La Regione denuncia la mancata coerenza e ritira il patrocinio al gay pride
Patrocinio, anzi no
Credo in modo viscerale nella democrazia e nei diritti delle persone, di tutte le persone a prescindere da ogni condizione personale; non credo nell’ammucchiata ideologica dei diritti in cui l’opportunismo politico vuole ficcare di tutto. Non posso credere nel diritto di chi, per soddisfare un proprio desiderio di paternità, acquista a caro prezzo, da una clinica americana, un pacchetto di servizi che includono anche l’affitto per nove mesi dell’utero di una donna povera, per farci germogliare un figlio che poi, a conto pagato, verrà tolto alla madre e portato via.
Considero un aberrato sociale chi ritenga questo come un diritto. A parità della libertà non esiste un diritto che per essere esercitato richieda che venga leso il diritto di un altro e quindi non credo nemmeno al diritto di una donna che, in assenza di violenza, partecipa all’atto di un concepimento e poi cambia idea e, per sfuggire alle proprie responsabilità, decide di interrompere il ciclo vitale di un essere e cioè uccide un essere che altrimenti sarebbe diventato un uomo o una donna.
Credo che L, G, B, T ecc abbiano il sacrosanto diritto di essere quello che decidono di essere solo quando questo non lede il diritto degli altri di fare lo stesso e credo che ognuno possa creare un proprio nucleo sociale nel modo che preferisce ma non credo che questo sia possa chiamare famiglia perché tradizionalmente la famiglia è un nucleo composto da un uomo e da una donna che vivono insieme con l’intento di riprodurre la specie.
Scimmiottare il nome famiglia è come chiamare hamburger il panino fatto con carne sintetica derivata da cellule staminali. Insomma i diritti esistenziali vanno sempre e comunque difesi ma quando con essi si vuole fare ideologia politica ed esclusivamente di un colore politico si commette l’errore di danneggiare la propria battaglia e di diventare millantatori smentiti da tanti LGBT che credono nei propri diritti ma non nella loro strumentalizzazione. Questo sembra accaduto nel ritiro del patrocinio della Regione Lazio al Gay Pride di Roma. Che cosa è un patrocinio? Di derivazione latina il patrocinio è la protezione che un patrono romano dava ad un proprio cliente; in senso amministrativo è il supporto ideale e qualche volta economico che un consesso governativo concede ad una manifestazione di cui condivide principi e finalità. Quindi, banalmente, nel caso specifico, il supporto che il governo regionale di centro destra è richiesto di dare ad una manifestazione segnatamente anti-governativa e di segno politico opposto. Ma nonostante questo il patrocinio era stato concesso ma poi è stato ritirato quando è emerso che la manifestazione avrebbe avuto una chiara connotazione in difesa dell’utero in affitto, sul quale il governo italiano ha assunto una chiara opposizione dichiarandolo reato anche se commesso all’estero.
Non so quanto battaglie di questo genere convengano e addirittura se siano pertinenti ai diritti dei LGBT, perché non esiste il diritto alla paternità acquistata; appare evidente, però, che esse posso diventare strumento divisivo nei confronti di quelle istituzioni dalle quale si pretende poi un patrocinio e si fa gazzarra se non viene concesso. Ma chi è il fazioso presidente di Regione che ha ritirato il patrocinio? è Francesco Rocca, storico presidente della Croce Rossa Italiana e difensore dei diritti individuali che ha fondato a Roma il primo centro nazionale LCBT per accogliere i giovani cacciati da casa per le loro scelte esistenziali; tacciare Rocca di discriminazione è una bestemmia. Tanto è vero che il Presidente ha tentato di rivedere la decisione ed ha invitato Mario Colamarino, responsabile della manifestazione, ad ammettere il tentativo di strumentalizzazione dell’evento per divulgare una pratica illegale e. comunque, condannata anche da larghe frange della sinistra. Mario Colamarino ha preferito. Però, cavalcare la pubblicità che il mancato patrocinio ha generato piuttosto che trovare un accordo per ottenerlo. Il Gay Pride è stato, come al solito, un successo di partecipazione ed ha visto la presenza dei leader della metà di sinistra de gotha politico italiano dimenticando che sono centinaia di migliaia i componenti della comunità LGBT che hanno votato per i partiti di governo e che numerosi sono i parlamentari di destra che ne fanno di fatto parte. Sono convinto che fenomeni così significativi della nostra società dovrebbero essere governati con l’intento di risolverne le problematiche in modo condiviso, senza forzature ideologiche, con la finalità di giungere dove la diversità viene vissuta nel degrado sociale formando una miscela esplosiva che spesso causa drammi senza ritorno.
