Viabilità difficoltosa al quartiere di Torvaianica Alta
Strade o carrarecce
Strade disastrate a Torvaianica Alta. L’appello dei residenti per migliorare la viabilità visto il grande afflusso di auto dei pendolari che percorrono le strade del quartiere.
“Strade distrutte, quando le percorri in auto, in bici, in moto – ci racconta il signor Stefano Di Nino - sembra che hai il Parkinson. A piedi rischi di cadere ed essere investito ovunque, segnaletica mancante, inadeguata e fatiscente, migliaia di tombini affossati killer in tutte le strade (sembra vada di moda lasciarli così), mezzi pubblici non adeguati al numero degli abitanti di Pomezia, treno/metro Roma-Pomezia non pervenuto da anni a fronte del forte aumento demografico. Marciapiedi, aree pedonali e ciclabili in molte zone assenti, aree verdi in forte diminuzione mangiate dal cemento. Costruzioni e popolazione sempre più in aumento, file interminabili di veicoli dei pendolari di scuola e lavoro sparse per tutta Pomezia. Discariche tutte nelle vicinanze del nostro territorio... cos’altro aggiungere?”.
È una delle tante testimonianze che fanno i residenti del quartiere di Torvaianica Alta, che da diversi anni vivono una situazione a dir poco drammatica, per la presenza nelle ore di punta e non solo, e cioè con l’avvio delle scuole e il percorso che i pendolari effettuano per raggiungere il loro posto di lavoro, di migliaia di auto che transitano per le strade del quartiere.
È diventata veramente insostenibile una situazione, che all’inizio, sembrava essere una sorta di quartiere residenziale, dove si poteva immagine di vivere quasi a misura d’uomo, e che con il passare degli anni si è trasformata in una zona ad elevato tasso di transito di auto, moto ed anche mezzi pesanti, mettendo realmente a rischio la salute e la psiche dei residenti. Oggi questi residenti si sentono abbandonati e non trovano altro modo di protestare che farlo attraverso i social ed i giornali per poter sollecitare alla pubblica amministrazione, interventi per migliorare la condizione di vita attuale di un quartiere abbastanza popoloso.
S.Me.
Il piano di riqualificazione delle dune della spiaggia di Torvaianica
Progetto “Habemus Dune”
La costa di Torvaianica, situata nel settore occidentale della provincia di Roma, è interessata dal progetto di riqualificazione della spiaggia denominato Habemus Dune.
Gli obiettivi del progetto Habemus Dune sono il ripristino morfologico e vegetazionale del sistema dunale e retrodunale, che serviranno a migliorare la fruizione turistica, tramite l’utilizzo di buone pratiche, contribuendo alla riduzione dell’erosione costiera.
L’aspetto innovativo delle attività previste è la rimozione di specie esotiche invasive, con la sostituzione di piante tipiche che riporteranno i valori naturalistici e paesaggistici originari.
Il progetto Habemus Dune sarà sviluppato seguendo le diverse fasi:
. Recupero della sabbia su strada e sistemazione delle spiagge degradate.
. Protezione delle dune con paletti e cordame e fruizione rispettosa dei lidi.
. Stabilizzazione delle sabbie con le piante.
. Salvaguardia della biodiversità.
Cristiano Casafina: “Molti non sanno che la tutela delle dune di Torvaianica è iniziata molti anni fa, nel 1985 il WWF chiedeva di tutelare le dune di Campo Ascolano, poi con Fare Verde negli anni 90 con il Mare d’inverno, con la pulizia dei rifiuti che già si affacciavano prepotentemente sulle spiagge di tutto il mondo, poi è continuata nel 2014 con Habemus Dune, nel 2015 il Comune ha eseguito il rilievo delle dune con Giancarlo Bovina, Alicia Acosta professoressa ecologia vegetale Roma Tre ed il sottoscritto. Dal 2018 si è affiancata l’associazione Creature del mare con la biologa Valentina Braccia. Con il finanziamento regionale si attua un progetto denominato Habemus dune (con diverse figure professionali e scientifiche) al perseguimento di questo percorso, costruito con tenacia in questi 40 anni di amore e passione” .
E’ arrivato il tempo di sapere cosa sta succedendo al pianeta con le specie aliene.
Franco Sacchetti
ideatore di tanti progetti
ambientali tra cui Fratini d’Italia
PROGETTO HABEMUS DUNE AREA 1-2-3 DALL'ACCESSO 57 ALL'ACCESSO 62
tutto quello che abbiamo previsto per questa zona: Recupero di sabbia a confine con i muri privati ,cumulo di sabbia per realizzazione di barriere frangivento, paletti e cordame di protezione ,aree di eradicazione , piantumazione di specie dunali .
Obiettivo è far accedere i bagnanti alla spiaggia senza danneggiare l'ecosistema dunale, tramite gli accessi a mare esistenti. In questo tratto di spiaggia , quando il sistema di pulizia dell'arenile sarà riassegnato si è proposto di fare sola pulizia manuale, con il recupero della biomassa vegetale da posizionare al piede della duna (canne di fiume).