Lapidario il giudizio della capogruppo PD in Consiglio comunale Eleonora Napolitano su questa amministrazione
“Solo confusione e disattenzione”
Eleonora Napolitano capogruppo del Pd in Consiglio comunale dai primi di agosto non è più segretaria del Partito.
- Signora Eleonora Napolitano lo sa che non ho capito bene perché lei non è più segretaria?
“In primis, ho perso le elezioni. È un fatto incontrovertibile che, da solo, basterebbe a spiegare la necessità delle mie dimissioni da segretaria. A questo si aggiunga che il doppio ruolo segretaria-capogruppo poteva togliere efficacia all’azione politica del partito sul territorio e alla mia azione in Consiglio comunale. Si è quindi ritenuto più funzionale/giusto che a guidare il PD fosse un nuovo segretario ed è stata individuata in Danilo Risi la figura migliore per governare la fase politica attuale”.
- Lei è stata eletta nel dicembre del 2021 da un congresso in cui gli iscritti hanno votato eleggendo lei segretaria con una sua maggioranza e nel contempo vi era una minoranza ben definita. Poi ad agosto scorso vi è stata una “conferenza programmatica” dei tesserati che ha definito un nuovo organigramma dove sembrano essere tutti in maggioranza. Mi spiega come funziona?
“Il Partito Democratico, in alcuni casi, consente di avvalersi di una conferenza organizzativo-programmatica che serve a riorganizzare l’assetto dei circoli; Pomezia è stata uno di questi casi. Il direttivo - in carica dal congresso che vide la mia elezione quale segretaria di circolo – ha sentito la necessità di riorganizzarsi per rendere la classe dirigente più vicina a ciò che oggi è il PD di Pomezia. Questo nuovo volto del partito, senza dubbio più aperto ed inclusivo, è anche figlio del pezzo di strada che la mia segreteria ha fatto prima e durante le scorse amministrative”.
- Lei è il capogruppo consiliare del maggiore partito di opposizione. È soddisfatta di come avete operato fino ad ora?
“Si, sono soddisfatta ma abbiamo ancora molto da esprimere e da fare. Fino ad oggi, il nostro operato è stato responsabile senza perdere fermezza nell’opposizione. Attraverso la presentazione di interrogazioni, ordini del giorno e mozioni, abbiamo raccolto – e continueremo a farlo – i bisogni delle cittadine e dei cittadini per portarli all’attenzione di chi amministra. In questi primi 100 giorni, noi consiglieri del PD – a differenza di quanto sembra fare la maggioranza – ci siamo messi al lavoro e sono tanti i temi che abbiamo cercato di sollevare. Ne cito, per sintesi, solo alcuni: il trasporto urbano locale e la necessità di rendere meglio servite le periferie, l’assenza di spazi scolastici e del trasporto per la loro dislocazione a Selva dei Pini, le soluzioni alternative ai grandi lavori PNRR che interesseranno diversi edifici scolastici, la cura del decoro urbano con un focus sia sulla sensazione di abbandono che si respira a Pomezia e a Torvaianica sia sulle vergognose condizioni in cui verte il nostro cimitero, l’immobilismo del consorzio sociale, l’ideazione di misure di sostegno alle fragilità, la proposta di azioni concrete per il sostegno ai bambini e ai ragazzi a rischio povertà educativa, le scelte fatte da chi governa in merito alle attività culturali e sportive, la questione sull’accordo di programma Alba Lavinium al fine di evitare ulteriore insensata cementificazione, la presentazione di più di venti emendamenti al Documento Unico di Programma (DUP) che non hanno trovato spazio di discussione nell’ultimo Consiglio Comunale del 28 settembre. Mi fa molto sorridere che nell’intervista rilasciata dall’Assessore ai Lavori Pubblici e allo Sport (II Nuovo Pontino Anno XXXVIII – N°16 – 16/30 Settembre 2023 e allegata alla presente) vengano riprese tutte le tematiche da noi presentate e vengano narrate come loro iniziativa politica; siamo felici di dettare l’agenda dell’amministrazione ma restiamo in attesa di un punto di vista originale da parte della maggioranza che ha l’onere e l’onore di governare. Ciò che noi stiamo costruendo in opposizione è tenere fede, ogni giorno, al nostro programma elettorale; traccia dell’immagine della città che vorremmo diventasse Pomezia”.
- Quale è il suo giudizio in questi primi mesi dell’amministrazione di centro destra?