Sergio Franchi
Controlli ai ristoranti, alle attività commerciali e contrasto alle sostanze stupefacenti
Carabinieri in azione sul litorale
I Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito un servizio di controllo con il supporto dei Carabinieri delle Compagnie del Gruppo Frascati, del Nucleo cinofili di Roma, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Elicotteristi di Pratica di Mare. Sono state inoltre controllate 2 attività commerciali, ove sono state riscontrate diverse mancanze: in un ristorante sono state elevate sanzioni amministrative per circa 5600 € per mancata applicazione delle procedure previste in materia di HACCP, per l’attivazione di un deposito senza la prevista comunicazione alle autorità competenti e per aver impiegato dipendenti forniti da soggetti privi delle specifiche autorizzazioni del ministero del lavoro e delle politiche sociali; in una pescheria ristorante sono state elevate sanzioni amministrative per circa 2000 € per mancata applicazione delle procedure previste in materia di HACCP e di tracciabilità degli alimenti. Contestualmente i Carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere: una nei confronti di un 43enne italiano, in sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, più volte violata dallo stesso. L’ultimo episodio risale al 30.05.2023, quando fu arrestato anche per resistenza, dato che nell’occasione i militari furono costretti a utilizzare il taser; una nei confronti di un 50enne italiano, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per una rapina commessa in una parrocchia nel mese di novembre 2022. L’ordinanza scaturisce da reiterate evasioni contestate dagli operanti e comunicate all’A.G. competente; una nei confronti di un 46enne italiano, anche in questo caso in sostituzione della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, più volte violata dallo stesso.
L’ultimo episodio risale al 17 maggio, quando fu denunciato dall’ex convivente per aver violato il suo domicilio e aver provocato l’ennesima lite. Inoltre i militari notificavano un ordine di esecuzione pena nei confronti di un 51enne italiano, che dovrà scontare la pena di 5 anni e 4 mesi per il reato di detenzione ai fini di spaccio commesso ad Anzio il 21 aprile 2022, quando fu arrestato dall’Aliquota Radiomobile poiché trasportava con il suo veicolo 20 chili di sostanza stupefacente, divisa tra cocaina, marijuana e hashish. Tutti i soggetti sopra indicati sono stati tradotti alla casa circondariale di Velletri. Inoltre, i militari dell’Aliquota Operativa, dopo un mirato servizio di osservazione e controllo nella piazzetta del quartiere Zodiaco, arrestavano un italiano 57enne, gravemente indiziato del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo stesso veniva notato cedere un involucro a un altro soggetto rimasto ignoto e, a seguito di perquisizione personale e domiciliare eseguita anche con l’ausilio dell’unità cinofila, veniva trovato in possesso di 17 dosi di crack e di 115 € in banconote di vario taglio, sequestrate poiché considerate provento di attività illecita. L’arrestato, al termine delle formalità, è stato tradotto presso il proprio domicilio in attesa del giudizio direttissimo disposto dall’A.G.
Durante il servizio sono stati eseguiti numerosi posti di controlli nei punti nevralgici della città (Anzio Colonia, Via Fanciulla D’Anzio e le due arterie Nettunense e Ardeatina), ove sono stati controllati più di 100 veicoli e oltre 200 soggetti, senza rilevare particolari infrazioni del codice della strada. Tutte le attività sono state condotte anche con il supporto del personale del Nucleo Carabinieri Elicotteristi di Pratica di Mare, che nella serata hanno sorvolato i cieli del territorio di Anzio e Nettuno.
S.Me.