Il congresso cittadino si terrà l’11 e il 12 dicembre presso l’Hotel Principe di Pomezia. Pubblichiamo la mozione di “Insieme per Cambiare”
Il Partito Democratico di Pomezia verso il congresso
L’11 e il 12 dicembre presso l’Hotel Principe di Pomezia si celebrerà il congresso del Partito Democratico di Pomezia. Programma: Sabato 11/12 a partire dalle ore 18.00 si svolgerà il dibattito; domenica 12/12 invece si voterà dalle 9.00 alle 22.00.E’ già stata presentata una prima mozione “Insieme per Cambiare” i cui PRIMI firmatari sono: Enrico Mangano (segretario Giovani Democratici Pomezia) Stefano Mengozzi (capogruppo Pd in Consiglio comunale),Maurizio Battistelli, Laura Berluti (Giovani Democratici); Alessandra Caponi; Alessio Caporaletti; Rosaria Del Buono; Luca Goffredo; Claudio Mazzoni; Eleonora Napolitano; Danilo Risi; Vincenzo Scherillo “Insieme per Cambiare. Il Nostro Partito, La Nostra Citta’, Il Nostro Futuro. (Mozione congressuale 2021). Siamo ad una fase decisiva per il Partito Democratico di Pomezia. Le elezioni sono distanti appena 18 mesi e c’è da costruire il percorso politico che ci farà tornare tra le persone con idee e proposte forti ed una classe dirigente rinnovata, competente e capace.
Dopo più di due anni di commissariamento abbiamo registrato un picco di iscrizioni al partito che ci rende felici per la ritrovata attrattività del Partito sul territorio. Adesso però c’è da giocare la partita più importante: il congresso.
Noi firmatari di questo documento intendiamo ribaltare la logica dei piccoli numeri e dei personalismi. Siamo convinti che serva un congresso vero, che significa dibattito sulla città e sulle prospettive politiche. Un percorso di riflessione e proposta che – se ben praticato – potrà anche avere una soluzione unanime.
Non è più il tempo dei caminetti, degli accordi e dei garanti. Questo è il tempo della politica e dell’elaborazione programmatica, perché vogliamo un partito capace di raccogliere la sfida in vista delle prossime elezioni: vogliamo pensare insieme la città di domani, le proposte politiche che il Partito Democratico potrà mettere in campo, e guidare una coalizione capace di convincere l’elettorato.
Il nostro è un messaggio chiaro ai nostri iscritti e simpatizzanti, anche e soprattutto per archiviare le ricostruzioni di qualche delatore: in nessun modo pensiamo che il Pd di Pomezia possa essere “spalla” di progetti costruiti da altri. Noi vogliamo essere i protagonisti di un nuovo percorso politico. E a chi parla di alleanze e assessorati, rispondiamo che oggi la questione centrale è con quali idee e con quali proposte dobbiamo tornare a presentarci davanti ai cittadini. Sarà la nostra identità forte a consentirci di stare seduti ai tavoli delle alleanze con la capacità di guidare i processi.
Siamo convinti che pensare la città, oggi, significhi costruire una visione e mettere in atto un piano strategico per lo sviluppo e la sostenibilità ambientale. La crescita disordinata, la carenza dei servizi fondamentali e di quelli alla persona, la stessa difficoltà a “fare cultura” sono stati fattori decisivi nel mancato compimento di un processo di sviluppo che possa migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Siamo stati una grande città industriale senza mai essere davvero città. Ed oggi che la crisi del lavoro sembra avere le sue conseguenze peggiori è necessario fare i conti con quello che rimane. Rilanciare un grande piano per il lavoro e le infrastrutture, ricostruire i legami di comunità, saper assistere chi rimane indietro: questi devono essere i capisaldi del nostro impegno.
In queste righe vogliamo mettere in evidenza alcuni temi che saranno per noi gli obiettivi fondamentali da perseguire per la costruzione dell’agenda democratica in vista del passaggio elettorale del 2023.
