Intervista a Giacomo Castro, consigliere comunale per la lista “Valore Civico”
“Non siamo servi di nessuno”
L’ing. Giacomo Castro rappresenta la lista ‘Valore Civico’ nel Consiglio comunale di Pomezia. Castro viene da una lunga militanza nel mondo associativo ed è stato fondatore di Latium Vetus, una associazione che ha come obiettivo la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio storico ed ambientale del nostro territorio.
- Consigliere Castro lei rappresenta una lista civica di opposizione, in questa veste che ruolo intende avere?
“Anzitutto, mi permetta di salutare tutti i lettori e i concittadini di Pomezia! Sia io, sia il gruppo di attivisti di ‘Valore Civico’ sentiamo molto la responsabilità di questo incarico perché,pur essendo semplici cittadini, vogliamo essere al servizio della collettività. Raccogliere la fiducia e le speranze di tanti, ci impone di batterci con sempre maggiore impegno, oggi come negli ultimi dieci anni dalle fila dell’associazionismo, per il miglioramento della qualità della vita di tutti, per la tutela dell’ambiente, della salute e del territorio, per il rilancio delle opportunità lavorative e del turismo, garantendo, insomma, i diritti.
Inoltre, in quanto forza politica giovane e totalmente libera, vorremmo cogliere una sfida: quella della partecipazione, della trasparenza e del riavvicinamento dei cittadini alla politica. La politica, infatti, è molto bella se punta al benessere collettivo ed è fatta bene!”.
- In particolare, quali sono i rapporti con gli altri gruppi di opposizione M5S e Pd? Il capogruppo del Pd Eleonora Napolitano in una recente intervista ha detto” quasi del tutto inesistenti i rapporti con Valore Civico che sembra essere interessato ad un viaggio in solitaria”. Quali i rapporti con la maggioranza?
“La risposta a questa domanda si ricollega a quanto detto prima. A noi interessa adoperarci nell’interesse di Pomezia e dei nostri concittadini. Siamo totalmente rivolti a questo obiettivo, che perseguiamo e perseguiremo con estrema determinazione e competenza. Nulla ci distoglierà da questo.
Ne consegue che siamo assolutamente disponibili a collaborare con tutte le forze politiche, senza però essere servi di nessuno, sia con la minoranza sia con la maggioranza…ma a due condizioni: la prima è che qualsiasi iniziativa condivisa persegua unicamente il bene della città, la seconda è il rispetto reciproco fra forze politiche. Per collaborare è infatti, necessaria visione politica e maturità, non si può fingere di essere ciò che non si è.
Da questo punto di vista mi ha stupito leggere le parole della capogruppo del Pd, Napolitano.Proprio lei, che a giugno si è resa protagonista di una richiesta di accesso agli atti indirizzata agli uffici comunali per ottenere notizie sulla mia persona. È così che si collabora? Con il dossieraggio? O pensando forse che abbiamo qualcosa da nascondere? Per collaborare è necessario capire che la politica non è un teatro, servono serietà e autenticità”.
- Ultimamente lei ha espresso un giudizio non favorevole sui 100 giorni dell’amministrazione Felici. Mi illustra i punti salienti di questo suo giudizio negativo?
“Se sia analizza la situazione ci si rende conto che le cose non stanno andando bene. Dopo le dimissioni, a giugno del vicesindaco, Luisa Bonfiglio, sono occorsi oltre quattro mesi per completare la Giunta comunale. Per oltre sessanta giorni la carica di vicesindaco è stata vacante, tant’è che ho dovuto personalmente rivolgermi al Prefetto di Roma.
Cosa ancor più grave, c’è stata una totale chiusura sulla stesura del Documento Unico di Programmazione (il D.U.P. che, spiego, è un documento importantissimo da approvare entro il 30 settembre con il quale i Comuni stabiliscono i loro obiettivi e quelli dei dirigenti per l’anno successivo). Ebbene, la maggioranza è arrivata a rigettare tutti i 30 emendamenti presentati dall’opposizione ratificando così un documento di scarsa qualità e dagli obiettivi, in gran parte, vani e fumosi. Questo non renderà più efficiente il lavoro degli uffici il prossimo anno, anzi…
Insomma, la maggioranza deve ancora capire se l’opposizione è una risorsa oppure solamente un fastidio con cui polemizzare. Da questa scelta si capirà molto della maturità di coloro i quali oggi siedono al governo di Pomezia!”.
Lei si è battuto per la salvaguardia di Torre Maggiore e per la tutela dei nostri siti di interesse storico ed ambientale. Come è attualmente la situazione? Cosa si aspetta che faccia questa nuova amministrazione per tutelarli adeguatamente?
“Per ora, anche lì, non si evince una traiettoria positiva. In cima alla lista delle priorità è il contrasto al progetto di realizzazione dell’inceneritore a Santa Palomba, fortemente voluto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Le amministrazioni di Ariccia e Marino hanno aderito al ricorso presentato al TAR da alcune valide associazioni locali, l’amministrazione di Ardea e quella di Albano, invece, condividono un’altra impugnativa al Consiglio di Stato. Che cosa pensa di fare attivamente Pomezia? Ad ora non è dato sapere.
