Intervista a Domenico Mellone che sul suo sito facebook presenta tantissime fotografie storiche inedite del nostro litorale
Rivogliamo la torre ...a Torvaianica
Una pagina che su facebook considero veramente pregevole è “Rivogliamo la torre a ….Torvaianica”. E’ un sito che soprattutto attraverso una importante documentazione fotografica racconta la storia dei cittadini di Torvaianica. L’amministratore di questa pagina è Domenico Mellone a cui ho rivolto alcune domande.
- Mi racconta la sua storia personale?
“Sono arrivato a Torvajanica nel 1959, avevo circa 3 anni. I miei genitori, originari della provincia di Salerno, venivano comunque da Pomezia! Una infanzia molto vispa e tutto sommato felice, fatta di poco ma spensierata. Avevo tanti amici ed un fratello più piccolo con cui giocare, la spiaggia ed i prati abbondavano in quegli anni! L’ adolescenza è stata un po’ più complicata, oltre lo spirito ribelle (condiviso peraltro da molti miei coetanei) in me c’era anche la voglia di uscire da determinati schemi e dal provincialismo in cui ci costringeva la realtà del nostro paese! Torvajanica non offriva molto ai giovani. Io personalmente ero molto curioso ed ero attratto da qualsiasi tipo di novità o distrazione che potessero appagare le frustrazioni di un adolescente annoiato. Questa cosa mi ha portato qualche anno più tardi, vuoi la carenza di lavoro nel nostro territorio, vuoi anche la scarsa qualità di quel poco che trovavi, ad emigrare nella capitale! Trovato lavoro a Roma dopo qualche tempo presi un monolocale in affitto! Furono due anni bellissimi ed importanti, ero poco più che ventenne e vivere ogni sera la grande città come sognavo da ragazzo era qualcosa di inebriante e sicuramente appagante. Ma anche le cose belle alla lunga stancano, il mio paese mi mancava molto e questo mi portò di nuovo a Torvajanica e cominciai così a fare il “pendolare”! La cosa andò avanti per molti anni, fino al punto che incontrai a Roma quella che sarebbe stata mia moglie e quindi obtorto collo tornai ad abitare nella Capitale, dove ancora risiedo!”
- Come mai ha avuto l’idea di creare la pagina facebook “Rivogliamo la torre a… Torvaianica?
“Erano gli anni 90 nascevano le prime chat, e di conseguenza i social network, potevo resistere? Negli anni 2000 aprii una pagina su MYSPACE, ma non ero soddisfatto di come era impostata, quindi quando nacque FACEBOOK (molto piu versatile) passai immediatamente lì! Qualche tempo dopo ebbi l’idea di creare una pagina o un gruppo con cui condividere del materiale in mio possesso, sulla falsariga (digitale) di quello che stava facendo Piero Lazzeri nel suo “museo” fotografico: rivivere Torvajanica con il suo percorso storico, dalla Torre cinquecentesca al caso Montesi, da quello che erano le storie delle famiglie dei pionieri, a vecchi scorci immortalati su cartoline o vecchi edifici più o meno caratteristici attraverso vecchie foto perlopiù sbiadite dal tempo. Così pensai ad un nome per il gruppo ed immediatamente cominciai a postare!”.
- Perché il titolo “Rivogliamo la torre a… Torvaianica”?
“Erano i tempi di: “sei di vattelappesca se...” Ma mi sembrava troppo banale almeno per quello che volevo io; come “Torvaianica sparita” del resto! Anche se ci sarebbe da parlarne per ore. Non volevo una chat ma qualcosa che potesse colpire l’immaginario collettivo del paese quindi cercai qualcosa di forte, di duro, qualcosa che avesse un vago sapore di denuncia, che unisse sia il racconto, la storia, le immagini sia il nonsense del nome di Torvajanica. L’unico paese in Italia che pur avendo nel suo nome, il richiamo ad una torre, ne era del tutto sprovvisto e questo paradosso mi ha sempre infastidito. Questo però bloccava la gente, era troppo forte ed impegnativo come richiamo, così entravano per curiosare ma non si iscrivevano, ed a me tutto sommato andava bene così l’importante era la visibilità per chiunque e poter condividere un po’ di conoscenza del territorio. Inizialmente pensai di indire un referendum su come poter regalare una Torre a Torvajanica e se non in scala 1:1, anche più piccola, di diversa fattura, più adeguata, magari anche in miniatura posta nei giardinetti! Ma le idee erano poche come le persone interessate al progetto, tanto più che oltre le idee mancavano i soldi! Provai a parlare di: colletta, per una piccola scultura si poteva fare, ma anche quei pochi si defilarono, quindi lasciai cadere la cosa e pensai di rinominare il gruppo ma stranamente molte persone mi consigliarono di non farlo e lo lasciai cosi’!”
