Le dichiarazioni dell’ex Sindaco di Anzio trovano solo le risposte dell’assessore Luca Brignone
Il j’accuse di De Angelis
Un vero e proprio “j’accuse” dell’ex sindaco di Anzio De Angelis che, prendendo a pretesto il contratto con la ditta AET, che gestisce la raccolta dei rifiuti, punta nettamente il dito verso il sindaco in carica e critica duramente il suo operato e quello della sua giunta. Anche se le dichiarazioni di De Angelis che, ricordiamolo, non ha sinora subito nessuna condanna a seguito della sua rimozione “d’ufficio”, per reati commessi durante la sua funzione, sono state date alla stampa in pieno ferragosto, hanno ricevuto una replica immediata e puntuale dall’Assessore all’Ambiente Luca Brignone. Riportiamo di seguito uno stralcio dei due interventi sottolineando che le dichiarazioni dell’ex sindaco andavano oltre il contratto con la ditta AET e quindi sarebbe stato più opportuno l’intervento del Sindaco in carica a raccogliere il guanto di sfida che serve ad aprire quel confronto che molti si aspettano da tempo. Un dibattito sui fatti dell’amministrazione. L’assessore Brignone ha rintuzzato le affermazioni fornendo i chiarimenti che gli competono per l’ufficio che ricopre.
Il sindaco De Angelis dichiara: “Giustificare l’approvazione di una transazione a dir poco imbarazzante, di ben 2 milioni e 650mila euro, che non ha precedenti nella storia della nostra città, tra l’altro addossando la responsabilità a chi c’era prima e “sconfessando” di fatto anche l’operato della Commissione prefettizia, rappresenta una linea politica sconcertante. Un provvedimento adottato di gran fretta in questi giorni di agosto, senza neanche il primo pronunciamento di un tribunale, per ristorare la società partecipata dal comune per gestire il servizio di igiene urbana sul territorio. Si verseranno 2 milioni e 650mila euro alla società partecipata mentre il territorio è da diversi mesi in un grave stato di degrado, con la raccolta del verde allo sbando, con la manutenzione ordinaria in affanno e con il mistero della parziale chiusura dei due centri Usa & Getta. Ai tre sindaci della nostra città – un sindaco, un vicesindaco pluridelegato e un sindaco ombra che detta a tutti la linea politica – vorrei ricordare che il capitolato del quale sparlano in maggioranza è stato realizzato e migliorato in collaborazione con l’Università La Sapienza e che altre fantasiose ricostruzioni del passato, narrate per giustificare gli attuali fallimenti, sono il frutto della fantasia di chi detta quotidianamente la linea alla maggioranza”.
La replica dell’Assessore Brignone: “Le cifre: dei 2,65 milioni oltre 2 milioni sono indiscutibilmente e pacificamente dovuti ad AET, basta leggere gli atti! La cifra che di fatto si riconosce per l’accordo è di circa 600 mila euro, pari al 34% della cifra effettivamente contesa totale, ovvero 1,85 milioni, alla quale vanno aggiunti gli interessi moratori e le spese di lite in caso di soccombenza che insieme ammonterebbero ad altri 550 mila euro. Questi soldi inoltre erano tutti accantonati e non spendibili per altro! Non solo è scorretto dire che potevano essere utilizzati per altro, ma è vero praticamente il contrario: solo grazie a questa operazione è possibile svincolare queste somme da utilizzare in servizi per i cittadini”.
