Celebrato il ventennale del gemellaggio tra le due città
Pomezia-Canakkale
Il 28 giugno 2025, presso il Museo Civico Archeologico Lavinium di Pomezia, si è celebrato il ventesimo anniversario del Gemellaggio tra le città di Pomezia e Çanakkale. Un legame forte, autentico, che affonda le radici nella storia e nel mito, ma che oggi continua a parlare al presente grazie all’impegno di chi ha saputo custodirlo e farlo crescere nel tempo.
La conferenza, inserita nel progetto “VIT – Vivere il Territorio”, ha ricevuto il patrocinio non oneroso del Comune di Pomezia ed è stata curata da Francesca Romana Caponecchi, che da oltre vent’anni mantiene vivi i rapporti tra le due città, proseguendo con passione e coerenza il cammino avviato da Gianni Di Spirito, promotore e anima storica del Gemellaggio, venuto a mancare nel 2014. Fu proprio Di Spirito, attraverso l’Associazione Tyrrhenum, a intessere i primi contatti già nel 1992, promuovendo una visione coraggiosa di cooperazione culturale e umana, fondata sul mito di Enea e su una comune eredità mediterranea.
Nel 2005, grazie anche alla determinazione dell’Associazione, fu siglato il protocollo ufficiale di Gemellaggio tra Pomezia e Çanakkale. All’epoca, il sindaco di Çanakkale era Ülgür Gökhan, mentre il sindaco di Pomezia era Stefano Zappalà.
Due anni dopo, nel 2007, venne inaugurata Piazza Çanakkale, proprio davanti al Museo Lavinium, con l’allora sindaco di Pomezia Enrico De Fusco: un gesto concreto che segnava sul territorio l’amicizia ormai consolidata. Il percorso è proseguito negli anni successivi anche attraverso viaggi istituzionali importanti: nel 2013, con il sindaco Fabio Fucci, nel 2018, con il sindaco Adriano Zuccalà, e nel 2022, con l’Assessore all’Ambiente Giovanni Mattias, delegazioni ufficiali del Comune di Pomezia si sono recate a Çanakkale per rinsaldare il patto d’amicizia e sviluppare nuovi progetti.
In questi vent’anni, l’Associazione Tyrrhenum ha avuto un ruolo costante e determinante, promuovendo numerose iniziative che hanno dato sostanza e continuità al gemellaggio. Tra queste, la simbolica cerimonia annuale dello Sbarco di Enea ha rappresentato un momento di grande suggestione, così come la partecipazione del Gruppo Storico Lavinium al Festival Internazionale della Cultura che da più di sessant’anni si svolge ogni anno a Çanakkale. Uno dei momenti più significativi è stato anche lo spettacolo teatrale La Nostra Terra, portato in scena proprio sull’Odeon del sito archeologico di Troia, unendo teatro, memoria e identità. A tutto ciò si sono aggiunti i numerosi viaggi che, nel corso degli anni, hanno offerto a tanti cittadini di Pomezia la possibilità di conoscere da vicino la città turca, le sue bellezze, la sua storia e la sua accoglienza.
Durante l’incontro, che ha visto la partecipazione del Sindaco di Pomezia Veronica Felici, del Direttore del Museo Lavinium Federica Colaiacomo, di numerosi cittadini e rappresentanti istituzionali – tra cui il presidente del Consiglio Comunale Francesco Lamanna e i consiglieri comunali Renzo Mercanti e Maria Rotonda Russo – è stato ripercorso questo cammino ventennale, capace di resistere al tempo e alle distanze, fino a diventare un simbolo di dialogo tra i popoli.
