Una storia tutta italiana intensa di violenza di amore e morte
Roberto Saviano
Roberto Saviano, “L’amore mio non muore”, Einaudi, Torino 2025, pp. 344.
Roberto Saviano in queste 344 pagine ci racconta una storia tutta italiana di quasi cinquanta anni fa. Una storia intensa e tragica, di violenza, di amore e morte. La storia di Rossella Casini, che nel 1977 ha poco più di venti anni, ha intorno a sé una famiglia protettiva, affettuosa e molto amorevole, con un padre e una madre affettuosi e premurosi che non le fanno mancare niente, oltre al fratellastro Lionello figlio di un primo matrimonio della madre, rimasta poi vedova giovanissima. Fiorentina frequenta la facoltà di Pedagogia dell’ateneo nel capoluogo toscano. Sono ‘anni caldi’, negli anni settanta, e in particolare, nel 1977, le piazze sono piene di giovani agguerriti, contestatori e ribelli, una ondata dopo il sessantotto, ma più violenta, aggressiva, intransigente e, forse, confusa, rispetto a quella di nove anni prima; scendono in campo le pistole (le P38) e il terrorismo inizia a prendere piede insieme a quella che sarà la devastazione e l’annientamento di una e più metà generazioni: l’eroina.
Rossella tuttavia è una ragazza tranquilla, studia, si interessa un po’ come tutti di politica e a quelle che sono le contraddizioni della società; a sconvolgere questo armonico assetto esistenziale è un ragazzo calabrese, studente fuori sede a Firenze. Si chiama Francesco ed è legato da stretta parentela a una fra le più potenti ‘ndrine della zona di Gioia Tauro. I due si innamorano di un amore assoluto e totale e durante una vacanza a Palmi la ragazza assiste allo scoppio di una faida; Rossella con la sua fresca e ingenua spontaneità ha difficoltà a comprendere fino in fondo e nel suo slancio di ragazza innamorata e credendo che l’amore possa tutto interferisce in questa situazione di violenza e di morte, vuole farla smettere, va a parlare con i capi… Ma come può il generoso trasporto di una giovanissima ragazza ‘estranea’ (‘la straniera’), spuntarla e averla in qualche modo vinta in quel sistema chiuso, arcaico, familistico e patriarcale come quello nel quale si trova impantanata (Un regime patriarcale nel quale spesso le donne hanno ruoli e funzioni di comando e di gestione di ‘affari’ e famiglie e clan, pur rimanendo all’interno di schemi, codici e comportamenti di tipo patriarcale)…Rossella scompare i primi mesi del 1981. Una sparizione misteriosa, il suo corpo non verrà mai trovato, nessuna sa che fine abbia fatto e nessuno può dare anche la minima indicazione sulla sua fine, sulle ultime sue ore. Non esistono tracce e nel tempo anche il suo ricordo si farà indistinto e flebile, tranne -ovviamente- che nei genitori distrutti che non sapranno mai niente sulla fine di Rossella per il resto delle loro vite.
Francesco rimane gravemente ferito in un’imboscata (“morto e rinato”), invece “Rossella Casini, nata a Firenze il 29 maggio 1956,… illusa per qualche tempo, che la guerra si potesse osservarla dal finestrino”(p. 273) muore uccisa pochi giorni dopo. Rossella è stata considerata dallo Stato una vittima della mafia.
Saviano ricostruisce la sua storia partendo da una fotografia unica cosa rimasta, unica testimonianza, nel tempo, della sua esistenza in vita. La foto del suo libretto universitario scovata da Saviano negli archivi di quella che allora era la facoltà di Pedagogia (ora scienze dell’educazione e della formazione) dell’Università di Firenze. La stessa foto che è sulla copertina del libro che racconta questa storia struggente e tragica che, come ogni narrazione tragica, non può non destare -come diceva Aristotele- Pietà, Orrore e Smarrimento; scritta -come dice Saviano stesso nella quarta di copertina- per raccontare “la storia d’amore più drammatica e potente in cui mi sia mai imbattuto, l’ingenuità, lo slancio, il coraggio, l’amicizia, la fiducia, nell’umanità, l’ottimismo dei venti anni”.
Giuseppe Chitarrini
Controlli dei Carabinieri
Nel pomeriggio del 26 agosto, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio nella località di Lavinio volto a prevenire e contrastare i reati predatori e il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, 4 persone sono state denunciate in stato di libertà per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
In particolare un 18enne di Ardea, è stato trovato in possesso di un bastone telescopico, mentre, un 34enne e un 43enne del posto sono stati sorpresi rispettivamente con un coltello da sub e un coltello a serramanico.
Un 73enne residente a Nettuno, invece, è stato trovato, senza giustificato motivo, in possesso di una barra in ferro di 60 cm. Nell’ambito delle attività antidroga, un 26enne, un 34enne e un 41 enne, sono stati trovati in possesso di piccole quantità di sostanze stupefacenti destinate all’uso personale. Per questo motivi sono stati segnalati al Prefetto quali assuntori di modiche quantità di stupefacenti. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri hanno elevano 15 sanzioni al codice della strada, con una multa complessiva da 3.521 euro.
