Tanti consensi per l’iniziativa di Domenico Defelice
Pomeziacroconline
Sono lieto per la nascita della rivista fondata dal giornalista scrittore Domenico Defelice battezzata con il nome di “ddf pomeziacroconline”.
Desidero spiegare i motivi del mio compiacimento.
Quando nel 1993 ebbi fra le mani numeri di Pomezia-Notizie non pensavo che ne sarei diventato lettore assiduo al punto di volerne sapere sempre di più anche dei numeri precedenti; così finii per fare parte dei suoi collaboratori. È stupefacente che per trent’anni esatti la Rivista ha continuato a scandire il mio tempo, mese per mese; è stata un faro e una palestra, un confronto e uno stimolo; ha ampliato le amicizie e creato una rete di interrelazioni, ha costituito una grande famiglia in cui fratello maggiore è stato Domenico Defelice, fondatore e direttore.
Non voglio farla lunga, semplicemente voglio dire che la sua chiusura ha comportato in me un certo arresto in ambito letterario. Pomezia-Notizie è stata fondata nel 1973 e il primo numero ha visto la luce nel mese di luglio e sicuramente nel mese antecedente era stata stampata. Ebbene le due date (1973 e 2023) mi sono particolarmente care per motivi personali; perciò si può credere quanto ci sia rimasto male nel non avere visto celebrare il suo cinquantesimo anniversario.
Domenico Defelice non poteva stare mani in mano, come egli stesso ammette, ma non potendo fare risorgere la precedente rivista come una araba fenice, dopo nove mesi (come una gestazione) vede la luce questa rivista, “ddf pomeziacroconline”, a settembre 2024.
Il primo numero* di questa nuova rivista, reca l’impronta della rivista-madre o sorella maggiore, ma a differenza di quella il direttore la definisce aperiodica e (almeno al momento) ne affida la diffusione ai lettori che ne vengano a conoscenza.
Quindi carta e penna in mano, o più semplicemente un clic di computer, e via!
Tito Cauchi *I materiali ospitati in questo primo numero (del 3 settembre 2024) recano la firma di: Marc Andriot, Yolaine Blanchard, Corrado Calabrò, Tito Cauchi,
Irène Clara, Antonio Crecchia, Domenico Defelice, Marc Descamps, Salvatore D’Ambrosio, Francesco Fiumara, Graziano Giudetti, Gianni Antonio Palumbo e Carlo Trimarchi. Impronta internazionale, insomma, come lo fu per 50 anni (1973 – 2023) POMEZIA-NOTIZIE, ormai consegnata alla storia.
Scrive la francese Irène Clara (Florilège): «POMEZIACROConline. La version papier de Pomezia a disparu au grand regret de ses fidèles, mais voilà que la revue continue à vivre dans une version électronique. Domenico Defelice a choisi de continuer sa voie dans l’univers de la poésie en publiant des notes de lecture et des poèmes. Dans ce premier numéro, il fait l’honneur à différents poètes de Florilège en traduisant avec bonheur des poèmes de Marc Andriot, Yolaine Blanchard, Irène Clara, Marc Descamps».
Dalla Cina, Zhang Zhi: «I am very happy to witness your new publication, very good, warm congratulations! Yes, our friendship and cooperation will not change with
time, friendship forever! All the best!».
I consensi all’iniziativa son centinaia.
Visita alla Solfatara
Nella mattinata del 28 settembre si è tenuta una visita di grande successo alla Solfatara di Pomezia, organizzata dall’Associazione culturale Tema-Hesperia.
Un gruppo di una quarantina di persone ha infatti deciso di raggiungere via dei Castelli Romani per ammirare i laghetti colorati e comprendere il meccanismo che conferisce loro il tipico aspetto che vediamo. Seppure collocata in territorio del Comune di Roma - all’interno della riserva di Decima Malafede - essa è piuttosto nota ed è associata a Pomezia. Si tratta di un sito che presenta e unisce un interesse scientifico, legato all’attività di esalazione vulcanica dei Colli Albani, e uno storico culturale, essendo forse riconducibile al luogo nel quale Virgilio sembrerebbe collocare l’oracolo di Fauno nel VII libro dell’Eneide.
A fare da generose guide, il prof. Di Lisa, geologo che ha dedicato vari studi alla Solfatara e la Prof.ssa Sandra Penge, docenti del Liceo Pascal di Pomezia.
Oltre ad apprendere qualcosa sulla storia del luogo, che ha ospitato nel passato una cava di zolfo, i partecipanti hanno potuto apprendere che il “ribollire” tipico di questi laghetti, in particolare del lago bianco, dipende non dalla temperatura dell’acqua, che infatti è fredda, ma dalla risalita di gas vulcanici dal sottosuolo (anidride carbonica, acido solfidrico, e radon). I colori verde, bianco e rosso sono dovuti alla presenza di minerali e precipitati che si formano in seguito all’alterazione dei gas con la rocce presenti.
Il prof. Di Lisa ha tenuto anche a chiarire i dubbi degli intervenuti sulla pericolosità dell’anidride carbonica che fuoriesce dal terreno e degli altri gas, compreso il radon, gas radioattivo estremamente pericoloso in caso di esposizione a lungo termine; è stato dunque esplicitato il motivo per cui l’area, anche intesa in senso più largo rispetto a quella dei laghetti, dovrebbe necessariamente restare un’area protetta e sarebbe assolutamente da escludere per qualsiasi altra destinazione d’uso.
Sostegno ai vulnerabili
Il Comitato di Pomezia della Croce Rossa Italiana ha recentemente ricevuto una significativa dimostrazione di solidarietà dalla comunità locale. I ragazzi del Mood Saloon di Pomezia hanno unito le forze per donare pasti caldi ai senza dimora della zona, contribuendo così a sostenere coloro che si trovano in difficoltà.
Questo gesto di altruismo non solo ha portato conforto a chi vive in situazioni di vulnerabilità, ma ha anche evidenziato l’importanza della comunità nel prendersi cura dei propri membri.
La Croce Rossa Italiana ha espresso la propria gratitudine per l’iniziativa, sottolineando come ogni piccolo aiuto possa fare la differenza nella vita di chi affronta sfide quotidiane.
In segno di questo rinnovato impegno, un nuovo albero si è unito al grande gruppo che cresce giorno dopo giorno, simboleggiando tutte le attività e le organizzazioni che si stanno unendo per dare aiuti ai bisognosi. La Croce Rossa invita tutti a seguire l’esempio del Mood Saloon, ricordando che ogni gesto di aiuto è un passo verso un futuro migliore per tutti.
C.C.