Anzio non attua provvedimenti in difesa della fauna
Sportello difesa animali
L’evoluzione sociale e democratica del nostro Paese ha portato ad un approccio etico nuovo nei confronti degli animali in genere ed in particolare di quelli domestici, il cui ruolo di ausilio ai loro “padroni” è stato ancora una volta esaltato durante la pandemia. All’evoluzione sul piano legale non sempre corrisponde un’uniformità degli interventi sul territorio e questo perché molti comuni non ritengono che la difesa degli animali e dei loro diritti costituisca un obiettivo su cui impegnare tempo e risorse. Eppure, se le cose non sono cambiate di recente, il Comune di Anzio destina circa 250.000 Euro l’anno per ricoverare i cani randagi presso una struttura posta a 35 km dalla Città.
Il Consiglio Comunale aveva votato la necessità di un Canile Municipale, la Commissione Ambiente era pronta a dettagliare l’esigenza, il Sindaco aveva sempre manifestato il proprio assenso. Insomma bisognava trovare un terreno adatto e poi? Poi il commissariamento ha messo tutto a tacere e non se ne sa piu niente. Nel dibattito in corso si era più volte introdotta la necessità di un punto di assistenza in ambito comunale per dare risposte all’esigenza di tanti cittadini residenti o turisti su problemi che riguardano gli animali nella loro piu ampia accezione.
Quante volte ci siamo trovati di fronte ad un animale ferito, a qualcuno che maltratta un cane o ad un animale selvatico e non sappiamo a chi rivolgerci. Il punto di assistenza comunale, che il molti comuni viene chiamato sportello di assistenza o con altri nomi che definiscono un luogo in cui l’amministrazione si rende disponibile alla tutela dei diritti sacrosanti degli animali. Anche di questo non c’è stata piu occasione di parlare.
Come avviene in una comunità matura, i cittadini impegnati nel sociale cercano di dare una mano. Mi riferisco a quei cittadini che sono impegnati nel sociale a prescindere da che colore sia la giunta comunale, a quei cittadini che non prendono iniziative per fare un dispetto ad un avversario politico o, peggio, un piacere al compagno di partito.
nsomma cittadini che credono in un proprio ruolo sociale nel contesto del territorio in cui vivono. Come sta avvenendo da parte del Comitato per la Difesa del Territorio che sta dando vita ad un progetto di compostaggio domestico, ed il gruppo Comms di Uniti Per l’Ambiente che sta dando vita al controllo selettivo dell’inquinamento elettromagnetico, è stato costituito lo SDA, Sportello per la Difesa degli Animali. Lo Sportello per la Difesa degli Animali (SDA) è un’iniziativa di Uniti Per l’Ambiente Settore Animali che opera in coordinamento con L’Associazione delle Guardie Zoofile e Ambientali Armellino 92. Lo SDA non può sostituirsi alla funzione istituzionale perché non ne detiene l’autorità, non ne possiede ne la disponibilità economica e nemmeno le competenze tecniche.
Lo SDA è pertanto uno strumento di ausilio ai cittadini che si trovino a confrontarsi con un problema relativo ad animali casalinghi o selvatici. L’iniziativa vuole essere un’offerta di sinergia nei confronti di coloro che si trovano a confronto con un problema relativo agli animali e non sanno come comportarsi. Le risposte fornite avranno tutte il valore del suggerimento e non potranno, per quanto detto in precedenza, costituire un’istruzione da seguire. A scanso di equivoci meglio chiarire che le persone che manderanno avanti questa iniziativa lo fanno per spirito di servizio per cui nessun costo è previsto per chi contatta SDA e nessuno tipo di vantaggio può esserci per chiunque vi operi. Come funziona?
Ci si può rivolgere allo SDA attraverso due modalità:
Messaggio indirizzato a sportello.difesa.animali@gmail.com
Contatto telefonico an N. 388 2499604
Il contatto telefonico è attivo dalle ore 09,00 alle ore 20,00.
E’ consigliabile utilizzare il contatto telefonico per problemi che richiedono una parere immediato mentre è preferibile che richieste di consigli su problematiche varie siano indirizzate via posta elettronica. Gli operatori di SDA cercheranno di suggerire ai richiedenti risposte adeguate ai loro problemi e cercheranno di attivarsi nell’ambito delle loro capacità, ove non avranno un parere immediato si riserveranno di farlo successivamente.
Questo ulteriore servizio di Uniti Per l’Ambiente in collaborazione con l’unica genuina associazione animalista locale, L’Associazione delle Guardie Zoofile e Ambientali Armellino 92, vuole essere un esempio di servizio sociale fornito ai cittadini senza nessun intento politico o economico ma vuole anche essere un invito alle persone sensibili di aderire alle loro attività dedicando anche un piccola parte del proprio tempo alle tante iniziative in favore dell’ambiente nella sua complessità. Per farlo si può contattare lo stesso indirizzo di posta utilizzato per lo SDA.
Sergio Franchi
Cerimonia conclusiva dell’niziativa del Rotary Club Costa Neroniana
Progetto “Sbulloniamoci”
Il 5 giugno alla Scuola Media “Acqua Del Turco” di Anzio si è svolta la cerimonia che ha concluso il progetto “Sbulloniamoci” ideato dal Rotary Club Costa Neroniana.
Il progetto, iniziato il 16 gennaio, è nato per sensibilizzare e responsabilizzare gli studenti sul tema del bullismo e del cyberbullismo e l’attività educativa ed è proseguita anche in linea con lezioni di educazione civica nelle classi proponendo letture, attività e riflessioni su episodi vissuti e fatti di cronaca.