Saremo protagonisti solo con una forte piattaforma programmatica e l’adesione ai nostri valori progressisti.
UN PARTITO AL CENTRO DELLA POLITICA
Non il centro inteso come moderatismo, ma un partito che finalmente diventi “il centro” del campo largo del centrosinistra cittadino. Intendiamo lavorare sul modello nazionale, come indicato con chiarezza dal nostro segretario Enrico Letta, assumendo come Partito Democratico il ruolo guida per la formazione di una coalizione aperta, larga, forte del consenso dei cittadini.
Per farlo dovremo costruire la nostra classe dirigente raccogliendo il vento di novità arrivato dalla recente fase di tesseramento, unito a chi ha scelto di tornare nel Pd per essere protagonista e costruire il futuro della città.
L’ETICA PUBBLICA AL PRIMO POSTO
Troppe vicende ci hanno visto protagonisti in negativo, troppo spesso non abbiamo avuto attenzione nel processo di costruzione della nostra comunità politica. Il congresso segna una fase di svolta, perché noi vogliamo un partito che fissi in alto l’asticella dell’etica pubblica, della politica intesa come servizio ai cittadini e non a sé stessi, dobbiamo ricordarcelo sempre.
Intendiamo rilanciare impegno nella lotta al malaffare e per un buon modello di gestione e di governo, come già fatto in consiglio comunale da promotori della prima Commissione Antimafia comunale e del Codice Etico degli Amministratori Comunali.
LE PROPOSTE DA CUI VOGLIAMO PARTIRE
Riassumiamo, solo come anticipazione di un programma più vasto che dovremo costruire insieme, alcuni punti chiave da cui avviare il dibattito democratico sulla città:
Investire sulla pianificazione del territorio, ferma da 40 anni, che oggi può essere integrata grazie agli strumenti normativi voluti dalla Regione Lazio, come il piano di rigenerazione urbana. Un passaggio che si intreccia con la pianificazione legata al Pnrr, che non può non vedere protagonista il nostro territorio.
Tra le sfide, impellente completare l’iter di perimetrazione dei nuclei abusivi – zone della città ormai dentro il tessuto urbano ancora sprovviste di servizi primari e spazi verdi. L’urbanistica pensata non come consumo di suolo ma riqualificazione delle centinaia di immobili e capannoni abbandonati.
Avviare un rapporto privilegiato con la Città Metropolitana per attirare nuovi investimenti sull’edilizia scolastica e allo stesso tempo investire, sul piano comunale, su nuovi asili nido e spazi di aggregazione e studio per i giovani.
Serve maggiore attenzione nell’organizzazione della macchina amministrativa comunale, aspetto non secondario per migliorare l’efficienza degli uffici e dei servizi. Valorizzare il personale comunale, metterlo nelle condizioni di poter lavorare al meglio e con il riconoscimento della propria esperienza, significa ottimizzare la risposta del Comune ai cittadini. Pianificare significa anche pensare una rete di viabilità e mobilità all’altezza delle necessità che hanno oggi i quasi 70 mila cittadini di Pomezia. Significa perseguire lo snellimento del traffico urbano ed il potenziamento delle infrastrutture, anche attraverso percorsi di mobilità alternativi (che però, come nel caso delle piste ciclabili, siano pensati per destinazione). Completare i servizi primari nei quartieri ancora sprovvisti. Abolire la parola periferie dal nostro dizionario: noi preferiamo il modello policentrico, in cui ogni quartiere deve arrivare ad avere tutti i servizi necessari e gli spazi di comunità adeguati per essere pensato comune “una città dentro la città”.
Sulla base di quanto esposto intendiamo avviare un dibattito, allargato alle istituzioni superiori, affinchè il Partito Democratico di Pomezia possa davvero affermarsi come la principale forza politica del territorio, capace di parlare a tutti i cittadini e le cittadine, alle forze associative ed ai comitati.
Noi ci crediamo!”
T.R.