• Il settore della pesca ad Anzio è in crisi per effetto del sovrasfruttamento delle risorse ittiche, dell’inquinamento da plastica e dell’impatto del cambiamento climatico sugli ecosistemi marini. Le normative europee, spesso percepite come inadeguate al contesto locale, e pratiche non sempre stanno compromettendo gli stock ittici e la loro gestione coordinata, e mettendo a rischio la sopravvivenza economica del settore.
• L’inquinamento marino lungo la costa di Anzio e Nettuno è alimentato da molteplici fonti – scarichi agricoli e urbani, plastiche da attività portuali e nautiche, reti da pesca abbandonate – e compromette non solo l’ecosistema, ma anche la salute e la sostenibilità della pesca. La necessità di sistemi adeguati per la gestione dei rifiuti marini risulta fondamentale.
Il porto di Anzio è al centro di una crisi strutturale dovuta all’insabbiamento cronico, ad un precedente lungo periodo di governance incerta. La risoluzione delle emergenze è cruciale ma anche una pianificazione sostenibile, trasparente e pubblica che affronti alla radice le criticità ambientali, politiche e operative che ne minano la funzionalità e la sicurezza.
• La governance ambientale deve affrontare problematiche strutturali nella gestione dei rifiuti, delle reti fognarie e delle concessioni balneari, aggravate da overtourism, urbanizzazione incontrollata e passata fragilità istituzionale, che evidenziano l’urgenza di un approccio integrato, partecipativo e tecnicamente qualificato alla pianificazione e gestione ambientale.
• Dalle interviste emerge l’esigenza di rafforzare il ruolo della scienza, dell’educazione ambientale e della comunicazione scientifica per promuovere un cambiamento culturale e civico profondo ad Anzio, favorendo la partecipazione attiva della cittadinanza, in particolare dei giovani, e orientando la valorizzazione del territorio verso modelli di turismo sostenibile e consapevole basati sul patrimonio naturale, storico e culturale locale.
Inoltre sono stati condotti campionamenti e analisi biologiche e chimiche in mare. Le analisi chimiche su concentrazioni di nutrienti (nitrati e fosfati) per il fiume Loricina hanno indicato una scarsa qualità dell’acqua e una immissione da attività antropiche derivanti dall’uso del suolo lungo il corso del fiume, prevalentemente agricolo. Il fiume Fosso dello Schiavo ha mostrato un miglioramento nella qualità chimica, con diminuzione di entrambe le concentrazioni dei nutrienti. L’analisi elementare non ha evidenziato particolari criticità, sebbene per entrambi i fiumi siano aumentate le concentrazioni degli elementi già presenti e ne siano stati rilevati di nuovi (piombo, cadmio, nichel).
Le analisi biologiche sono state condotte presso il punto di immissione a mare dei depuratori Lido Dei Gigli e di Colle Cocchino. Per il sito Lido dei Gigli i risultati hanno evidenziato un notevole aumento dei valori di escherichia coli ed enterococchi intestinali; per il sito di Colle Cocchino la concentrazione di escherichia coli è raddoppiata da aprile a giugno mentre quella di enterococchi è prossima al superamento del limite di legge.
Questi andamenti potrebbero essere indice sia della presenza di una fonte di inquinamento, sia legata all’inizio della stagione balneare e del turismo, la quali si riflette in un maggiore stress degli impianti di depurazione e difficoltà nella gestione delle acque reflue.
La mappa di CO>SEA disponibile online
Nel corso del progetto, è stata realizzata una mappatura partecipativa del territorio costiero di Anzio. I dati raccolti sono stati rappresentati attraverso la creazione di una mappa interattiva su Google Maps , integrandoli con altre fonti di dati riguardanti la qualità dell’acqua del mare e le principali criticità socio-ambientali dell’area, tra cui il rischio di crollo della falesia, l’inquinamento e le carenze infrastrutturali. I cittadini hanno raccontato cosa vedono, dove vedono il degrado, dove ricordano il mare com’era costruendo una mappa condivisa dei problemi ma anche delle potenzialità.
Risultati e visione futura
Il report non è solo un documento tecnico. È una chiamata all’azione. Ha mostrato quanto sia urgente e possibile un cambio di paradigma dalla governance verticale a una co-progettazione inclusiva; dalla gestione del mare come risorsa economica a una cura condivisa come bene comune; da una sostenibilità astratta a un0idea di giustizia socio-ecologica, che tenga conto di disuguaglianze, relazioni e valori legati al mare.
Il metodo CO>SEA è già oggi replicabile in altri contesti costieri. La speranza è che possa contribuire a costruire nuove alleanze tra scienza, comunità e ambiente, per restituire al mare la centralità che merita: non solo come spazio da proteggere, ma come luogo in cui immaginare un futuro comune più consapevole e sostenibile.
