Era il fiore all’occhiello della Nuova California
Parco abbandonato
Il parco di via Reno abbandonato. Era il fiore all’occhiello del quartiere della Nuova California. Oggi si trova in una condizione di assoluto degrado e dopo anni di sacrifici per chi, come Piero D’Angeli, ed i suoi amici o collaboratori del Comitato di Quartiere della Nuova California che tanto si erano sacrificati per dare al loro territorio un simbolo di aggregazione di civiltà, oggi testimoniano come scelte scellerate hanno portato alla distruzione di quelle poche cose positive che esistevano sul territorio. Non bisogna indicare chi è il colpevole, basti pensare che il parco potrà essere riportato a nuova vita solo se l’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Cremonini, decidesse di dare il suo aiuto e contributo pe sanare questa brutta pagina della storia del quartiere della Nuova California.
“Questo è ciò che rimane di uno dei parchi più belli che c’erano ad Ardea, il parco di via Reno, come amano chiamarlo tutti – ha scritto Piero D’Angeli -. Un parco che abbiamo difeso con i denti prima che ci venisse portato via, (preferisco non dire altro) questo è come è stato lasciato, questo è ciò che rimane di un parco che era un punto di riferimento per le tante famiglie del quartiere. Chiunque lo prenderà in gestione spero possa farlo tornare ciò che era una volta, chi lo ha ridotto così dovrebbe vergognarsi”.
S.Me.
Nella seduta consiliare dell’11 luglio votato lo strumento finanziario previsionale
Approvato il bilancio
Durante la seduta del Consiglio Comunale dell’11 luglio 2023, è stato approvato il Bilancio di Previsione Finanziario 2023/2025 del Comune di Ardea.
“Anche se ci troviamo di fronte a un Bilancio ancora non particolarmente ‘esaltante’ a causa del regime di dissesto finanziario in cui si trova l’Ente – ha detto il sindaco Maurizio Cremonini -, possiamo ritenerci soddisfatti per aver approvato il documento nei tempi di legge e per aver predisposto dei miglioramenti per quanto riguarda degli aspetti importanti relativi alla vita della cittadinanza. In particolare, siamo riusciti a stanziare maggiori somme per la manutenzione del verde e delle scuole e siamo riusciti a riprogrammare l’istituzione dello Scuolabus, servizio che da anni non viene più erogato. Nella medesima seduta consiliare, poi, abbiamo riconosciuto una serie di debiti fuori bilancio derivanti dalla passata gestione amministrativa e, purtroppo, non escludiamo di doverne riconoscere altri. Al contempo, abbiamo anche approvato la ‘rottamazione’ delle cartelle relativamente alle imposte dovute dai proprietari di immobili che hanno subìto danni e problemi a causa della pandemia”.
Non manca uno sguardo al futuro: “Il nostro augurio è che dal prossimo Bilancio si possano migliorare ancora le prospettive di crescita - conclude il Sindaco - fornendo un’impronta diversa che rappresenti l’identità di questa Amministrazione. Non posso che concludere, infine, con un ringraziamento agli Uffici Comunali che, nonostante la carenza di personale, lavorano quotidianamente per il bene del territorio, ma anche con un ringraziamento alla Giunta e al Consiglio Comunale per il loro operato”.
Rispettare le scadenze è un dovere della pubblica amministrazione, come quella relativa all’approvazione del bilancio di previsione per il prossimo triennio 2023/2025. Ma è soprattutto fondamentale individuare cosa si può fare e qual’è l’indirizzo che si intende dare per lo sviluppo e la crescita della città.
Ardea è cresciuta negli ultimi decenni nel segno dell’abusivismo. Il PRG che era stato redatto per delineare quella che sarebbe stata la cittadina delle vacanze e del mare negli ’50 e ’60, si è trasformata in qualcosa di diverso. Agglomerati urbani nati dall’oggi al domani, strutture abusive sul lungomare che ne impedivano e molte di loro ne impediscono la veduta della spiaggia e del mare. Un qualcosa che sta fuori da ogni regola e da ogni aspettativa. Indirizzare lo sviluppo di una città, come quella che è diventata Ardea, in questi anni con una popolazione che sta vicino a 50 mila residenti, è uno dei primari obiettivi che si deve porre una pubblica amministrazione. Ci vuole tempo per riconquistare il terreno perduto. Ma le speranze sono sempre le ultime a morire, perché se ci si impegna passo dopo passo, affrontando anche le continue emergenze quotidiane che si presentano alla pubblica amministrazione, dev’essere presente quale sia l’obiettivo e la centralità di sviluppare un futuro e renderlo attuabile per il futuro della città, ma soprattutto per la sua popolazione.
Sabatino Mele