Il Pontino Nuovo • 14/2023
Pagina 33 di 56
Sciò, care mosche, sciò
Al Museo Palatino è conservato un graffito con
una rappresentazione blasfema di Gesù che mo-
stra un uomo in croce con la testa di asino e
una persona che lo adora. L’iscrizione dice: Ale-
xamenos adora dio. Si tratta forse di una caricatu-
ra di Gesù fatta da uno schiavo per prendere in
giro un “collega” convertito al cristianesimo. Per-
ché una testa d’asino? Si diceva che il dio degli
ebrei avesse una testa d’asino e i romani, che non
capivano la differenza tra ebrei e cristiani, face-
vano confusione fra le due religioni. A Cartagine
circolava una tavoletta con la rappresentazione
caricaturale del «Dio dei cristiani, figlio di un
asino». L’irriverenza verso Gesù è antica.
Quel graffito satirico e blasfemo viene in mente
pensando alle varie rappresentazioni teatrali e ai
film prodotti su Gesù,
rappresentato come «su-
perstar», o indebolito
dalla sua «ultima tenta-
zione» subìta in croce, o
infine come personaggio
in compagnia dei suoi
discepoli gay. Che dire
di tutto ciò? Forse una
prima risposta potrebbe
essere pirandelliana.
Nella novella «Quando
s’è capito il giuoco», Pi-
randello presenta Mem-
mo, il quale non si scom-
pone dinanzi agli eventi
della vita, da lui conside-
rati come mosche da
scacciare: «Ma perché
v’ostinate… a molestar-
mi così? Non sapete già,
che non riuscirete mai a farmi stizzire? E dunque
sciò, care; sciò». Film, romanzi, copioni teatrali
sulla figura di Gesù risentono delle mode cultu-
rali del tempo. Il Gesù «superstar» era un figlio
dei fiori degli anni ’60, e la rappresentazione dei
discepoli come gay risente del momento attuale.
Come Memmo, Gesù non si stizzisce, anche se
egli sa giudicare certi comportamenti irriverenti
che continua a subìre da venti secoli, non solo da
chi lo raffigura come asino o altro, ma anche da-
gli ipocriti che, dicendosi suoi discepoli, applica-
no agli altri una legge morale più dura di quella
che applicano a sé stessi. Tanti sono i modi di es-
sere irriverenti verso Gesù!
Immensa angoscia, immenso amore
Gesù non si stizzisce per le piccole mosche moleste,
perché egli è: il Re Vivente che siede sul trono di
Dio; egli è il Signore dei signori perché ha sconfitto
la morte con la sua risurrezione; egli è il Messia che
annuncia la Parola di salute spirituale e morale a chi
vuole ascoltarlo; è il Misericordioso che partecipa
delle sofferenze che le persone spesso si autoinflig-
gono mentre si dibattono in questo mondo caotico;
egli è il Sommo Sacerdote sempre pronto a simpatiz-
zare con le infermità morali spirituali di quanti a Lui
si rivolgono per aiuto.
Gesù è pure l’unico Mediatore fra Dio e gli esseri
umani, per cui ogni richiesta, ogni ringraziamento
vanno rivolti al Padre per mezzo di Cristo; egli è la
Via nuova e mai percorsa prima da alcuno che con-
duce al Padre dei nostri spiriti; egli è la Verità, non
una verità filosofica ma la
Verità realissima di Dio che
in Cristo si avvicina alla per-
sona umana; Gesù è la Vita,
non la vita come la si riceve
da papà e mamma o da me-
dici e medicine, bensì la fon-
te stessa della Vita alla quale
ogni persona è chiamata [noi
veniamo dalla Vita e an-
diamo – se vogliamo – ver-
so la Vita: è falso che l’uo-
mo viene dal nulla e va ver-
so il nulla]; Gesù è la con-
creta Presenza qui-e-adesso
dell’amore di Dio coniugato
in modo perfetto con l’amo-
re verso il prossimo; Gesù è
il Maestro per eccellenza:
vera blasfemia è che degli
uomini si presentino come
guide religiose e/o morali.
Gesù è l’unico che, senza peccato, ha volontariamen-
te offerto se stesso al sacrificio della croce per la re-
missione dei peccati di quanti accolgono il suo dono
di vita. Gesù non si stizzisce dunque dei comporta-
menti delle piccole mosche che «non sanno quello
che fanno». Per il mondo, egli ha fatto una fine ver-
gognosa. Ma dinanzi al Padre ha patito una morte sa-
crificale onorevolissima e degnissima. Per l’immen-
sa angoscia umana si richiedeva immenso Amore.
È per questo che la prossima volta che Gesù verrà,
tornerà come Giudice dei vivi e dei morti, per giudi-
carci tutti secondo l’Evangelo. Allora si vedrà chi so-
no gli asini e di che pasta sono fatti i discepoli
FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
GESÙ E L’ASINO
Invito
domenica ore 10;
mercoledì ore 20
Istruzioni per
perdere la fede…
e per ritrovarla
Comunità di Pomezia
[dietro RoadHouse]
Largo G. Mameli, 16A - Pomezia
Tel: 320 222 9106
ri
fl
e
ss
io
n
i
La fede
come
esercizio
della
mente
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 320 222 9106 (contatto personale)___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 20.00 Studio del Vangelo di Luca
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
Questa pagina,
interamente curata ed
autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
POMEZIA,
LARGO MAMELI, 16/A,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
www.chiesadicristopomezia.it Il prossimo numero uscirà il 17.09.2023 Tel. 320 222 9106
Leggi di più
Leggi di meno