La prevenzione è utile ai fini della realizzazione del senso di sicurezza sia nelle aule scolastiche che on line, favorisce l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica e garantisce un uso consapevole e corretto della rete attraverso la costruzione di strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro. Le nuove tecnologie sono in grado di offrire a chi ne fa uso, grandi opportunità, specialmente nel campo comunicativo/relazionale ma, nello stesso tempo, espongono i giovani utenti a nuovi rischi, quale il loro uso distorto o improprio, per colpire intenzionalmente persone indifese e arrecare danno alla loro reputazione. Di fronte alla necessità di contrastare e gestire efficacemente atti di bullismo che possono sfociare anche in tragedia, è necessario agire in modo efficace per scongiurare i pericoli di danni fisici e psichici irreparabili. Partendo dal presupposto che la matrice fondamentale e sostanziale del bullismo e del cyberbullismo sia di tipo relazionale, ossia un soggetto si avvale del proprio potere per infliggere un danno ad un soggetto più debole, non in condizione di difendersi, allo scopo di affermare il proprio dominio, si comprende come per il successo del progetto a livello metodologico si siano privilegiate strategie capaci di formare gli alunni al rispetto, alla democrazia e alla legalità. Il programma si è avvalso della partecipazione di esperti del settore come la professoressa Grazia Maddaloni, rotariana ed esperta di tecniche educative, gli avvocati Antonio Francesco Certomà e Francesco Desideri, la psicologa dottoressa Margherita Silvestri, il criminologo dottor Marco Romano e la dottoressa Angela Spada, Primo Commissario della Polizia di Stato della Questura di Anzio
Il progetto del Rotary Club Costa Neroniana ha ottenuto anche il patrocinio della Polizia di Stato che rappresenta una forma di adesione ed una manifestazione di apprezzamento da parte della Polizia di Stato per iniziative di alto rilievo sociale e culturale e al Club è stato concesso anche l’utilizzo del logo araldico.
Il Presidente del Club, Gilberto Zampighi, ha dichiarato che affrontare questo argomento nelle scuole poteva essere d’aiuto per gli studenti in quanto la prevenzione è sempre la politica più efficace e che, in questo caso, prevenzione significa diffusione della cultura del rispetto della persona e delle diversità. La consegna dei diplomi agli studenti che hanno partecipato al progetto rotariano è stata rinviata in seguito al lutto che ha colpito gli alunni ed i colleghi della professoressa Anna Maria Corso, dirigente scolastica, scomparsa prematuramente il 15 maggio. La professoressa Corso si è sempre distinta nel suo lavoro per la sua carica di umanità e per la sua efficienza per oltre vent’anni. Il suo motto era: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”; era una persona determinata, lungimirante e dedita alla comunità, un punto di riferimento fondamentale per i suoi studenti e per tutto il personale della sua scuola a cui aveva dedicato la sua vita.
Rotary Club Costa Neroniana
Trasporti difficili
Che una comunità si interroghi dopo fatti di cronaca gravissimi come una violenza sessuale, è normale. Quello che non è normale è aspettare di finire sui giornali per porre rimedio a situazioni insostenibili, presenti sotto gli occhi di tutti, e che si trascinano di anno in anno rendendo i cittadini e le cittadine quasi assuefatti al degrado e al disagio.
L’attraversamento delle stradine sterrate che dalla Nettunense portano ai Licei è stata posta dall’opposizione, anche in più di una occasione, ma inascoltata dalla maggioranza. Una maggioranza che a grande voce ha sempre parlato della “Cittadella dello studio e dello sport” riferendosi al complesso dei licei che insistono nel quartiere Anzio 2. In pochi km sono concentrati il Chris Cappel, l’Innocenzo XII in due sedi, l’Apicio-Colonna Gatti, e poco distante il Picasso e il Nautico (la cui storia è egualmente raccapricciante) Unitamente alle sedi scolastiche c’è un intero quartiere, un mondo di persone e servizi funzionali e utili a tutta la città oltre che agli abitanti stessi.
Detto questo ci si domanda:
Come è possibile che il servizio trasporti regionale...che quindi porta studenti dalle vicine città non serva direttamente il corposo complesso scolastico, ma per lo più preveda fermate su una strada sprovvista di marciapiede?
Come è possibile che chi ha gestito e voluto il polo liceale e sportivo non si sia impegnato a garantire il trasporto pubblico in maniera agevole e in sicurezza?
Come è possibile tagliare un intero quartiere fuori dal trasporto territoriale e locale? Costringendo i cittadini e le cittadine ad attraversare sentieri sterrati e bui per non rischiare la vita a bordo strada?
Se l’appello nell’ultima consiliatura è rimasto inascoltato, Sinistra Italiana ha provato a proporre ai Commissari prefettizi un progetto che prevede una variazione delle corse Nettuno-Anagnina da sottoporre alla Regione Lazio e alla Cotral: una deviazione che consentirebbe di saltare la fermata su Nettunense e collegare il Polo liceale di Anzio in maniera sicura, organica e con poca differenza di orario.
Contestualmente l’intero quartiere ne gioverebbe in sicurezza e comodità.
Come sosteniamo da sempre, Anzio ha bisogno di essere concepita come una città. Unita. Collegata. Sicura. E non come quartieri/ghetti isolati e abbandonati ai loro problemi e sotto l’ala protettiva di questo o quel personaggetto politico o malavitoso.
Mariateresa Russo
Stefania Salvucci
Sinistra Italiana Anzio