Intervista a tutto campo a Mirella Monti presidente della Commissione Urbanistica. Potrebbe essere la prossima candidata a Sindaco
“Abbiamo cambiato il volto di Pomezia”
L’architetto Mirella Monti, consigliere comunale del M5S, è presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici e Mobilità. Al secondo mandato di consigliere comunale, Monti ha presieduto anche nella precedente amministrazione la suddetta commissione. Mirella Monti è di origine romagnola, la sua famiglia è arrivata subito dopo la fondazione della città e suo padre Marcello è stato presidente dell’Associazione Coloni di Pomezia.
- Presidente lei è da circa otto anni che presiede questa commissione. Cosa ha trovato quando si è insediata per la prima volta?
“Al momento del mio insediamento purtroppo si è trovata una situazione surreale, l’aspetto del nostro Comune era ben noto. Un piano regolatore concepito nel 1974, oramai più che datato, peraltro messo in crisi anche e soprattutto da scelte politiche a dir poco scellerate, che hanno contribuito a creare una città tutt’altro che omogenea e funzionale. La sovrapposizione delle zone industriali con quelle abitative per non parlare dell’abusivismo edilizio, ne sono l’esempio”.
- Lei dirige una commissione strategica per lo sviluppo di un territorio, mi può indicare le iniziative più importanti prodotte dalla sua commissione?
“Nell’ambito della commissione ci si è confrontati e si sono definiti molti progetti, tra i quali, quelli più importanti per la città e per il decoro della stessa, l’abbattimento dell’ecomostro di Via Alcide De Gasperi (ex Pettirosso), la rigenerazione urbana, verifica dei piani urbanistici in itinere e molto altro. Per i lavori pubblici si è lavorato senza sosta, rifacimenti dei manti stradali, ciclabili, marciapiedi, rete idrica e fognaria, insomma ritengo che sia sotto gli occhi di tutti che la città è molto più bella, più moderna, più vivibile con indubbio miglioramento per i cittadini”.
- Quali sono gli obiettivi da qui a fine mandato per la Commissione che attualmente dirige?
“Gli obiettivi da qui a fine mandato sono molto importanti per la città, tra i quali l’abbattimento dell’ecomostro “Ex Biagio” sulla Piazza di Torvaianica che indubbiamente è un enorme risultato per la collettività, e che questa amministrazione ha saputo gestire al meglio, nonché il miglior utilizzo delle risorse che sono arrivate e arriveranno alla città. Con i finanziamenti ottenuti, si faranno interventi non solo nel centro urbano ma in tutti i quartieri, naturalmente ne citerò solo alcuni. Tra queste risorse abbiamo il bando periferie che ci permetterà importanti interventi su Santa Palomba e Borgo Santa Rita. Finanziamento per dissesto idrogeologico che prevede interventi su via Castagnetta e Campo Jemini. Con i fondi ottenuti dal PINQuA pari a circa 30 milioni di euro, numerosi saranno gli interventi di riqualificazione su Torvaianica e su Pomezia, per citarne uno, a mio avviso davvero importante, il completamento del teatro comunale di via Fratelli Bandiera”.
- A livello regionale ha condiviso la scelta del M5S di allearsi con il Pd? Che futuro auspica per Pomezia?
“Leggo le scelte che si sono operate a livello regionale in maniera utile per la città di Pomezia, in quanto l’assetto attuale dell’Ente sovranazionale può essere anche un valido contributo per la crescita del territorio e della nostra bella città, ciò anche in termini di dialogo e di confronto su tutti quei temi che il Comune di Pomezia deve necessariamente portare avanti appunto dialogando con la Regione Lazio”.
- Ma è vero che lei più di una volta ha manifestato la volontà di dimettersi da consigliere comunale o sono solo dicerie di piazza?
“Non ho mai pensato di dimettermi e sono felice di partecipare e quindi offrire il mio modesto contributo per la crescita della città, non capisco come possano circolare voci così false, forse però da qualcuno sperate”.
- Una domanda personale, ho conosciuto suo padre Marcello, era molto legato alle sue origini, lei cosa ha conservato delle tradizioni romagnole?
“Come mio padre anche io sono molto legata alle mie origini romagnole, da una parte e romane dall’altra, aspetto che sono lieta di condividere con molti amici e famiglie pometine, che hanno comuni origini. La consapevolezza del proprio territorio, della propria comunità, delle integrazioni e delle proprie origini, contribuiscono a mantenere un senso di identità e comunità”.
- Negli 82 anni di vita della città non vi è stato mai un Sindaco donna. Tra l’altro una sola volta abbiamo avuto un candidato a sindaco donna e fu la signora Alba Rosa alla guida di liste di sinistra. Ebbe un grosso risultato personale ma non fu eletta. Vi è la possibilità che alle prossime elezioni il M5S candidi una donna a Sindaco?
“Candidare una donna è sempre una buona cosa, e credo che non sia un’idea da scartare, ma questo concetto lo applicherei a carattere generale in quanto sono convinta che una donna al pari in tutto e per tutto ad un uomo, possa fare bene, l’importante è farlo per la città e per i cittadini”.
A.S.