Forte impegno ed indiscutibili risultati da parte del Coordinamento Ambientale di Anzio al di fuori delle logiche dei partiti
Il bilancio di Uniti Per L’Ambiente
Sono decine le associazioni, i comitati ed i gruppi associati a vario titolo che operano sul nostro territorio e tutti, in qualche modo, rappresentano quella voglia di sociale che caratterizza il popolo italiano.
La gran parte di essi raccoglie i cultori di qualche interesse, altri si occupano di attività ludiche o sportive, altri ancora cercano di interpretare i bisogni di una zona e c’è anche un comitato che vuole porre fine ad un consorzio inutile. Molte di queste sono legate a doppio filo con un partito politico oppure fanno da sponda a qualche attivista di partito: pochi sono i gruppi che operano esclusivamente nell’interesse della comunità senza altri obiettivi e spesso essi sono isolati e posti in condizione di non disturbare più di tanto chi detiene le responsabilità amministrative del territorio.
Per contare e per far sentire la voce della gente, a chi se ne dimentica il giorno dopo essere stato eletto, bisogna essere in tanti ed essere come la moglie di Cesare: al di sopra di ogni bega di partito e di ogni intrallazzo.
Oltre due anni fa, quando si stava consolidando una vera aggressione del territorio con la prospettiva di costruire, in un fazzoletto di terra, due centrali biogas ed un deposito di rifiuti normali e pericolosi, due storici comitati, quello dei Cittadini Sacida e quello di Lavinio, si sono mobilitati per contrastare la concessione dell’autorizzazione di due di questi e di fermare la realizzazione del terzo, che era stato già autorizzato senza che gli abitanti della zona fossero stati nemmeno informati. Elemento essenziale di questa alleanza fu l’impegno al di fuori dei partiti politici per non dare adito a strumentalizzazioni. Allora si era creato anche un altro comitato che perorava la lotta senza quartiere contro l’impianto biogas già autorizzato.
Un comitato affiliato ad un partito politico , che si è sciolto come neve al sole dopo essere servito all’elezione di qualche consigliere comunale. I comitati di Sacida e di Lavinio hanno continuato col loro impegno costituendo un coordinamento tra associazioni che oggi ha raggiunto il numero di dieci gruppi.
Un coordinamento, non un nuovo comitato di comitati, ma semplicemente un’azione di raccordo e lavoro in comune su obiettivi condivisi: cosi è nato UPA, Uniti Per L’ambiente. Naturalmente UPA è stata vista come polvere negli occhi da chi, impelagato nel gioco dei partiti e di una politica non sempre limpida, ha dovuto subire le attenzioni del nuovo organismo che non ha fatto sconti a nessuno appunto perchè non aveva nessuno da ringraziare.
Nell’ultimo anno UPA ha potuto evolversi sul piano organizzativo e strutturale generando settori specialistici, come UPA Mare ed UPA Verde, che hanno dato vita a progetti sviluppati nel corso del 2019, come FAREMARE 2019, che ha visto operatori di Planet 2084 impegnati sulle spiagge di Anzio a parlare di microplastiche e di Co2. Oppure all’impegno nella battaglia, ancora in corso per ANZIO Plastic Free, che ha avuto una parvenza di intervento comunale con l’Ordinanza Spiagge Plastic Free.
Intanto si è potenziata l’attività di divulgazione nelle scuole col progetto appena iniziato che si concluderà nell’estate 2020 con cui si coinvolgono insegnanti e genitori nelle varie problematiche ambientali.
Mentre è iniziato il lavoro di approfondimento per l’organizzazione di un importante convegno sull’ambiente, che avrà luogo in Anzio nell’autunno 2020, continua senza soluzione continuità l’impegno del Coordinamento sul piano strettamente legato ai rifiuti. Dei tre impianti previsti nella zona di Lavinio-Sacida due sono stati fermati con la speranza che di loro non si senta più parlare. Chi è onesto ed ha seguito tutto l’iter che ha portato alla loro mancata autorizzazione da parte della Regione Lazio e della Città Metropolitana sa che Uniti Per l’Ambiente ha giocato un ruolo determinante e lo ha fatto senza le chiassate ed i blocchi stradali che sempre accompagnano questi progetti: ha operato con la forza della ragione e della legge; una legge che non poteva permettere che degli impianti fossero realizzati in una ubicazione tale da costituire un serio pericolo per gli abitanti.
Una forza che non hanno voluto usare il Sindaco di Anzio, il suo Assessore ed il suo Dirigente nel dare, alla Regione Lazio, il proprio placet al terzo dei tre impianti e cioè quello della centrale Biogas di via della Spadellata che si trova nelle stessa situazione in termini di distanze di sicurezza.
Sarebbe bastato il parere negativo da parte dell’Assessore, invocando la carenza di distanza di sicurezza, che l’impianto della Spadellata molto probabilmente non sarebbe stato autorizzato. Ma non lo fece, come appare dagli atti della Conferenza di Servizi che trattò il progetto. Non lo fece e, per anni in futuro, i cittadini di Lavinio-Sacida e tutti i cittadini di buona volontà potranno chiedergli perchè; anche se il quesito potrà apparire retorico. Uniti Per l’Ambiente ha continuato e continua nel tentativo di fare chiarezza sull’impianto biogas della Spadellata e conta sull’impegno preso dal nuovo Sindaco di dare corso a quanto è suo obbligo fare: effettuare tutte le verifiche e portare il problema alla Regione Lazio affichè si riapra la Conferenza di Servizi e si verifichi se gli abitanti corrano pericoli per la presenza di una centrale che tutti, a partire dalla stessa Regione Lazio, hanno ammesso che non doveva essere realizzata nella presente ubicazione.
La Commissione Speciale, che era stata costituita per la volontà di UPA, stava dando molto fastidio ai manovratori del treno ed anche a qualche inserviente del vagone ristorante ed è stata chiusa per il semplice fatto che ostacolava il modo di fare politica di molti rappresentanti di partito di Anzio. Da fastidio il fatto che UPA non accetti contaminazioni e da fastidio a coloro che di contaminazioni vivono e di compromessi prosperano.
Solo chi è in mala fede non riconosce il lavoro che Uniti Per l’Ambiente ha fatto e sta facendo senza compromessi ed al di fuori delle ragnatela di rapporti ed interessi che accomunano la quasi totalità dei rappresentanti della politica di Anzio e non solo di Anzio.
Uniti Per l’Ambiente continuerà il lavoro intrapreso nei vari settori con la certezza e l’orgoglio di costituire un esempio raro, virtuoso ed efficace di partecipazione alla gestione consapevole del territorio. La forza d UPA sono coloro che vi aderiscono ed è per questo che coloro che vogliono dare una mano a chi difende in nostro ambiente possono farlo contattando sergiofranchi@hotamil.com
Sergio Franchi