Momento particolarmente sentito è stata la lettura della lettera inviata dal Sindaco di Çanakkale, Muharrem Erkek, che ha voluto celebrare l’anniversario ricordando che «il passo di amicizia compiuto nel 2005 non era solo un protocollo firmato da due amministrazioni. Era un simbolo del rispetto per l’eredità dell’umanità». Parole rafforzate dal messaggio di S.N. Tunca Yü?nük, allora segretario generale del Comune di Çanakkale e presente alla firma del gemellaggio, che ha espresso grande emozione nel constatare quanto forte sia ancora oggi il legame tra le due città.
Durante la conferenza sono state mostrate le opere dell’artista Ivan Caponecchi, tutte dedicate al mito di Enea, figura centrale nel legame simbolico tra Pomezia e Çanakkale. In particolare, è stata ricordata l’opera 28/6, donata al sindaco di Çanakkale in occasione dell’ultimo viaggio ufficiale di una delegazione di Pomezia nel 2022, oggi custodita nella città turca. Un’altra opera, Enea 24, è stata invece donata dall’artista al Museo Lavinium, dove è attualmente esposta: un segno tangibile della continuità del gemellaggio attraverso l’arte e la memoria condivisa.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Museo Lavinium, al suo Direttore e a tutto il personale per la calorosa accoglienza e la disponibilità ad ospitare l’evento in un luogo così ricco di significato per la storia e l’identità del territorio. La parte conclusiva dell’incontro è stata dedicata a una riflessione sul significato profondo dei gemellaggi oggi, in un tempo segnato da conflitti e incertezze. Un gemellaggio non è solo una memoria del passato: è una responsabilità nel presente e una promessa per il futuro. In tempi di pace può sembrare un gesto simbolico, ma in tempi di guerra diventa un atto di coraggio.
A distanza di vent’anni, il Gemellaggio tra Pomezia e Çanakkale continua a rappresentare un presidio di umanità, un esempio concreto di come la cultura e la memoria possano costruire ponti duraturi. È anche la dimostrazione di come un’intuizione nata da una realtà locale come l’Associazione Tyrrhenum sia riuscita a trasformarsi in una lunga storia di pace e cooperazione tra popoli lontani, ma uniti da un’eredità comune.
Francesca Romana Caponecchi
Progetto VIT
Vivere Il Territorio
Un funzionario dell’ambasciata tedesca in Vaticano ha rintracciato la tomba del prozio
Una storia di amicizia
Nel numero 12 del Pontino Nuovo abbiamo dato notizia che anche quest’anno a partire dalla fine del mese di maggio u.s. l’associazione del Volksbund Deutsche Kriegsgraberfursorge e V. Tedesca, ha avviato una serie di interventi di manutenzione della sede del Cimitero Militare Germanico di Pomezia. I lavori hanno interessato il monitoraggio dello stato conservativo delle aree verdi del sacrario, come il diserbo, la disinfestazione, la rasatura del tappeto verde e la eliminazione dei rami secchi caduti dai tanti pini che ombreggiano il cimitero.
I lavori sono stati eseguiti da un gruppo di dieci soldati provenienti da una cittadina nei pressi di Monaco di Baviera, guidati e comandati dal sergente maggiore Florian Junglas della terza compagnia del comando federale di polizia delle forze armate tedesche di stazza nella città di Monaco. Insieme a lui hanno lavorato per due settimane i soldati, Ressel Mike, Mautzka Moritz, Klub Sven, Reichwald Patrice, Fehn Patricia, Kabelitz Simon, e Isik Ismail-Anil.
Alla chiusura dei lavori, i militari tedeschi e tanti cittadini di Pomezia ed Ardea unitamente a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Pomezia hanno deposto una corona di alloro al monumento centrale del cimitero.
Presente e anche particolarmente commossa la direttrice del cimitero signora Nansy Menegoni che cura da sempre con solerzia e alta professionalità i lavori e le cerimonie presso il sacrario.
