Nella chiesa di San Bonifacio organizzata dall’Associazione Carabinieri in congedo
Celebrata la Virgo Fidelis
I Carabinieri di Pomezia scelgono la chiesa di San Bonifacio per la “Virgo Fidelis”
Anche quest’anno la chiesa di San Bonifacio nel quartiere della Nuova Lavinium è stato il luogo scelto dall’Arma per celebrare Maria Virgo Fidelis, celeste patrona dei Carabinieri con la Santa Messa celebrata dal reverendo don Antonio coadiutore del parroco don Marco Cimini.
La scelta della chiesa è stata determinata, come ha ricordato il capitano della compagnia Marcello Pezzi, per rispettare un desiderio del maggiore Roberto Ferraro presidente dell’Associazione Carabinieri in congedo, scomparso nel mese di febbraio di quest’anno, il quale prima di morire aveva scelto la chiesa di San Bonifacio per celebrare l’annuale ricorrenza della Virgo Fidelis.
Presenti, per le restrizioni COVID - 19, solo una contenutissima rappresentanza dei militari in servizio facenti capo alla Compagnia di Pomezia diretta dal capitano Marcello Pezzi, il comandante della locale compagnia della Finanza capitano Leonardo Cuneo, il luogotenente della stazione pometina Roberto Orsara, l’associazione Carabinieri in congedo di Pomezia con i familiari di carabinieri deceduti, fra i quali la vedova del Maggiore Roberto Ferraro, signora Ada Di Giovanbattista e una piccola rappresentanza della associazione locale dei Coloni.
La città di Pomezia era rappresentata dal sindaco Adriano Zuccalà accompagnato dal dirigente comandante della Polizia Municipale Angelo Pizzoli.
La Virgo Fidelis è la patrona dei Carabinieri dall’11 novembre del 1949, data della promulgazione di un “Breve Apostolico” il documento pontificio che reca la firma di papa Pio XII. Il titolo di “Virgo Fidelis” riprende direttamente il motto dell’Arma dei Carabinieri “Nei secoli fedele”. Il titolo sottolinea il merito della sua diffusione soprattutto all’Arma, in virtù del quell’ineludibile sentimento di fedeltà che accompagna da sempre la figura del carabiniere.
La cerimonia e proseguita con la preghiera del Carabiniere, letta dal Carabiniere in congedo Benito Giorgi, vice presidente dall’associazione di Pomezia come atto di ringraziamento per il servizio svolto quotidianamente da tutti i carabinieri, soprattutto per la partecipazione attiva nelle singole realtà sociali da tutti i carabinieri in servizio e in congedo quali parti integranti delle Istituzioni.
Poi il commovente minuto di silenzio caratterizzato dalle note del “Silenzio” magistralmente eseguite dal trombettista dei Bersaglieri accompagnato dal Presidente della Associazione di Pomezia Emilio Dionisi. La cerimonia si è conclusa con un sentito intervento del comandante cap. Marcello Pezzi che, dopo i ringraziamenti di rito ai presenti per la loro partecipazione, ha ricordato l’80° anniversario della battaglia di CULQUABER il 21novembre 1941, quando ebbe luogo una delle più cruenti battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di quella località. Alla bandiera dell’Arma per quel fatto d’armi, fu conferita la seconda medaglia d’oro al valore militare, dopo quella ottenuta dalla partecipazione alla Grande Guerra Mondiale.
Il comandante ha inoltre ricordato la celebrazione della “Giornata dell’orfano” esprimendo la propria solidarietà a tutti i familiari dei tanti carabinieri caduti nell’adempimento del dovere. Egli ha, inoltre, rimarcato il senso del dovere e gli alti valori incarnati e che contraddistinguono da sempre gli uomini dell’Arma: la fedeltà, il dovere, il coraggio, il sacrificio, la generosità e l’impegno per la sicurezza di tutte le comunità.
Concludendo ha anche sottolineato l’impegno attuale degli uomini dell’Arma che nel difficile periodo pandemico si sono sempre espressi e continuano a farlo, anche nelle attività di supporto, vicinanza e collaborazione con le fasce più deboli e le persone colpite dal virus.
Attilio Bello
Riapertura Psi
Appello a tutti i cittadini/e, che si rispecchiano nei valori socialisti.
Siamo un piccolo gruppo di giovani compagni che sentono la mancanza, anche a Pomezia, di un punto di riferimento dove poter discutere di Politica e per questo vorremmo organizzarci per la riapertura della sezione del Partito Socialista Italiano.
Per rendere concreta la necessità di far rivivere i valori socialisti nel nostro comune, intendiamo riunire tutti coloro che, partendo da esperienze, culture e sensibilità diverse, si riconoscono in politiche riformiste, democratiche e liberali. Ci rivolgiamo a tutti senza distinzioni di genere e di orientamento sessuale, di etnia, di nazionalità e di religione.
Invitiamo tutti i compagni/e interessati ad aderire all’iniziativa a contattarci:
appellosezionepsi.pomezia@gmail.com
Comitato Costitutivo
Sezione PSI Pomezia
Attuate tutte le procedure per preservare il balconcino
Libero dai puntelli
Finalmente il balconcino della “Casa del Fascio” di piazza Indipendenza è stato liberato dai tubolari che dal 2019 lo puntellavano.
Una situazione che aveva suscitato molte preoccupazioni e richieste di chiarimenti, vedi quella ufficiale del capogruppo della Lega Saverio Pagliuso poco dopo che il balconcino era stato puntellato ed anche i solleciti di associazioni come Pomezia Aiuta. Noi stessi abbiano seguito con attenzione la vicenda consapevoli dell’importanza storica del balconcino e più volte ne abbiamo sollecitato la riparazione. E’ doveroso sottolineare che l’ufficio lavori pubblici ha attuato tutte le procedure previste per preservare il balconcino che unitamente al palazzo ha una importanza architettonica e storica.
La storia del balconcino
Il balconcino si trova nel palazzo comunale di piazza Indipendenza, sede della polizia municipale. La palazzina, quando fu inagurata la città, era la sede del Partito Nazionale Fascista, infatti sulla facciata del balconcino vi era scritto “PNF Fascio di Combattimento Arnaldo Mussolini”. La sede era intitolata ad Arnaldo, fratello minore del Duce, deceduto nel 1931. Fu subito chiamata “casa del fascio” anche per i due grandi fasci littori che ancora sono visibili ai lati dell’entrata. Inoltre sotto il balconcino vi era la scritta, ancora visibile “A XVII - E.F. “. Il nuovo calendario dell’Era Fascista (abbr.: E.F.) fu introdotta dal regime, adottando come data di inizio quella della Marcia su Roma (28 ottobre 1922) e con una numerazione romana. L’anno I dell’E.F. andava dal 28 ottobre del 1922 al 27 ottobre del 1923. La nostra scritta “A XVII – E.F.”, era il periodo dal 28 ottobre 1938-al 27 ottobre 1939, quindi il palazzo è stato realizzato in questo arco di tempo. Ricordiamo che Pomezia è stata fondata il 25 aprile del 1938, e inagurata il 29 ottobre 1939. Ne abbiamo approfittato per dare qualche spiegazione che sta anche a sottolineare l’importanza storica di questo palazzo che naturalmente va preservato.
A.S.