Raccolta firme per la chiusura ai Sedici Pini
Discarica Roncigliano
In occasione del “Festival dell’Inclusione sociale”, svoltosi nell’area del centro commerciale 16Pini di Pomezia, l’Associazione Salute Ambiente di Albano Laziale, ha incontrato i cittadini e le altre associazioni del territorio, per fare il punto sulla vicenda della discarica di Roncigliano, che interessa molto da vicino il Comune di Ardea, e poi anche gli altri comuni del circondario, ed avviare una raccolta firme per la chiusura definitiva dell’impianto. Un impianto, come quello di Roncigliano, che ha creato e sta creando tanta preoccupazione nella popolazione. “La vicenda della discarica di Roncigliano la conoscete benissimo. Non c’è bisogno di descrivere quello che sta avvenendo da qualche mese a questa parte – hanno detto i rappresentati dell’Associazione Salute Ambiente di Albano -. Insieme ad altre associazioni del territorio ne abbiamo richiesto la chiusura immediata, ma il TAR del Lazio, con una velocità inaudita, si è pronunciato lo scorso 2 novembre, dopo averci ascoltato insieme al Comune di Albano Laziale, al comune di Ariccia ed al comune di Ardea che si erano costituiti in ad adiuvandum, ed il risultato è stato: purtroppo dovremmo aspettare almeno fino al 2 febbraio del 2022, quando l’ordinanza della ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, che aveva riaperto il sito della discarica, probabilmente non verrà prorogata. Alla base di questa decisione del Tar, c’è l’emergenza rifiuti di Roma, con l’amministrazione capitolina che non riesce a smaltire e risolvere il problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Questa emergenza diventa e rimane ancora più grave rispetto all’inquinamento che è stato dimostrato anche dalle ultime analisi dei pozzi. Per la prima volta, non solo sui quattro pozzi presi in esame, comunque dopo 6 anni l’Arpa Lazio ha analizzato altri pozzi, anche grazie alle nostre denunce. La nostra associazione, più volte, ha evidenziato il fatto che dentro la discarica ci sono molti altri pozzi da analizzare. Queste analisi hanno dimostrato un alto grado di inquinamento, ma non sono state sufficienti per la chiusura della discarica. L’altra novità, che vogliamo segnalare, è positiva: ci sono due relazioni tecniche preliminari, sia del comune di Albano Laziale che della Città Metropolitana di Roma, che di fatto hanno dato parere negativo, riguardo al progetto per la realizzazione del Maxi biogas. La società Colleverde ha subaffittato parte della dell’impianto di Roncigliano, dell’ex TMP andato a fuoco nel 2016, ed ha presentato nuovamente un progetto per la realizzazione di questo impianto che di fatto è stato annullato e già bocciato nel 2020. Un maxi impianto che andrebbe a trattare non solo i rifiuti della zona del bacino dei castelli Romani, ma anche la provincia di Roma e di Latina. Su questo progetto si sono espressi con due distinti relazioni tecniche preliminari ed entrambe con parere negativo”.
S.Me.
Il progetto della Pro Loco Città di Pomezia ha fatto tappa al castello di Ceccano
Il cammino dei Templari nel Lazio
Il 13 novembre, in una location piena di storia e di fascino, quella del Castello dei Conti di Ceccano, è stato presentato il Progetto” Il Cammino dei Templari del Lazio” ideato dalla Pro Loco Città di Pomezia con i patrocini della Regione Lazio, del Comune di Ceccano e dell’EPL Lazio.
Il progetto è nato lo scorso anno quando, durante il periodo delle limitazioni sanitarie, la Pro Loco Citta di Pomezia organizzò le dirette facebook su vari argomenti con il coinvolgimento di politici, medici, storici, giornalisti, pro loco, associazioni ecc.
In una di queste dirette il prof. Antonio Sessa raccontò la storia della presenza della tenuta Templare di Sant’Eramo nel Comune di Pomezia e gli affascinanti segnali che i Cavalieri del Tempio avevano lasciato nel borgo di Pratica di Mare e nell’area dell’Antica Lavinium.
Il successo fu clamoroso e quindi unitamente al prof. Sessa, al segretario della Pro Loco Citta di Pomezia con il supporto del direttivo, elaborammo un progetto teso a coinvolgere altri comuni del Lazio dove i templari avevano lasciate tracce visibili.
