A Torvaianica la tre giorni dedicata alla politica locale
Festa dell’Avanti
Dal 13 al 15 giugno si è tenuta a Torvaianica la Festa dell’Avanti 2025 organizzata dal Psi di Pomezia- Torvaianica. Tre giorni dedicati alla politica locale e nazionale; con una serata speciale dedicata alle associazioni con spettacoli musicali e di cabaret; mercatini e stand gastronomico. Sono intervenuti il segretario del Psi nazionale Enzo Maraio; il Coordinatore regionale Psi Lazio Gianfranco Schietroma e Bobo Craxi. E’ stata una festa riuscita perché bene organizzata e molto partecipata.
I socialisti di Pomezia
Dal libro Pomezia Origini genti e Personaggi del prof. Antonio Sessa edito dalla Angelo Capriotti Editore nel 1990 la storia del Psi di Pomezia dal 1953 fino al 1990.
“Sono arrivato a Pomezia nell’ottobre del 1953 - ricorda in una intervista rilasciatami nel 1988 Andrea Collinelli, deceduto nel gennaio del 1989 -. Socialista da sempre, poco dopo il mio arrivo feci amicizia con altri due compagni di ideali politici: Abramo Mengozzi e Vittorio Ravaioli e insieme decidemmo di fondare la sezione P.S.I.”.
La prima sede del Psi è in un locale messo a disposizione da Calebo Padovan in via Filippo Re.
“Intanto di pari passo, - ricorda Colinelli - in collaborazione con i comunisti, fondammo nel 1955 la CGIL di Pomezia. Primo segretario venne eletto Vitaliano Camberucci; la sede era posta nella stessa sezione del PSI, da Calebo. Vi era una grande carica ideale e la sera, al ritorno dal lavoro, si facevano riunioni di partito e di sindacato. Si preparavano i tesseramenti e ognuno pagava la propria tessera. La vita di sezione è stata sempre difficile, perché non avevamo mai una lira. La base degli iscritti era operaia e contadina. Dalla casa di Padovan, dopo quattro anni, ci trasferimmo a via Roma, dove adesso c’è un salone di barbiere. Da lì siamo andati sopra il bar Stella in piazza Indipendenza; infine, circa tre anni fa, ci siamo trasferiti nell’attuale sede di via Ovidio. Per ritornare a quegli anni, voglio ricordare che il primo nostro consigliere comunale fu Abramo Mengozzi”.
Collinelli è stato primo segretario del PSI pometino per circa 17 anni; a lui, nel tempo, si sono succeduti: Vittorio Ravaioli, Luciano Dc Franceschi, Giuseppe Piersanti, Guerrino Soldati, Alberto Borgioni, Fabio Filiberti, Romano Parrucci, Egidio Furgani, fino ad arrivare all’attuale segretario Dario Badiali. Alla fine degli anni ‘50 anche a Torvajanica vi era un piccolo nucleo di socialisti.
“Alle prime elezioni - ricorda Mario Amadei - il PSI ottenne a Torvajanica otto voti. Nel 1960, insieme a Pianaldo Piccari e altri compagni, organizzammo la sezione e la prima sede fu in viale Francia, con una decina di iscritti; lo stesso Piccari fu il primo segretario.
Nel corso degli anni anche la sezione di Torvajanica è cresciuta e si è organizzata riuscendo a portare in ogni elezione un decisivo contributo elettorale al partito. Altri segretari, dopo Piccari, sono stati: Giovanni Stradaioli, Achille Di Domenico, Sante Busti, Ingino Piscitelli, Quinto Severi, Armando Boscherini, Riccardo Albanese. L’attuale segretario della sezione di Torvajanica Luigi Palazzo. Dai dieci iscritti del 1954 le due sezioni superano di molto i cinquecento iscritti, segretario del comitato comunale è Egidio Filippone. In tutti questi anni di vita amministrativa il partito socialista ha avuto sempre importanti presenze in consiglio comunale. Ricordiamole tutte: Abramo Mengozzi, primo consigliere eletto nel 1960 e rieletto fino alle elezioni del 1983, Ingino Salvatore Piscitelli, Aldo Bortolotti, Angelo Mura, Francesco Mambelli, Pietro Bassanetti, Sante Busti, Achille Di Domenico, Erminia De Grandis, Romano Parrucci, Rodolfo Zaccaria Proietti, Giovanni Stradaioli, Enrico De Fusco, Edoardo Petronio, Alessandro Tucci. Pietro Bassanetti, Francesco Mambelli e Rodolfo Zaccaria Proietti sono stati Sindaci di Pomezia”.
Dopo il 1990, alle elezioni del 6 giugno del 1993 fu eletto il sindaco Giancarlo Tassile con una coalizione di centro sinistra, e i socialisti ebbero un grande successo elettorale, diventando il primo partito della città, eleggendo ben otto consiglieri comunali: Alessandro Busti, Roberto Mambelli, Massimo Ciccolini, Gianni Valentini, Fabio Filiberti, Giuseppe Piersanti, Giuseppe Stella, Armando Boscherini. Nel 1994 a seguito della vicenda di tangentopoli il Psi a livello nazionale venne sciolto. Nella nostra città dopo quella data, i socialisti hanno sempre continuato ad essere presenti in consiglio comunale spesso sotto altre sigle riconducibili a questo partito. L’8 marzo del 2024 il Psi di Pomezia, grazie soprattutto all’impegno di Eduardo Petronio ed Egidio Filippone, ha aperto una sua sezione e quest’anno hanno dato vita dal 13 al 15 giugno 2025 alla festa dell’Avanti a Torvaianica. Una dimostrazione di vitalità, frutto di un storico radicamento nella società pometina, che merita di essere guardato con grande rispetto.