Prima che la breve cerimonia finisse, tutti i presenti hanno assistito commossi ad un particolare avvenimento. Un giovane funzionario dell’ambasciata tedesca presso il Vaticano, di nome Ralf Lorig, per la prima volta in visita al cimitero di Pomezia ha rintracciato tra le 27.500 tombe del sacrario quella di un suo prozio, morto durante lo sbarco di Anzio. Il soldato, un giovane di 19 anni, era stato costretto dal regime nazista a fare una guerra che non voleva.
Inginocchiato di fronte alla croce, il nipote Ralf ha pianto e pregato religiosamente. Poi, su quella tomba ha voluto scambiare una foto ricordo con l’amico italiano l’exsindaco Attilio Bello, che lo aveva accompagnato, gesto significativo di un abbraccio fra amici italiani e tedeschi. Egli ha poi lasciato il cimitero rivolgendo un ultimo sguardo al monumento centrale e alle tante croci, certo e sicuro che qui a Pomezia il suo prozio riposa tranquillamente in pace.
All’uscita dell’articolo sul Pontino è venuto a Pomezia a prendere un pacco di giornali che ha provveduto ad inviare ai soldati tedeschi venuti per la manutenzione del cimitero. Ci fa piacere sapere che il Pontino è anche un veicolo di pace e di amicizia tra il popolo tedesco e quello italiano.
A.S.
Un taglio che dona sorriso
Lo scorso 13 giugno 2025 a Pomezia in Piazza Indipendenza, proprio durante la giornata del “Dono”, si è svolta la manifestazione “Un taglio che dona il sorriso”, organizzata da Tricostarc ETS, in collaborazione con il Comitato di Pomezia della Croce Rossa italiana, Associazione Amici del Campus Biomedico di Roma e l’Associazione Operatori benessere Associati di Pomezia.
Durante l’evento sono intervenuti i rappresentanti dell’Associazione Amici del Campus Biomedico e Banca della Parrucca del Campus Biomedico, il presidente del Comitato di Pomezia della Croce Rossa, Marco Petrocchi. i portavoce dell’associazione Operatori Benessere Associati di Pomezia, tramite i quali nascono le collaborazioni con i saloni di parrucchieri presenti sul territorio.
Questo progetto ha come obiettivo quello di informare e sensibilizzare la popolazione alla donazione dei capelli, che è una pratica che si svolge da qualche anno al fine di creare parrucche per persone che affrontano casi come terapie chemioterapiche o malattie dermatologiche.
Attraverso la campagna di sensibilizzazione e raccolta si vuole sempre di più arrivare ad avere una capillarità su tutto il territorio nazionale, proponendo informazione e azione. Informazione tramite eventi e collaborazioni con i parrucchieri del territorio, azione, arrivando alla raccolta dei capelli che poi verranno utilizzati per creare le parrucche.
“Per effettuare questo gesto d’amore” ci racconta la rappresentante di OBA, “non esiste un limite di età, l’importante è che i capelli siano idonei”, inoltre ci ha tenuto a sottolineare quanto sia importante l’informazione in questo campo e di conseguenza la correttezza delle informazioni.
“L’accordo coinvolge i parrucchieri del Comune di Pomezia e dei territori limitrofi, con l’adesione delle professioniste e professionisti associati OBA. Sarà proprio OBA, unendo le competenze e la sensibilità del settore, a occuparsi direttamente dei tagli dei capelli destinati alla donazione, nel pieno rispetto del protocollo ideato da Tricostarc ETS e condiviso con la Croce Rossa Italiana.
Non si tratta di una semplice giornata simbolica ma di un impegno continuativo: un’azione concreta che mira a trasformare ogni ciocca donata in un atto di solidarietà, cura e speranza”.
Un nobile gesto di solidarietà prende forma attraverso il progetto “Hair Smile”, ideato da Tricostarc, un’azienda specializzata in soluzioni tricologiche. Grazie a questa raccolta solidale, i destinatari potranno ricevere un supporto concreto per affrontare il delicato percorso terapeutico, sostenendo unicamente il costo di lavorazione della parrucca.
Veronica M. Mele