Per ulteriori informazioni:
Il report completo è disponibile su Zenodo al link: https://zenodo.org/records/16313580
La mappa digitale è disponibile su CoSeaLab mappa
Ulteriori informazioni:
https://crowdusg.net/2025/07/31/report-and-map-of-cosealab-research-now-unveiling-the-data-an d-results/
Luca Bertocci
(foto G.Lupinacci/Raw-News)
Regolamento palestre scolastiche
Un regolamento che “favorisce la promozione dello sport e delle attività motorie rivolte all’intera comunità cittadina e può rappresentare un passo importante verso una gestione trasparente, partecipata e responsabile delle palestre scolastiche”. Sono le parole dell’assessore alla pubblica istruzione, Alessandra Ciotti, dopo l’approvazione in Consiglio comunale del “Regolamento per la concessione in uso delle palestre scolastiche comunali in orario extra-scolastico”. L’ultimo atto in tal senso risale al 1999, da allora sono cambiate numerose norme – per gli enti pubblici ma anche per le società sportive - e lo strumento non era mai stato adeguato. Tanto per fare un esempio, le tariffe erano ancora espresse in lire…
“Questo regolamento nasce dall’esigenza di disciplinare con chiarezza l’utilizzo di strutture, conciliando le esigenze del mondo scolastico con quelle delle associazioni sportive locali, nel rispetto delle normative vigenti e della sicurezza”.
Quali sono gli obiettivi? “Valorizzare le palestre scolastiche come bene comune a servizio della comunità; promuovere lo sport per tutte le fasce d’età; assicurare trasparenza nei criteri di assegnazione; garantire ordine, sicurezza, pulizia e responsabilità nell’utilizzo”.
Nei 15 articoli del regolamento si afferma, tra l’altro, che il Comune di Anzio può rilasciare concessioni per l’utilizzo delle palestre annesse agli edifici scolastici, previo assenso dei Consigli di Istituto, esclusivamente per lo svolgimento di attività sportive o ricreative compatibili con la destinazione d’uso degli spazi in orario extrascolastico. L’utilizzo deve avvenire nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, igiene e tutela del patrimonio pubblico. Le concessioni sono rilasciate esclusivamente ad Associazioni Sportive Dilettantistiche (Asd) regolarmente iscritte, dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 23. L’utilizzo nei giorni di sabato e domenica è possibile esclusivamente su richiesta specifica e previa autorizzazione da parte del Comune di Anzio. L’uso può essere concesso per: Allenamenti sportivi; Campionati ed attività federali, di lega e tornei amatoriali; Manifestazioni sportive occasionali; Attività di avviamento, educazione e promozione sportiva. Le tariffe per l’utilizzo saranno stabilite con successiva delibera di giunta, il canone sarà proporzionato al numero di ore richieste e servirà a coprire i costi vivi sostenuti dal Comune (utenze, manutenzione). Custodia, vigilanza e pulizia rimangono a totale carico della Associazione/Società concessionaria. L’assegnazione avverrà sulla base di una graduatoria, previa partecipazione a un avviso pubblico. Ogni Associazione/Società può presentare richiesta per non più di tre palestre, specificando l’ordine di preferenza. Per ciascuna palestra richiesta dovranno essere indicate le fasce orarie desiderate, fino a un massimo complessivo di 18 ore settimanali. A ciascuna Associazione/Società potrà essere assegnata una sola palestra, salvo disponibilità residua in altre palestre di orari non richiesti da altre associazioni. Qualora le richieste pervenute risultino superiori agli spazi e agli orari disponibili, si provvederà alla redazione di graduatorie distinte per ciascuna palestra, con attribuzione di punteggi fino a un massimo di 90 punti che saranno assegnati secondo criteri relativi al curriculum dell’associazione, alle attività e progetti realizzati.
“È stato introdotto un sistema di punteggio che privilegia la storicità delle associazioni, l’adesione a valori come inclusione, parità di genere, promozione sportiva per minori, disabili e anziani, numero di tesserati, qualità dei tecnici – aggiunge l’assessore Ciotti – con questo regolamento introduciamo maggiore chiarezza nei criteri di assegnazione, nella documentazione da presentare e nelle responsabilità in caso di danni o inadempienze, al tempo stesso valorizziamo il ruolo della scuola garantendo il rispetto dell’attività didattica come priorità assoluta” .
Comune di Anzio
Bonifica capannoni
Sono iniziate il 5 agosto le operazioni di bonifica nei capannoni di via Goldoni, a Lavinio Stazione. Le attività si sono svolte con l’ausilio di Carabinieri e Polizia locale che hanno vigilato sull’eventuale presenza di occupanti abusivi all’interno degli stabili.
Una vicenda che si trascinava da anni, con diversi solleciti a intervenire da parte della cittadinanza e richieste presentate anche in Consiglio comunale.
“Dopo mesi di interlocuzione con l’autorità giudiziaria, considerato che lo stabile era oggetto di procedura concorsuale – dice l’assessore alla sicurezza, Catello Somma - e poi con la nuova proprietà, sono partite le operazioni. Si tratta di un ulteriore passo per garantire la vivibilità del territorio, attraverso interventi che durano nel tempo e non soltanto di facciata. Ora vigileremo sui lavori relativi alla bonifica e messa in sicurezza dell’area”.
Comune di Anzio