Zuccalà del M5S: il presidente Rocca ascolti i Comuni
Inceneritore S. Palomba
“Voglio esprimere grande soddisfazione per la votazione del Consiglio comunale di Pomezia che il 25 giugno scorso ha espresso voto unanime e favorevole alla richiesta di istituzione di un’area a elevato rischio di crisi ambientale per Santa Palomba, come previsto dalla legge regionale n. 13 del 2019. Un messaggio chiaro e preciso al Presidente della Regione Lazio: è necessario attuare la legge e tutelare un’area già stressata dal punto di vista ambientale, su cui insistono già quattro stabilimenti a rischio di incidente rilevante (Procter & Gamble Italia, Chimec, Eni, Liquigas, ndr).
Chiediamo al Presidente Rocca di ascoltare la voce dei Comuni che continua ad alzarsi contro la realizzazione del mega inceneritore del Commissario Gualtieri e di farlo in fretta: il ritardo accumulato in questi mesi rischia di compromettere definitivamente il processo di salvaguardia dell’area di Santa Palomba.
In queste ore inoltre stanno arrivando diverse segnalazioni dai residenti e dai comitati per lavori di scavo al Fosso della Cancelliera, prontamente segnalati alle autorità competenti.
La battaglia contro l’inceneritore non si ferma”.
Così in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
Operazione della DIA con l’esecuzione di nove misure cautelari a Pomezia
Operazione “Assedio”
Lo scenario emerso nell’operazione “Assedio” del centro operativo della Dia di Roma del luglio di un anno fa che vedeva coinvolte mafia siciliana e criminalità organizzata romana unite si conferma anche nell’inchiesta stralcio che il 23 giugno scorso ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari.
Secondo la ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia gli indagati, a partire dal 2018, avrebbero ideato un sistema estorsivo per costringere il titolare di una società di costruzioni a cedere tre unità immobiliari di un complesso costruito a Pomezia a prezzi inferiori a quelli di mercato, per un valore corrispondente a circa 300.000 Euro. Per farlo cedere a questo ricatto, minacce con l’esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco contro il cantiere e offerta di protezione da parte di altri complici.
Nelle carte dell’inchiesta emerge anche il ruolo di un altro imprenditore locale finito agli arresti domiciliari perché accusato di essersi proposto come mediatore per fare cessare queste azioni violente, facendo sottoscrivere al costruttore due contratti di sponsorizzazione per un valore complessivo di 100mila euro.
Il procedimento in parte è stato definito in 1° grado, ricorrendo al rito abbreviato, ovvero in attesa di giudizio per i restanti imputati, nella considerazione che per tutti vige il principio di presunzione di innocenza.
Grande sconcerto e preoccupazione nella città per questa vicenda. Dure le posizioni sia del Pd che del M5S che chiedono l’istituzione della commissione antimafia da loro richiesta nell’agosto del 2023, che malgrado sia stata poi votata all’unanimità del consiglio comunale nell’aprile del 2024, non è stata ancora istituita dalla maggioranza di centro destra che governa la città.
Questa vicenda è stata oggetto di dibattito anche nel consiglio comunale del 25 giugno scorso dove le opposizioni: Pd, M5S e Valore Civico Pomezia hanno ribadito la necessità di una commissione antimafia sottolineando le inadempienze dell’amministrazione nell’attivarla.
Il sindaco Felici ha sottolineato la volontà dell’amministrazione di dare vita alla Consulta della legalità e antimafia. Vi è stata una prima fase con gli incontri con associazioni e i corpi delle istituzioni che operano in tale ambito per definire il percorso condiviso che avrebbe portato alla costituzione della Consulta per la legalità e lotta alle mafie, per la quale nel frattempo è stato redatto lo Statuto ed il relativo regolamento, poi ci sarà l’approvazione in consiglio comunale che dovrebbe avvenire quanto prima. Rimangono le perplessità dell’opposizione perché fino ad ora la maggioranza ha perso molto tempo, ed anche perché fino ad ora vi sono solo le promesse di istituire la suddetta Consulta.
T.V.