L’ex Sindaco di Anzio continua: “Il verde pubblico – da Lido dei Pini al centro cittadino – versa in condizioni drammatiche, così come abbandonati al loro triste destino sono i parchi e i siti storici più importanti della nostra città. Del recupero del Paradiso sul Mare, che avevamo fatto finanziare dal ministero delle infrastrutture, è stata persa ogni traccia.Fortunatamente sta per terminare la peggiore stagione turistica di sempre, priva di progettualità e colma di disservizi, che assume connotati avvilenti se paragonata alle precedenti programmazioni culturali e artistiche di AnzioEstateBlu. Già qualche mese fa vi avevo consigliato di guardare avanti, di pensare ai cittadini, alle categorie produttive e alle persone più fragili della nostra città, evitando di strumentalizzare accadimenti passati che hanno interrotto un positivo mandato di opere pubbliche realizzate, di servizi attivati, di programmazione turistica efficace e soprattutto di bilanci virtuosi, che oggi vi consentono di spendere, di elargire gettoni di presenza a raffica e di assumere capo staff e dirigenti come se non ci fosse un domani. Se poi in questi mesi, all’interno dei cassetti comunali, avete recuperato atti amministrativi poco chiari – ma ne dubito – sono pronto ad un confronto pubblico su ogni provvedimento della mia amministrazione e su qualsiasi altra cosa che strumentalmente dichiarate ogni giorno per giustificare la vostra inconcludente permanenza a Villa Sarsina, che prima o poi andrà chiarita.Sono certo oggi, ancora più di ieri, degli atti che abbiamo adottato e del nostro positivo operato, riconosciuto pubblicamente dalla Commissione subito dopo l’insediamento e da Sua eccellenza il Prefetto, Antonella Scolamiero, nel corso di un nostro incontro a Villa Sarsina. La Struttura comunale, che state mortificando con incarichi che hanno praticamente azzerato le risorse per la gestione del personale interno e dei funzionari con posizione organizzativa, dispone oggi di ben 7 dirigenti, di un fedele segretario generale, di un direttore del porto che al porto si vede poco e di un capo staff con stipendio dirigenziale, che tutti i giorni narra le gesta di questa variopinta maggioranza di governo, allargata in giunta e in consiglio a qualche amico dell’opposizione di centrodestra”.
L’Assessore Brignone continua a precisare con efficacia fatti e circostanze che riguardano gli aspetti ambientali, ma non può certamente toccare gli aspetti e le critiche rivolte al sindaco al “vice sindaco” ed al “sindaco ombra” che dovranno provvedere in proprio visto che l’ex sindaco promette episodi successivi a questo suo primo intervento.
“L’operato della Commissione Straordinaria non è stato affatto ‘sconfessato’. Tutta la questione è stata seguita insieme agli avvocati incaricati direttamente nel periodo commissariale. Nell’accordo le parti non riconoscono la fondatezza delle altrui ragioni, ma condividono la necessità di sbloccare una situazione dannosa per tutti, cittadini in primis. Grazie a questo accordo è stato possibile adeguare il Contratto allo schema ARERA, redatto secondo le indicazioni e con il supporto dell’avvocato nominato dalla Commissione, e che apre la strada al nuovo progetto tecnico che si sta elaborando insieme ai progettisti incaricati sempre dalla Commissione straordinaria. Altre 2 brevi precisazioni ritengo di doverle fare rispetto a quanto scritto dall’ex Sindaco: sui centri di raccolta non c’è nessun mistero, ci sono dei difetti progettuali e la totale assenza di manutenzione negli anni passati. Il risultato è che non rispettano i requisiti stabiliti dalla legge, in particolar modo in tema di trattamento delle acque di percolato che per legge sono considerabili acque industriali e come tali vanno trattate. Stiamo provvedendo e finalmente nei prossimi giorni riaprirà il centro a via Goldoni. Mi lascia non poca amarezza, infine, l’affermazione su aree verdi e giardini: non una sola parola sui ripetuti attacchi che stiamo subendo agli impianti di irrigazione pubblici e che abbiamo denunciato, alle forze dell’ordine e pubblicamente. Ogni giorno continuiamo a rilevare manomissioni e danneggiamenti di natura oggettivamente dolosa e sistematica a cui dobbiamo correre dietro”.
I cittadini, quelli che nella diatriba finanziaria ci hanno capito ben poco, continuano a vivere con i rifiuti nelle strade, il degrado dei marciapiedi e la carenza dei servizi previsti nel contratto. Ma non finisce qui: si inserisce il consigliere di opposizione Rodolfo Turano, contesta la modalità con cui è stata gestita l’intera faccenda e annuncia che chiederà alla Corte dei Conti di verificare le modalità di questa transazione.
Sergio Franchi