Organizzate dall’associazione Nettuno Olim Antium e condotte da Silvano Casaldi
Visite guidate a Nettuno
Diventa un appuntamento fisso mensile, quello delle visite guidate organizzate dall’Associazione Nettuno Olim Antium e condotte dallo storico dello sbarco Silvano Casaldi, che tanto successo hanno riscontrate nei giorni 25 e 26 gennaio, durante le celebrazioni per il 76° anniversario dello sbarco. Ricordiamo che Casaldi è autore dei seguenti libri sulla storia dello sbarco di Anzio/Nettuno: Quei giorni a Nettuno, ed. Abete 1989; Gli uomini dello sbarco – Anzio/Nettuno 1944, ed. Herald, 2006; 22 gennaio 1944 Nettuno nell’inferno dello sbarco – Storia fotografica a fumetti, ed. privata, 2016, oltre numerosi saggi e articoli riguardanti l’avvenimento che sconvolse le due cittadine. Le date per i prossimi appuntamenti saranno segnalate dagli organizzatori con largo anticipo.
Brutte notizie: la cultura chiude
Brutte notizie dal fronte della cultura: chiude la storica libreria ‘Sparagna’ e l’altrettanto storico negozio di dischi ‘DiscoClub’ di G. Criscuolo, entrambi nel pieno centro di Anzio. E’ innegabile: la grande distribuzione e l’e-commerce stanno residualizzando il commercio fatto di negozi di prossimità, le imprese a gestione famigliare sotto casa, che tanto bene facevano ai rapporti interpersonali di vicinato e alla socialità degli abitanti dei centri cittadini, che ormai tendono sempre più all’anonimità e anomicità, allo spopolamento, invecchiamento e ‘gentryficazione’.
Ma le librerie e i negozi di musica non sono solo due benemeriti negozi commerciali e di prossimità, le due attività erano anche due esercizi che vendevano e, in qualche modo, diffondevano, cultura: letture, istruzione, libri, dischi, musica, riviste ecc., i negozianti non erano solo due operatori commerciali, ma, a modo loro, erano anche degli ‘operatori culturali’.
D’accordo ormai le cose vanno così: pesce grande mangia pesce piccolo nella spietata giungla dei mercati ‘liberi’, delocalizzati e globalizzati, però –guarda caso- sono sempre le attività socio-culturali a ‘cadere’ per prime, insieme a quegli esercizi che a vario titolo maneggiano le attività di carattere culturale. Guarda caso l’anno scorso è toccato chiudere alle organizzazioni di volontariato socio culturale che operavano –non commercialmente e senza alcuno scopo di lucro- nell’ex Divina Provvidenza; il mese scorso è stata la volta della libreria Fahrenheit 451 che, a via C. Cattaneo a Nettuno, svolgeva anche attività di dibattito e presentazione di libri e riviste (vedi sul ‘Litorale’ del 1-15 dicembre 2019 n. 21 l’art. ‘La Libreria Fahrenheit
451 chiude’)
Chi va ad acquistare un disco o un libro (ma anche film in DVD [ad Anzio è storicamente presente una attività commerciale che si occupa anche di questo]) agisce in termini di espressività interpersonale perché compie un atto che implica l’incontro con l’altro: con l’esercente, con gli altri acquirenti, si mettono a confronto i gusti e gli interessi, si confrontano i prezzi e le novità, si compie una scelta leggendo l’incipit o il commento sul retro del disco o della copertina del libro, si entra in contatto con la materialità dell’oggetto: la sua consistenza, il volume, l’odore della stampa e della carta, i colori della copertina…; insomma si entra in relazione, ci si confronta in un contesto di reale e attiva co-presenza. Cosa che non accade invece per chi acquista on-line, questi infatti entra in una dimensione de-localizzata, in un contestodi virtualità e autoreferenzialità, non tocca e non sceglie, ma pre-sceglie basandosi su informazioni di massima e di slogan spesso di carattere pubblicitario.
In un negozio di dischi o di libri non si compie solo una transazione economica, ma si entra in uno spazio d’interattività e di relazione, come non avviene nell’asetticità solipsistica del web.
Tuttavia altre librerie ‘resistono’ a Lavinio e, comunque, ad Anzio esistono delle ‘infrastrutture’ culturali, delle risorse che permettono la non totale estinzione della vita culturale (due biblioteche, mediateca, due musei, sale cinematografiche).
A Nettuno, (dove pure un paio di librerie continuano a ‘resistere’) tutto ciò manca drammaticamente (va comunque segnalato l’istituzione recentissima di un premio città di Anzio Nettuno per il Teatro) ormai da anni e recentemente anche le due università (quella Civica e la Upter hanno chiuso –speriamo solo temporaneamente- i battenti) e domina una egemonia dell’incultura e dell’indifferenza per tutto ciò che può avere un carattere non mercificabile e che può costituire un patrimonio simbolico-immateriale, ignorando quanto nella cultura vi possa essere di redditizio anche se non nell’immediato (‘la cultura non si mangia’), e quanto poi il generare valori, formazione diffusa e creatività possa restituire, alla lunga, in termini di consistenza identitaria, sociale e civile, crescita delle risorse territoriali ecc.
Giuseppe Chitarrini
I comunisti di Anzio sollecitano l’ampliamento
Riserva di Tor Caldara
Dopo più di tre mesi dall’aver lanciato la proposta di legge, da parte del consigliere regionale Ognibene, precisamente in data 9/10/2019, per ampliare la riserva naturale di Tor Caldara fino ad inglobare l’area denominata “Puccini-Vignarola”, nulla fino ad oggi è stato fatto. Lo puntualizza il P.R.C. – Circolo “E. Che Guevara” di Anzio ai cittadini, al Comitato della Vignarola e Legambiente che da anni si battono per difendere quest’area protetta dagli attacchi urbanistici che mirerebbero a costruirvi hotel e costruzioni residenziali. Purtroppo la Commissione VIII Agricoltura e Ambiente, a cui è stata in dirizzata la proposta di legge, durante le varie occasioni in cui si è riunita, in verità assai poche, mai l’ha discussa. Né ancora si sa se tale proposta implichi spese per cui debba essere inviata anche alla Commissione IV (bilancio, programmazione). Comunque il Consigliere Ognibene, scaduti i termini di tre mesi, ha la facoltà di richiedere l’iscrizione della sua proposta di Legge all’O.d.G. del Consiglio Regionale. Pertanto il P.R.C. invita LEU, il Comitato della Vignarola, le varie associazioni interessate ed i cittadini tutti ad un incontro pubblico per discutere la proposta di Legge e, conseguentemente il da farsi. Sarebbe veramente un sogno avverato l’ampliamento dell’oasi di Tor Caldara e nello stesso tempo la salvaguardia dell’area “Puccini-Vignarola” da mire opportunistiche e lucrative. Intanto anche l’attuale Amministrazione, guidata da Candido De Angelis, fa sapere, tramite l’Assessore Gianluca Mazzi, che intende revocare la delibera datata 18/11/2015, nr. 110 con cui si intendeva spalmare una serie di costruzioni ricettive e residenziali nella “Puccini-Vignarola”. La notizia è stata valutata positivamente dai Consiglieri comunali, anche perché l’Assessore Mazzi ha prodotto una lettera, datata 2004, dell’allora Sindaco De Angelis in cui chiedeva l’ampliamento di Tor Caldara, includendo l’area sopra detta. Revocando la delibera, De Angelis rispetterebbe l’impegno preso in campagna elettorale nei confronti dei suoi concittadini.
C.R.