Nel contempo venivano interessati importanti chef, maestri pastai, Istituti scolastici per rivisitare le abitudini alimentari dei templari che garantivano loro una longevità sopra la media del tempo.
Il progetto fin dall’inizio è stato soprattutto finalizzato, attraverso la presenza templare, alla conoscenza dei territori e quindi allo sviluppo del turismo locale; interagendo nel contempo con quelle che sono le peculiarità storiche-artistiche dei paesi interessati e le loro eccellenze enogastronomiche.
Attualmente sono stati coinvolti oltre 15 comuni distribuiti nelle cinque provincie e si continuerà andando, come nel caso di Ceccano, a svilupparlo sui territori.
Non si può parlare del convegno di Ceccano senza prima menzionare l’ottimo lavoro che sta facendo l’amministrazione guidata dal sindaco dott. Roberto Caligiore nel restaurare e rendere fruibile il castello di Ceccano. Un gioiello architettonico nel cuore di una cittadina la cui amministrazione sta lavorando con grande impegno per attualizzare la sua storia millenaria.
L’evento di Ceccano è stato egregiamente ideato ed organizzato dello storico locale Mario Tiberia e dall’assessore alla cultura del Comune di Ceccano Stefano Gizzi supportati dal sindaco Roberto Caligiore che lo ha patrocinato.
L’evento è stata una grande vetrina per conoscere Ceccano, la sua storia, il suo castello, le sue peculiarità, per ascoltare importanti relatori che hanno illustrato aspetti storici locali e di realtà limitrofe, nuovi affascinati progetti come quello di ricercare le tracce lasciate dai templari nell’alto e basso Lazio soprattutto grazie alla presenza delle grandi abbazie Cistercensi.
Ceccano deve essere la prima tappa del progetto “Il Cammino dei Templari nel Lazio” che dovrà fare conoscere i territori interessati e creare una rete di sinergie fra Comuni per lo scambio di informazioni e proposte per lo sviluppo turistico.
Un progetto che dovrà coinvolgere anche soggetti privati nel campo dell’accoglienza e della ristorazione che a loro volta dovranno essere in grado di realizzare delle offerte, dei pacchetti turistici vantaggiosi, adatti al nuovo target turistico ed in grado di attirare un vasto pubblico.
Relatori del convegno di Ceccano:
dott. Roberto Caligiore (sindaco di Ceccano); avv. Stefano Gizzi (Assessore alla Cultura del Comune di Ceccano); Mario Tiberia (ricercatore); Alessio Patriarca (Ricercatore); avv. Stefania di Benedetto (Ricercatrice); dott. Vincenzo Federico (Priore Val Tevere Lazio SOET); Comm. Marco Antonio Pasin (SOET); Comm. Gianni D’Avelli (SOET); Pasquale Bronzi (Consigliere delegato al turismo); Prof.ssa Cristina Santonocito, progetti Erasums; Claudio Mazza (Presidente Pro Loco Pomezia); prof. Antonio Sessa giornalista;Vincenzo Scherrillo (Segretario Pro Loco Pomezia).
Presenti in sala: numerose autorità e personalità della cultura fra cui:
Elisa Torriero (Consigliere delegato ai cammini, comune di Roccasecca) con il signor Angelo Ciampa; dott. Tommaso Tartaglione (Vice Pres. comitato storico Caserta); avv. Giuseppe Sessa, ELP Lazio; dott. Fernando Riccardi (scrittore storico); Prof Mario Sodani (assessore alla pubblica istruzione); Mauro Staccone (Consigliere comune di Ceccano); Angelo Macciomei (Consigliere delegato ai lavori pubblici Ceccano); Associazione templari cattolici d’Italia: Comm. Daniele Borderi e Comm. Daniele Rossi; Architetto Frank Ruggiero del comune di Ceccano; Fausto Puddu e Alessandro Carducci dell’Associazione Templari di San Paterniano di Ceprano; una delegazione dell’Associazione Pomezia Aiuta. Inoltre presenti in sala: Prof.ssa Stefania Alessandrini con studenti del Liceo di Ceccano e studenti dell’Istituto Alberghiero Di Ceccano.
Il prossimo appuntamento del progetto “Il Cammino dei Templari nel Lazio” avverrà il prossimo anno con un altro paese da conoscere ed apprezzare per la sua storia legata ai templari, per le sue peculiarità architettoniche ed enogastronomiche .
Claudio Mazza