Per quanto riguarda la tutela del nostro patrimonio culturale, vorrei evidenziare che il 21 luglio è stato riposizionato il famigerato cancello sotto l’arco d’accesso al Borgo medievale di Pratica di Mare, il principale gioiello storico di Pomezia. Ebbene, il Comune ha impiegato ben 35 giorni per emettere l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi e alla scadenza del termine (lo scorso 5 settembre) non ha proceduto alla rimozione della cancellata, dando così il tempo al privato di presentare un ricorso e di ottenere una prima sospensiva. È grave.
Le questioni sono tante, è anzitutto necessario lavorare per valorizzare il potenziale inespresso della città, soprattutto Torvajanica e i nostri quartieri. Faccio al contrario notare che a tutt’oggi non è stato ancora pubblicato il bando per gli eventi natalizi”.
- Un suo giudizio sulla scelta del Comune di acquistare un immobile posto in una traversa di via del Castelli Romani per spostare gli studenti di una scuola media nella cui sede si dovranno fare importanti lavori di ristrutturazione.
“È una scelta sconsiderata che esporrà l’ente a rischi economici molto seri e che, quindi, contrasteremo con ogni mezzo. Va detto, infatti, che il progetto di adeguamento sismico delle scuole è nato male, con l’amministrazione passata, la quale aveva deciso di impegnare ben 2 milioni di euro di fondi comunali (ottenuti da oneri urbanistici e alienazioni) per l’acquisto di moduli prefabbricati nei quali allocare gli studenti per due anni. Ebbene, questa amministrazione pensa di risolvere il problema contraendo un ulteriore mutuo da 4 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto di un edificio incompleto perfino nelle partizioni interne ed in probabile difetto con la normativa in vigore per gli edifici scolastici, situato in una zona già oggi attanagliata dal traffico e dalla penuria di parcheggi?”.
A.S.
Risi critica la scelta della sede dove spostare le scuole
Scelte infelici
Il vecchio sistema politico è tornato e la vergogna non risiede più negli uffici di Piazza Indipendenza. Il nostro Comune, per volontà dell’amministrazione Felici, sta chiedendo un prestito di 6 milioni di euro a Cassa Depositi e Prestiti per acquistare un immobile abbandonato e fatiscente (prima destinato ad uffici) posto in una traversa di via dei Castelli Romani che sarebbe dunque riconvertito e destinato a diventare una scuola vista l’esigenza di ospitare alcune scuole medie della città attualmente interessate dai lavori di ristrutturazione.
La miopia di chi amministra questa città è talmente evidente che la vedrebbe anche un bambino. Proviamo allora a toccare solo qualche punto di questa assurda decisione.
1 - Mobilità e Logistica: quanto si deve essere folli ad immaginare una scuola su via dei Castelli Romani? Basterebbe immaginare che 700 ragazzi (dunque famiglie) dovranno entrare alle 8 del mattino e percorrere via del Mare e via dei Castelli Romani. Dovremmo aggiungere altro? Forse si: questa amministrazione vive su Marte e non a Pomezia. In bocca al lupo a tutti noi.
2 - Sicurezza: la legge del 1975 sull’edilizia scolastica individua con chiarezza i criteri di realizzazione delle scuole: questo immobile non ne rispetta uno. Per capirci: è un palazzo alto 4-5 piani (immaginate la finestra di un’aula delle medie posta al 5 piano!) che andrà ristrutturato completamente per rispondere alle esigenze di una scuola (uscite di sicurezza, aule, palestre ecc). Quanti altri soldi da spendere sono previsti per tutto questo?
3 - Procedura di Individuazione: il Comune stava lavorando su altre soluzioni per le quali erano anche già stati spesi soldi.
Assistiamo ad una accelerazione poco chiara e non comprendiamo davvero le ragioni per cui qualcuno abbia scelto proprio quell’immobile. Su questi aspetti, tramite il nostro consigliere Alessio Caporaletti, abbiamo attivato i lavori della commissione trasparenza. Sapevamo che da una coalizione variopinta e tenuta insieme solo dalla voglia di governare non ci saremmo dovuti aspettare molto. Non ci aspettavamo che fosse così plastico il ritorno a stagioni politiche passate che non avremmo voluto più rivivere.
Danilo Risi
Segretario Pd Pomezia
Eccellenza italiana
“Leggo con piacere degli ottimi risultati raggiunti negli ultimi mesi dalla Leonardo, eccellenza italiana impegnata oggi anche nella cybersicurezza e in ambiziosi progetti internazionali che guardano al futuro. La nostra Regione ospita ben 10 sedi Leonardo che impiegano oltre 5mila dipendenti. Lo scorso anno la Regione Lazio si è mossa per evitare la chiusura già annunciata della sede di Pomezia, una scelta aziendale contrastata da lavoratori, sindacati, istituzioni. Io stesso, in qualità di sindaco, sono stato in prima linea al fianco dei lavoratori per evitare lo smantellamento della sede pometina.
Oggi i risultati raggiunti e il ruolo da protagonista che l’azienda ha conquistato sul piano internazionale ci fanno essere ottimisti sul mantenimento dello stabilimento, che eviterebbe il trasferimento dei lavoratori in altre sedi e l’impoverimento del tessuto industriale del territorio, certi che gli investimenti previsti dall’accordo sottoscritto a luglio 2022 siano confermati”, dichiara in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
Teresa Di Martino