Protocollata la richiesta di convocazione di Consiglio comunale dai consiglieri Pollastrini, Giannino, Russo, Guain e Brignone
Le opposizioni chiedono chiarimenti sul porto e sulla biogas
In qualità di consiglieri comunali di opposizione, Lina Giannino PD, Rita Pollastrini M5S, Mariateresa Russo M5S Alessio Guain M5S e Luca Brignone ApA, hanno protocollato la richiesta di Consiglio comunale con all’ordine del giorno la situazione relativa alla Capo d’Anzio dove, De Angelis, venga a riferire al Consiglio ed alla città, la situazione reale della partecipata ed il futuro del porto. Inoltre nella stessa convocazione, i consigleri di minoranza, chiedono che si attui quanto stabilito nel Consiglio comunale congiunto con Nettuno sull’ospedale ossia l’istituzione della Commissione Speciale Sanità. Infine che si riferisca al Consiglio in merito al lavoro prodotto dalla Commissione Speciale Impianti. In particolare che fine abbia fatto la relazione tecnica che doveva essere utilizzata per tentare di bloccare la centrale biogas di imminente apertura a fine gennaio invece, presso l’Auditorium dell’Istituto Apicio-Colonna Gatti, ha avuto luogo l’incontro informativo del progetto “Tuo figlio sempre” realizzato dall’APS con il contributo dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Lo scopo di tale progetto era la diffusione della carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori nel territorio. A tal proposito, nell’incontro, la dr.ssa Elisabetta Fraietta, psicologa presso l’APS, ed il dott. Roberto Clavari, assistente sociale presso il Comune di Anzio, hanno presentato i diritti spiegando i motivi per cui a volte tali diritti vengono lesi. Mentre, i figli dovrebbero rimanere tali anche dopo la separazione dei genitori facendo si che i loro diritti non andassero mai persi di vista. È per questo motivo che il nostro progetto si chiama “Tuo figlio sempre”.
La separazione, in quanto momento di profondo cambiamento coinvolge i coniugi che hanno scelto di dividersi, i figli che assistono alla trasformazione della loro famiglia e tutte le persone che ruotano attorno al nucleo familiare, come i nonni o gli amici di famiglia, e gli insegnanti. In ultimo, “Al giornalista Paolo Borrometi, per la dedizione, il coraggio e l’impegno civile a difesa della libertà di stampa, pietra miliare della lotta alla criminalità organizzata. Anzio non dimentica i valori della memoria, custoditi e trasmessi ai giovani per un futuro di Pace”.
Questa è la dedica, a firma del sindaco di Anzio, Candido De Angelis, su di uno splendido piatto in argento che nella sala consiliare di Villa Corsini Sarsina, è stato donato allo scrittore e giornalista costretto a vivere sotto scorta, Paolo Borrometi, al quale è stato ufficialmente conferito il “Premio per la Pace Città di Anzio”. Tra gli ospiti di oggi, a Villa Corsini Sarsina, l’autorevole presenza del Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare di Appello di Roma, Marco De Paolis, autore di numerosi saggi e pubblicazioni a carattere scientifico sul tema dei crimini di guerra e nel campo del Diritto Penale Militare, considerato uno dei maggiori esperti in materia giuridica dei crimini di guerra della seconda guerra mondiale.
“Ricevere il Premio per la Pace Città di Anzio è uno dei maggiori onori che mi si possano tributare - ha dichiarato Borrometi nel suo intervento - sono grato al sindaco De Angelis, all’assessore, Laura Nolfi ed a tutta la comunità di Anzio. Dedico questo premio a Liliana Segre, costretta a vivere sotto scorta pur se sopravvissuta ai campi di concentramento. Sono onorato infine di essere nella Sala Consiliare del Comune di Anzio, importante sede di democrazia partecipata. Quando sono stato invitato ho riflettuto sul parallelismo tra Anzio e Palermo, accomunate dal sangue, dalla morte e dal dolore a causa della guerra e della mafia. Ho iniziato a sognare di fare il giornalista a 15 anni, quando ho conosciuto la storia di Giovanni Spampinato e di tutti i giovani che sognavano di impegnarsi per questo Paese. Porto sul mio fisico, ma anche nel mio spirito, una menomazione permanente, con la consapevolezza dell’importanza delle Istituzioni, della Costituzione ed in particolare dell’art. 21, che sancisce il diritto del cittadino ad essere informato sul valore della libertà”.
Tito Peccia