Due giornate di confronto sull’inceneritore che non serve
Economia circolare
Si è conclusa il 3 ottobre presso la sede della Circoscrizione di Cecchina la due giorni che ha visto confrontarsi rappresentanti delle istituzioni e il coordinamento dei Comitati e Associazioni contro il progetto dell’inceneritore di S. Palomba. Presenti, di Pomezia, i due CdQ di S. Palomba e Latium Vetus. Hanno organizzato l’evento Zero Waste Italia insieme alle Associazioni e ai Comitati del nostro territorio: Unione dei Comitati contro l’inceneritore, Rete Tutela Roma Sud, Italia Nostra sezione Castelli Romani, Coordinamento Natura e Territorio del Castelli Romani. Hanno aderito anche: Forum Ambientalista, Fare Verde Roma, CGIL Roma e Lazio, Legambiente Lazio, Numeri Pari, WWF Roma e Area Metropolitana. Hanno partecipato come esperti ed ospiti d’onore Paul Connett, professore di chimica e tossicologia del St. Lawrence University (USA), da anni promotore dell’economia circolare e tra i fondatori della strategia Rifiuti Zero, e Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italia, vincitore nel 2013 del premio Goldman per aver dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero. È stato un evento fitto di incontri, molto partecipato, con una buona affluenza di pubblico.
Mercoledì 2 ottobre, il primo incontro a Roma presso la sala delle Bandiere in Spazio Europa: sono intervenuti, oltre a Paul Connett e Rossano Ercolini, Filiberto Zaratti, deputato AVS, Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà, consiglieri regionali rispettivamente di Polo Progressista e M5S, Enzo Favoino, coordinatore del comitato scientifico di Zero Waste Europe, Marco Bella, chimico e politico M5S. Per i Comitati e le Associazioni hanno parlato Giuseppe Di Marzo, coordinatore della Rete dei Numeri Pari, Enrico Del Vescovo, presidente di Italia Nostra Sezione Castelli Romani, Marco Alteri, consigliere comunale di Albano, coordinatore della Rete Tutela Roma Sud, Alessandro Lepidini, coordinatore dell’Unione dei Comitati contro l’Inceneritore, Giuseppe Girardi, ingegnere, ex-dirigente ENEA, coordinatore del comitato scientifico dell’Unione dei Comitati contro l’Inceneritore. Un bel confronto a più voci, in cui è stato ribadito da tutti l’inutilità e il grave danno per la salute e l’ambiente degli impianti di incenerimento (testimoniati dalle ricerche epidemiologiche di enti accreditati, svolte attorno agli impianti esistenti, anche di nuova generazione), oltre alla incompatibilità della gestione lineare dei rifiuti, di cui l’inceneritore rappresenta la penultima tappa (l’ultima è lo sversamento in discarica delle scorie prodotte!) con le direttive europee, nazionali e anche regionali, ispirate all’economia circolare della riduzione dei rifiuti, della conversione industriale, del recupero e del riciclo. Con il mega-inceneritore da 600 000 t/a progettato per S. Palomba, si rischia di legare Roma per oltre 30 anni ad una gestione dei rifiuti obsoleta, superata dalle nuove tecnologie che consentono già ora di non ridurre il nostro pianeta in un immondezzaio. Bellissimo è stato l’invito di Paul Connetalla sobrietà degli stili di vita, a non lasciarci coinvolgere dal consumismo sfrenato, causa delle montagne di rifiuti che attualmente produciamo; a non credere alle pubblicità ingannevoli, che invitano a consumare per essere felici: la felicità non è nel consumare e nell’avere, ma nelle relazioni.
Daniela Boccacci
CdQ S. Palomba
A Pomezia la quinta edizione del festival e premio letterario al femminile
Le parole di Lavinia
Si è tenuta a Pomezia la V edizione del Festival e premio letterario al femminile “Le parole di Lavinia”.
Sono stati tre giorni di dibattiti, presentazioni di libri e premiazioni con momenti musicali e teatrali.
L’evento si è tenuto il 20 e 21 settembre presso l’Aula consiliare presente il sindaco Veronica Felici e il consigliere regionale Edy Palazzi e domenica 22 settembre presso la sala Lavinium dell’Hotel Enea, dove la delegata del sindaco, la consigliera comunale Maria Russo, ha premiato i vincitori.