A.S.
Flash mob per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di milioni di persone
Giornata del Rifugiato
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, la comunità di Torvaianica si è ritrovata per un intenso momento di riflessione e partecipazione collettiva.
Un flash mob ha trasformato lo spazio pubblico in un simbolo di accoglienza e solidarietà, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel mondo.
L’evento è stato promosso dall’Associazione “Spirit Romanesc Onlus”, da anni impegnata sul territorio nella promozione della cultura dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, rappresenta ormai un appuntamento sentito e partecipato, diventato simbolo dell’impegno del territorio per i diritti umani e la giustizia sociale.
Persone costrette ad abbandonare la propria casa, i propri affetti e le proprie radici, spesso in fuga da guerre, persecuzioni o disastri ambientali, alla ricerca di una nuova terra dove poter ricostruire la propria vita.
Durante l’evento, i partecipanti sono stati coinvolti nella lettura collettiva di messaggi significativi per l’inclusione, la pace e la solidarietà. Al centro della manifestazione, un messaggio forte e universale:
“L’umanità non ha confini”, letto con grande emozione dalla giovane Naomi Hondrea.
Il messaggio ha toccato il cuore dei presenti, ricordando che i confini non sono solo quelli geografici, ma anche quelli invisibili: legali, razziali, culturali, esistenziali.
“I confini non sono linee astratte, ma luoghi concreti di esclusione, violenza e dolore, dove il diritto si spezza e l’umanità si consuma. Spesso, il confine è utilizzato come dispositivo di potere, costruito per dividere, selezionare, rallentare, respingere.
Il confine racconta i corpi che camminano, cadono, aspettano. Le vite che restano sospese, rifiutate, cancellate. Ma racconta anche la resistenza quotidiana: il coraggio di chi attraversa, di chi accoglie, di chi non si arrende”.
Con questo flash mob, si è voluto riportare al centro le storie e i corpi di chi vive i confini sulla propria pelle, ogni giorno, trasformando uno spazio pubblico in uno spazio di ascolto, empatia e memoria, rompendo il silenzio dell’indifferenza.
Un messaggio chiaro è stato lanciato alla comunità:
“Nessun essere
umano è illegale”.
La dignità non ha frontiere.
La giustizia e l’accoglienza sono scelte, non automatismi.
Durante la manifestazione è stato chiesto di fermarsi per ricordare, per non dimenticare che, mentre noi siamo qui, in tante parti del mondo la guerra è quotidiana:
* In Palestina e Israele, dove si continua a morire sotto le bombe.
* In Ucraina e Russia, dove le armi parlano da troppo tempo.
* Ai confini tra India e Pakistan, dove la tensione è costante.
* In Siria, dove milioni di rifugiati hanno perso tutto, tranne la speranza.
* In Yemen, dove la fame e le bombe convivono nel silenzio.
* In Iran, dove le tensioni crescono e le persone pagano il prezzo della geopolitica.
* E nei luoghi dove il cambiamento climatico costringe intere popolazioni a fuggire: per la sete, per la terra che brucia, per il mare che sale.
“Non possiamo restare indifferenti. La nostra voce, anche piccola, anche lontana, è una forma di responsabilità. Come società civile, come cittadini, come esseri umani”.
Perché la pace non è solo assenza di guerra.
È dignità, accoglienza, giustizia.
È scegliere ogni giorno di non voltarsi dall’altra parte.
“In questo silenzio, ascoltiamo tutto ciò che il rumore delle armi vuole zittire. E promettiamo di non dimenticare”.
L’iniziativa si è conclusa con un minuto di silenzio.
Un minuto per chi fugge.
Per chi resiste.
Per chi non ha più voce.
Un ringraziamento speciale va ai ragazzi rifugiati ospiti dell’albergo nei pressi del Belvedere, che hanno partecipato con grande sensibilità e coinvolgimento.
Un sentito grazie anche alla consigliera Eleonora Napoletano, per la sua presenza e per il suo impegno costante nel promuovere azioni di inclusione e consapevolezza sul territorio.
L’evento si è chiuso con un messaggio semplice ma potente: “Una sola voce, un’unica comunità”.
Daniela Hondrea
Associazione
Spirit Romanesc
Rock the Limits
Il 31 maggio, Piazza Ungheria a Torvaianica ha ospitato “Rock the Limits”, un evento dedicato al basket in carrozzina, organizzato dalla Fondazione IRBM. L’iniziativa ha coinvolto l’intera comunità locale, sottolineando l’importanza dell’inclusione attraverso lo sport.
Una squadra del Comune di Pomezia, formata dal consigliere Marco Polidori e dai dipendenti comunali, ha affrontato l’ASDO Don Orione / Fondazione IRBM. La manifestazione ha rappresentato una prova tangibile che l’inclusione è possibile e che lo sport può essere un mezzo potente per promuoverla. Il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici, ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, elogiando tutti gli atleti partecipanti per la loro dedizione e passione.
Marco Polidori, consigliere comunale e vice presidente del Consiglio, ha condiviso la sua esperienza, descrivendo come il 27 Maggio abbia partecipato a un allenamento formativo con ragazzi straordinari, pieni di forza e coraggio.
“Un’esperienza che mi ha emozionato e arricchito profondamente” - ha dichiarato Polidori.
“La partita e’ stato un evento organizzato con l’obiettivo di sensibilizzare tutti sui valori dell’uguaglianza e dell’integrazione.
In questa giornata c’è stato un solo vincitore: LO SPORT inteso come strumento di inclusione” - conclude Polidori.
T.S.