremonini, con l’assessore all’urbanistica Massimiliano Orakian, ha individuato nell’approvazione della delibera del Consiglio comunale che richiama la Legge Regionale 18 luglio 2017, n. 7 “Disposizioni per la rigenerazione Urbana e per il recupero edilizio”.
Il provvedimento è parte integrante di una manovra con la quale l’Amministrazione Comunale intende riqualificare le periferie e realizzare la loro effettiva integrazione con le parti centrali della città – si evidenzia nella delibera del consiglio comunale di Ardea -. Valorizzare ed incrementare la realizzazione di spazi pubblici. Incentivare gli interventi finalizzati alla sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico. Tutelare il territorio dalla invasività di impianti di diversa natura collegati direttamente o indirettamente al ciclo dei rifiuti ed ai processi di produzione di energia sostenibili. Consolidare e incentivare spazi destinati ad attività culturali ed a funzioni collettive. Riqualificare gli ambiti destinati ad attività produttive. la l. r. n. 7/2017 indica, fra i titoli abilitativi edilizi in forza dei quali realizzare gli interventi previsti dalla stessa legge, anche, il “Permesso di Costruire Convenzionato” di cui all’art. 28 bis del DPR n. 380/2001. Ritenuto, per quanto sopra illustrato di dover provvedere in merito. che, l’opportunità di consentire interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, deve ritenersi utile e necessaria per contribuire oltre al miglioramento del confort abitativo, soprattutto, al soddisfacimento delle pregresse esigenze in termini di fabbisogno di servizi al territorio non presenti e/o non sufficienti ai cittadini e all’utenza orbitante all’interno del Comune di Ardea. Dato atto che è intenzione dell’Amministrazione Comunale - si sottolinea nella delibera - rigenerare il tessuto edilizio esistente attraverso interventi di ristrutturazione, consentendo anche la demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti volta al miglioramento delle condizioni statiche e di sicurezza, igienico-sanitarie, di efficientamento energetico, promuovendo tali azioni in particolari ambiti strategici determinati e facilitare così l’esecuzione degli interventi”.
La Legge Regionale 18 luglio 2017, n. 7 che cosa introduce? “Norme in materia urbanistica ed edilizia non limitandosi alla sola “residenza”, bensì affrontando aspetti di carattere generale, sulla “Rigenerazione Urbana” e sul “Recupero Edilizio”, tenendo in considerazione e confermando la necessità di limitare nel tempo il consumo del suolo. Le pratiche di rigenerazione urbana – si evidenzia ancora nella delibera - costituiscono e possono rappresentare le seguenti opportunità per l’Amministrazione Comunale: un potenziale strumento per orientare le trasformazioni della città in un’ottica di contenuto del consumo del suolo, di localizzazione dei nuovi interventi di trasformazione nelle aree già edificate, di riduzione dei consumi idrici ed energetici e di rilancio della città pubblica attraverso la realizzazione di adeguati servizi. Inoltre la possibilità di procedere ad una rivisitazione degli standard cercando di realizzare un giusto equilibrio tra residenza le funzioni indotte e i servizi necessari; una opportunità per ottenere un complessivo innalzamento della qualità della vita e rendere l’edificato esistente più sicuro, compatibile dal punto di vista ambientale, con l’impiego di materiali ecologici, il più possibile autonomo dal punto di vista energetico, con il progressivo ricorso alle fonti rinnovabili. La Pubblica Amministrazione può svolgere un’azione effettivamente propulsiva e consentire e promuovere la partecipazione della collettività e delle forze sociali al processo di trasformazione del proprio territorio, in sintonia con gli indirizzi generali di gestione e amministrazione del territorio”.
Evidentemente ci sono delle aree in cui la legge regionale n.7 del 2017 non può trovare applicazione.
“Nelle aree sottoposte a vincolo di inedificabilità assoluta – si sottolinea nella delibera del consiglio comunale di Ardea -, ad eccezione degli interventi che comportino la delocalizzazione al di fuori di dette aree, nelle aree naturali protette, ad esclusione delle zone individuate come paesaggio degli insediamenti urbani dal PTPR; per le zone omogenee E (agricola), per gli insediamenti urbani storici e per le aree industriali, si prende atto che dal dettato normativo la legge ammette interventi di ristrutturazione edilizia, compresa la demolizione e ricostruzione, di singoli edifici aventi una superficie lorda complessiva fino ad un massimo di 10.000 mq, con mutamento della destinazione d’uso tra le categorie funzionali”.
Sabatino Mele