“La prima risposta, di getto, è “non erano pronti”! La seconda, altrettanto d’istinto è “che confusione”! Questa la cifra dei primi cento giorni di amministrazione a guida Felici. Fin da subito mi sono detta preoccupata per la difficile gestione degli equilibri interni alla maggioranza e per come questi potessero essere impedimento e limite alle azioni amministrative e politiche. Mi sembra che i fatti diano ragione alle mie iniziali perplessità. Dopo una prima fase - aiutata dal periodo estivo - di tentata ricucitura dei rapporti tra chi governa e le cittadine e i cittadini di Pomezia attraverso l’immagine della “Sindaca tra la gente”, credo sia arrivato il momento per la maggioranza di destra di indicare quale linea intendono seguire per amministrare la città. Sebbene sia stata finalmente (con grande fatica) completata la squadra di governo (con scelte discutibili come quella della Vicesindaca e Assessora Istruzione, Politiche Sociali e Famiglia, in quota Lega, ricaduta su Flavia Cerquoni, già assessora di un importante Municipio come quello di Roma VI - Tor bella Monaca - che conta quasi 180 mila abitanti e che dista quasi un’ora dalla nostra città), sono ancora molte le attività fondamentali che non decollano: le commissioni non lavorano (escluse le due commissioni finanza che hanno messo in luce un’evidente inadeguatezza dell’Assessore Finanza e Patrimonio e hanno registrato la pesante assenza, durante la seconda commissione (25/09/23), del Presidente); i consigli comunali vengono convocati troppo poco, dando la sensazione di voler evitare il confronto democratico; non vi è nessuna volontà di rispondere ai molti quesiti da noi posti. La conferenza dei capigruppo (23/09/23) è servita, però, a verbalizzare l’impegno, assunto dalla Presidenza del Consiglio Comunale, a convocare un consiglio comunale – entro i primi quindici giorni di ottobre - dedicato alle interrogazioni, alle mozioni e agli ordini del giorno presentati dalle minoranze.
Il poco fatto dalla maggioranza è, a mio avviso, del tutto insensato e inutile. In un momento in cui sembra che l’Ente sfiori il dissesto finanziario (abbiamo presentato un’interrogazione chiedendo conto della salute delle casse del Comune cui non è stata data risposta) queste alcune delle azioni a guida Felici: approvata la “pace fiscale” a vantaggio di quanti non pagano le tasse; finanziate iniziative sportive che sostengono più il privato che il pubblico (5.000 euro dati senza chiaro motivo ad una società di padel); organizzati eventi culturali estivi di basso profilo e di scarso richiamo turistico che hanno penalizzato il mondo dell’associazionismo (coraggioso baluardo della diffusione culturale a Pomezia); nessuna chiara risposta al “problema scuole” ma solo confusione e disattenzione: esiste una determina dirigenziale del 21/07/23 “Approvazione Progetto Di Fattibilita’ Tecnico-Economica (Art. 23 C. 5 E Seg. D.Lgs. 50/2016) Relativo Alla Realizzazione Di Un Polo Didattico Provvisorio Con Moduli Prefabbricati” (Cup G55e23000020004 – Cig 978751835D) con un impegno di spesa di 3.500.000,00 e una successiva delibera di giunta “per il reperimento di un immobile da destinare a sede provvisoria di scuola secondaria di primo grado” per cui si adotta una variazione del bilancio corrente con un incremento da 2.000.000,00 a 6.000.000,00 di euro (Domanda necessaria: nel caso in cui la seconda superi la prima, quanti soldi perderebbe l’Ente per tale decisione politica?); scelta l’adesione alla Fondazione gazzetta amministrativa della repubblica italiana di Enrico Michetti (“scelta politica” a detta della Sindaca); approvato un DUP, figlio di un copia e incolla da precedenti versioni, che nulla dice sulla visione di futuro che la destra ha della nostra Città. Sono convinta che Pomezia meriti una amministrazione capace e responsabile, che metta al centro della sua attenzione i bisogni e le aspettative di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Temo che chi siede oggi in maggioranza, al contrario, abbia a cuore prima il proprio destino personale e poi l’interesse della città (o di una parte di essa). Noi, fedeli al ruolo che le urne ci hanno consegnato, controlleremo che ciò non accada”.
- Quali i rapporti avete istaurato con le altre forze di opposizione M5S e la lista civica “Valore Civico”?
“Con il M5S li definirei rapporti di buon vicinato; abbiamo presentato congiuntamente un paio di mozioni/ordini del giorno e riusciamo ad avere, su alcuni temi e/o passaggi, un minimo di interlocuzione. Quasi del tutto inesistenti i rapporti con Valore Civico che sembra essere interessata ad un viaggio in solitaria. Al netto di tutto questo, l’azione consiliare del PD è caratterizzata da una forte opposizione alle politiche di questa destra; un’opposizione “senza se e senza ma” e che, per questo, può trovare spazi di interlocuzione solo con chi è animato dalla stessa volontà politica”.
- Quali saranno gli argomenti oggetto delle vostre prossime iniziative in Consiglio comunale ma anche nella città?
“Mi ripeto citando il nostro programma elettorale perché esso sarà bussola costante. Continueremo a batterci per una Pomezia del lavoro di qualità, dei diritti, della tutela ambientale, per una Pomezia sicura e vivibile. Per fare questo, porteremo avanti alcuni temi tra cui: il rilancio del turismo a partire da un mare pulito, lo studio di una viabilità sostenibile e ordinata, il sostegno alle fragilità, l’aiuto al commercio e alle attività artigianali, lo sviluppo della cultura, l’individuazione gli spazi per i più piccoli e i più giovani, la cultura della legalità, dell’integrazione e dell’inclusione. Non perderemo, in questa nostra attività in consiglio, il rapporto con la città che continueremo a coltivare stando, come giusto, in ascolto e a disposizione di tutte le cittadine e i cittadini di Pomezia”.
A.S.