In totale sono state identificate 75 persone e controllati 43 veicoli.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Storia, turismo ed eventi a portata di click nel progetto di comunicazione
Vivi Nettuno è realtà
E’ il frutto di una importante collaborazione tra commercianti, ristoratori, proloco e Amministrazione comunale il progetto di comunicazione turistica Vivi Nettuno. Un portale on line a cui è possibile, a partire da oggi, collegarsi dal proprio smartphone.
E’ stato infatti realizzato un doppio qrcode con le informazioni storiche e culturali della città: luoghi, monumenti, attrattive e un secondo qrcode con la programmazione degli eventi turistici. Il portale sarà ampliato con le proposte e i suggerimenti di cittadini, turisti e delle associazioni che hanno contribuito alla realizzazione. Si tratta di un primo importante passo nella direzione di un lavoro di squadra che ha un unico grande obiettivo comune: creare un prodotto turistico di rilievo che possa attrarre turismo tutto l’anno nella nostra bellissima città.
Tantissimo c’è da fare e la certezza è la volontà di tutti di arrivare a risultati importanti. A presentare il progetto ai delegati delle Attività produttive presenti in sala consiliare, l’Assessorato al Turismo guidato da Marco Federici in collaborazione con Giovanna Castellano e Francesco Volpi dell’Associazione commercianti Il Tridente. Hanno collaborato alla realizzazione l’Associazione NetHospitality, la Proloco Nettuno e la Proloco Forte Sangallo. I qr code saranno distribuiti in tutte le attività ricettive, hotel, B&B, negozi, bar, ristoranti e saranno disponibili in tutti i punti di divulgazione comunale e di eventi turistici, Comune, Forte Sangallo, Biblioteca, punto info e sedi comunali decentrate.
Le informazioni sul portale sono consultabili in 5 lingue.
“Siamo all’inizio di un percorso - ha detto l’assessore al Turismo Marco Federici, che ha portato i saluti del Sindaco - che deve essere ampliato e migliorato. Abbiamo tutti voglia di far crescere il turismo e questo deve accadere con un impegno comune, uno sforzo di idee, progetti e con la volontà di risolvere i problemi che abbiamo ereditato. Lavoreremo sui parcheggi, il decoro, i percorsi. Non possiamo fare tutto e subito ma ci stiamo muovendo e se ci muoviamo insieme andremo più lontano”.
L’occasione della presentazione ha dato modo di avviare un dibattito e mettere sul tavolo diverse idee per migliorare la ricettività e la comunicazione turistica. A breve ci saranno altri incontri, tutti insieme e per categorie, per stilare le priorità su cui lavorare, con un occhio alla programmazione per il Natale e alla prossima estate.
“Il Comune - ha concluso l’assessore Federici - vuole creare con l’aiuto di tutti un prodotto turistico importante che verrà poi promosso nelle fiere turistiche nazionali e internazionali”.
Comune di Nettuno
Corale Polifonica Città di Anzio
Anche L’Associazione della Polizia di Stato di Nettuno dietro al successo della Corale Polifonica città di Anzio. Nella serata di mercoledì 30 luglio, all’interno della Fortezza Sangallo di Nettuno si è esibita con il consueto successo la Corale Polifonica di Anzio, ospite dell’amministrazione comunale locale che ha voluto fortemente la loro presenza nell’ambito del programma culturale dell’estate nettunese, a suggellare ancora una volta il forte legame esistente tra le due cittadine. Il gruppo polifonico, diretto dai maestri David Masci e Michele Zanoni, che si sono alternati nella direzione del gruppo canoro, ha presentato uno dei suoi cavalli di battaglia più noti, dal titolo “Napoli…Canta” con brani che hanno ripercorso il più classico del repertorio della canzone napoletana, regalando al numeroso pubblico momenti di pura poesia.
La serata, impreziosita dalla partecipazione straordinaria del gruppo “3 Tenori e 1 Pianoforte” e che ha visto la presenza di un numero imprevisto di pubblico, accalcato in ogni angolo della fortezza, si è concluso con il brano “Funiculì Funiculà” con il coinvolgimento finale dei tenori e dello stesso pubblico, coro straordinario della particolare serata.
Al termine della manifestazione, l’Assessore alla cultura Roberto Imperato nel ringraziate i presenti ha comunicato con entusiasmo l’antico progetto, oramai al traguardo, di riunire finalmente le corali di Anzio e Nettuno per portare finalmente in scena un concerto congiunto che segnerà finalmente quella ritrovata collaborazione che si era persa nel tempo.
La serata si è svolta sotto l’attenta vigilanza del gruppo di volontari dell’ANPS che, diretto dal Responsabile Sociale Davide, ha controllato l’ingresso e il deflusso dell’eccezionale presenza di cittadini, ricevendo il plauso e il ringraziamento pubblico del Vice Presidente della Corale Rossana Olivieri, nonché del Presidente dell’Associazione di Polizia Francesco Elviretti che, con orgoglio, segue tutte le attività del Gruppo svolte con grande competenza sul territorio a supporto delle altre Forze di Polizia.
Ufficio Stampa ANPS Nettuno
Dott. Franc esco Elviretti