In questo periodo dell’anno in cui la circolazione dei virus influenzali è massima, è importante prevenire questa malattia respiratoria
Influenza e vaccinazione antinfluenzale
- Che cos’è l’influenza?
L’influenza è una malattia respiratoria provocata da virus (virus influenzali) che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). Spesso vengono impropriamente etichettate come “influenza” diverse affezioni delle prime vie respiratorie, sia di natura batterica che virale, che possono presentarsi con sintomi molto simili. Nello stesso periodo dell’anno in cui la circolazione dei virus influenzali è massima (in Italia solitamente in autunno-inverno) possono contemporaneamente circolare molti altri virus che provocano affezioni del tutto indistinguibili, dal punto di vista clinico, dall’influenza (Adenovirus, Rhinovirus, virus sinciziale respiratorio, coronavirus etc.).
- Quali sono i sintomi dell’influenza?
I sintomi dell’influenza includono tipicamente l’insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini.
La maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni, ma alcuni soggetti (quelli di 65 anni e oltre, bambini piccoli e adulti e bambini con patologie croniche), sono a maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della loro condizione di base.
- Come si trasmette l’influenza?
L’influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie, in maniera:
• diretta (tosse, starnuti, colloquio a distanza molto ravvicinata)
• indiretta (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).
Per questa ragione è fortemente raccomandato seguire alcune precauzioni generali, come:
• evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa
• lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti
• evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca
• coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura
• aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna.
Una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel limitare la diffusione dell’influenza.
- Da quando e per quanto tempo una persona con influenza è contagiosa per gli altri?
I pazienti affetti da influenza sono già contagiosi durante il periodo d’incubazione, prima della manifestazione dei sintomi.
Una persona adulta può trasmettere il virus da tre a sette giorni dopo l’inizio della malattia.
I bambini invece sono contagiosi più a lungo.
- Si può allattare con l’influenza?
Il virus influenzale è diffuso in tutto l’organismo e quindi anche nel latte, dove peraltro sono presenti anche gli anticorpi.
La trasmissione dell’infezione, però, avviene soprattutto per via “aerea”, quindi, per evitare di contagiare il bambino è consigliabile allattare mettendo una mascherina sulla bocca.
- Quali sono le complicanze dell’influenza?
Le complicanze dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti (quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche), alle sinusiti e alle otiti (queste ultime soprattutto nei bambini).
Sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate.
- È possibile prevedere l’andamento della prossima stagione influenzale?
No. L’influenza è una malattia che ricorre in ogni stagione