- Come riesce ad avere tutte quelle foto alcune veramente molto rare?
“Ho avuto modo per il mio lavoro, ero informatico, di affacciarmi nel WEB in una maniera importante, e nel corso degli anni mi capitava comunque di curiosare e cercare qualcosa sul mio paese. Potevo disporre di molti p.c. da cui accedere e di molti browser, da Explorer ad Opera, da Mozilla a Chrome ed avevo notato che ognuno catturava cose diverse, così cominciai nel tempo libero a fare ricerche di foto cartoline e notizie su quello che potesse interessarmi! Non mi soffermavo alle immagini, ma anche alle curiosità in qualche modo collegate alla Torre. Ricordo che i primi tempi avevo un modem che viaggiava a 4K e per scaricare una foto potevo impiegare anche mezz’ora! Molte famiglie contribuirono spedendomi bellissime foto di momenti anche intimi che hanno caratterizzato il loro percorso a Torvaianica e che ho postato con molto piacere. Tanti amici mi hanno inondato di informazioni: aneddoti, foto e curiosità varie! Molto ho preso dai due meravigliosi libri su Torvajanica della dott.ssa Claudia Montano: La civiltà marinara di Torvaianica; da Minturno alla Terra Nuova e Viaggio nella Memoria. Anche Piero Lazzeri per incoraggiarmi i primi tempi mi passò qualcosina dalla sua collezione. Poi l’incontro con Franco Zanotti di Gente di Pomezia, con cui ci fu un mutuo scambio di materiale. Ma appena posso mi rituffo sul web in cerca di curiosità”.
- Quali sono le foto più belle pubblicate? A me sono piaciute quelle riguardanti l’Arly Club..
“Quali sono? Per me ognuna è bella! Racconta una storia, un vissuto particolare, non saprei dire, forse la foto di Pio Schiano che in guerra incontra il cugino su un’altra unità navale! Almeno a me ha dato una grande emozion, oppure la foto della Torre ancora intera! Senza comunque fare della retorica; la piu’ bella è sempre la prossima! Tuttavia ci sono un paio di cosine che mi hanno dato un enorme soddisfazione.
Il progetto della ferrovia (dei primi del 900) che partiva da porta S. Paolo ed arrivava davanti alla Torre,
ed il significato della parola “Zingarini”, forse il primo vero abitante di Torvajanica. Si sapeva che era una porzione di demanio che partiva da Celori fino all’ Albatros ma chi o cosa fosse era un mistero! Mario Soldati nel suo libro “Lo Smeraldo” lo descrive minuziosamente come “una baracca di legno” che apparteneva da tempo immemorabile ad una tribù di zingari, e per un po’ lo presi per buono finchè! Per l’Arly Club è un discorso a parte, un sogno che più di 30 anni fa. Un gruppo di amici provò a realizzare, ma che durò giusto un paio di stagioni. Sono comunque legatissimo a quel periodo: volare sul proprio territorio, riconoscere i posti e le strade volandoci sopra dava un enorme senso di libertà, le prospettive dall’alto cambiano completamente ed era come scoprire qualcosa di nuovo ogni volta.
Il movimento del Volo da Diporto o Sportivo (VDS) era agli albori , eravamo tra i primi e ci si sentiva tutti eroi, si decollava non sapendo se ci fosse stato un atterraggio! Eravamo liberi da casco, radio e tutto ciò che oggi è obbligatorio, era il periodo del vento in faccia e del lancio dell’elica! Spero di trovare altre foto dell’Arly le posterei molto volentieri!”.
- In mezzo a tanta robaccia che viene pubblicata su facebook lei è uno che fa un lavoro pregevole di memoria storica. Ha mai pensato di utilizzare tutta l’enorme documentazione per una pubblicazione?
“Grazie per la considerazione, mi gratifica molto! Pubblicare? Mi è stato proposto tempo fa ma ho lasciato cadere la cosa anche se presto credo usciranno pubblicazioni che in qualche modo si rifaranno al gruppo, ho dato consenso ad usare materiale. Nello specifico comunque sarebbe riduttivo perché il materiale che posto è in continuo aumento ed ogni giorno spero di trovare la chicca o il reperto che vada ad implementare sempre di più questo splendido data base che ormai contiene molte migliaia di immagini.
A.S.