Ma ecco in merito la dichiarazione del Sindaco:
“Ringrazio il Centro Studi Femininum Ingenium per lo splendido festival letterario che, assieme al Premio Letterario al femminile “Le Parole di Lavinia” regala alla nostra città tre giornate di cultura, poesia, arte, teatro…
Tanti appuntamenti, uno più emozionante dell’altro incentrati sulla figura della donna nella letteratura e nella storia.
Questo festival “racconta”, dunque, tante donne, e ci sono donne nel mondo che fanno la differenza e la fanno senza essere famose, senza clamore, nella costante e quotidiana azione concreta.
Sono onorata di aver consegnato – insieme al consigliere regionale Palazzi Edy durante la seconda giornata del Festival letterario - il Premio “Donne per il Mondo” all’Associazione Cuore d’Africa Onlus per l’opera meritevole che compie nei confronti di bambine e bambini a Machakos in Kenya. Cuore D’Africa Onlus è una realtà del territorio che si è sempre contraddistinta per l’impegno solidale”.
T.R.
“Favole di scienza” per bambini
La nostra concittadina Angela Daniela Coniglio, è l’autrice del libro per bambini e adulti “Favole di Scienza”.
“Sono una fisica, - ci racconta la dott.ssa Angela Daniela Coniglio - specialista in fisica medica ed esperta di radioprotezione di terzo grado. Una fisica con il camice al servizio della salute, perché da più di venti anni mi occupo di radioprotezione; la disciplina che ha lo scopo di tutelare pazienti, lavoratori e popolazione in generale dai rischi derivanti dalle esposizioni alle radiazioni di qualsiasi tipo. In particolare, il campo d’interesse riguarda le radiazioni impiegate nelle indagini TC, di medicina nucleare, nei trattamenti di radioterapia, fino alle radiazioni elettromagnetiche come quelle emesse dai telefoni cellulari e le radiazioni provenienti dal cosmo o dai materiali di costruzioni. Per questo motivo le Favole contengono molti riferimenti al mondo delle radiazioni, come la storia del Dottor X che altro non è che la storia della scoperta dei raggi X o la favola della signora Radio in cui racconto dell’invenzione della radio”.
È ormai raro trovare nelle librerie testi di scienza rivolti a bambini dai tre anni in su, per questo il progetto “Favole di Scienza” si presenta come una piccola ma grande opera.
Un libro molto ben curato e illustrato in cui la scienza diventa una favola, un dolce e introduttivo accompagnamento all’acquisizione dei concetti di base propri della fisica, che avviene attraverso la narrazione di favole per la buona notte molto brevi e semplici. Troppo spesso infatti, le discipline scientifiche vengono percepite dai bambini e dagli stessi adulti come ostiche e complicate. In realtà alcune logiche di apprendimento e ragionamento sono proprie di ciascun individuo e andrebbero sviluppate e favorite fin dai primi anni dell’infanzia. Rendere fiabe queste logiche, rappresenta un approccio nuovo che ha lo scopo di fissare nella memoria concetti che verranno ampliati e strutturati in un apprendimento futuro.
Per i bambini più grandi, ma anche per gli adulti, al termine di ogni fiaba è narrata la vera storia del racconto con lo scopo di arricchire la fiaba con nozioni più specifiche e stimolare un ulteriore approfondimento. Ai bambini non è richiesto pertanto alcun impegno nel dover apprendere concetti particolari ma è richiesto solo aprirsi e rilassarsi nel ricevere una storia. Saranno così testimoni delle avventure del signor Atomo, della Signora Scienza, della Signora Radio e del Dottor X, personaggi molto curiosi e improbabili alla ricerca della loro vera identità.
Alcune di queste fiabe possono essere ascoltate sul canale Spotify ad esse dedicato “Favole di Scienza” in un dolce sussurrare fra suoni e musiche, le favole sono raccontate in un’atmosfera di calore, di coccole, di sentimenti, per un affettuoso accompagnamento al sonno.
Un libro quindi per bambini curiosi, aperti, affamati e per tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono posti la domanda “ma le radiazioni fanno bene o fanno male?”. Un libro che racconta di storie di vite vissute, della mia storia, e mi auguro del futuro delle crescenti generazioni.
S.B.