Da agosto a Santa Palomba vicino alla scuola
Perdita di acqua
In via Ardeatina Km. 20 vi è il bar Fabiani il cui piazzale da agosto scorso è allagato da una fuoriuscita d’acqua che arriva dal giardino della scuola elementare.
Essendo l’area della scuola posizionata più alta, l’acqua scende sul piazzale privato facendo danni all’asfalto e creando disagi allo stesso bar Fabiani.
Mi è stato riferito che l’ufficio del Comune ne è a conoscenza e sta ricercando le cause di questa fuoriuscita d’acqua.
Più di qualcuno sospetta che l’acqua potrebbe arrivare dalla rottura di un tratto di tubo che va dal contatore dell’acqua della scuola all’edificio scolastico.
Una perdita d’acqua importante che se potabile sarebbe uno spreco ed un danno economico per la collettività. Sarebbe opportuno che si ponga subito rimedio ad una situazione che oltre a sprecare un bene prezioso quale è l’acqua, causa danni alla proprietà di un cittadino. T.S.
Sindaco intervieni
Mi chiamo Carla Sammuri abito a Pomezia dal 1978 sono nonna di due nipoti che ho sempre accompagnato a scuola alla centrale S. Giovanni Bosco, nulla da lamentarmi fino a due anni fa che a causa della pandemia sono state spostate sia le entrate che le uscite.
All’inizio dell’anno scorso ho segnalato sia ai vigili che al sito del Comune che il cancello che da su via Virgilio si presentava disastrato, ma non ho avuto risposta e non è stato fatto nulla per sistemare la pavimentazione.
Scrivo a voi perché è la mia ultima speranza per risolvere il problema. Grazie in anticipo.
Carla Sammuri
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato sindacale congiunto sulla trattativa Alfasigma
Ricambio generazionale
Il 17 novembre 2021 è proseguito l’incontro per la definizione dell’accordo relativo al ricambio generazionale richiesto dall’Azienda.
Come da Noi prospettato nel precedente comunicato, alcune somme sono state rettificate a seguito delle richieste avanzate dalle scriventi OO.SS.. Ma non è abbastanza!
Nonostante le somme riconosciute dall’azienda per i lavoratori cd. “pensionabili” (coloro i quali raggiungono la pensione con i diversi strumenti concordati) siano da considerarsi sufficienti, abbiamo evidenziato la sperequazione esistente in seno ai vari strumenti adottati.
Volendo entrare nello specifico, le erogazioni convenute nell’accordo per “Opzione Donna” sono sproporzionate rispetto ad un/una “Quota 100”; infatti, “Quota 100” è calcolata con il sistema “misto”mentre “Opzione Donna” con il sistema “contributivo” e ciò produce un abbattimento della pensione di una lavoratrice di circa il 25% (sine die e con aspettativa di vita superiore ad un uomo). Va da sé che c’è una sproporzione fra i 55Mila riconosciuti a “Quota 100” ed i 70Mila riconosciuti ad “Opzione Donna”.
Ed ancora, trattandosi di un accordo di uscita volontaria dall’azienda per procedere ad un ricambio generazionale, avremmo atteso da quest’ultima un impegno maggiore sulle mensilità complessive riconosciute per i cd. “non pensionabili”, trattandosi della tipologia di lavoratori di maggior impatto sul ricambio generazionale.
Anche in questo caso, le somme proposte dall’azienda hanno un influsso fortemente negativo sul tenore di vita, fino al raggiungimento del requisito pensionistico, dei lavoratori che volessero accedere a tale misura. Quindi, è bene ribadirlo, la volontarietà non incentivata adeguatamente, a nostro avviso, comporterà la mancata adesione dei lavoratori alla proposta aziendale.
Al fine di consentire all’Azienda, qualora ce ne fosse bisogno, di erogare le mensilità richieste dalle scriventi OO.SS. per i lavoratori “non pensionabili” è stato proposto di sottoscrivere l’accordo per il Fondo Nuove Competenze che le avrebbe consentito il risparmio economico del costo orario per un massimo di 250 ore a lavoratore (il conto è presto fatto sulla vostra paga oraria moltiplicata x 250 x lavoratori azienda) in cambio di formazione adeguata al settore di appartenenza dell’azienda.
Tale misura avrebbe consentito di raggiungere il triplice scopo della formazione e riqualificazione dei lavoratori sul piano della nuova organizzazione aziendale, la possibilità economicamente sostenibile dall’azienda di incentivare la misura dei “non pensionabili” ed infine di consentire una maggiore adesione dei lavoratori “non pensionabili”.
Tutto ciò premesso, considerando che non sono stati accolti i suggerimenti e le richieste delle scriventi OO.SS., in particolare le proposte relative ad “Opzione Donna” e quelle relative ad un idonea erogazione di mensilità atte a favorire la fuoriuscita dei lavoratori e delle lavoratrici ”non pensionabili”, abbiamo deciso di non sottoscrivere l’accordo “ponte generazionale” nell’interesse dei lavoratori coinvolti.
Ci corre inoltre l’obbligo di chiarire che non proviene da alcun membro riconducibile alle OO.SS. firmatarie del presente comunicato la “veicolazione dei messaggi che hanno fatto registrare confusione” poiché il comunicato circolato, che ha generato un certo “disturbo”, è stato redatto e pubblicato ad ottobre 2021 e non nella serata del 17 novembre c.a..
A tal proposito ci chiediamo a chi ha giovato la circolazione del sopracitato comunicato.
Lasciamo infine a Voi lavoratori e lavoratrici trarre le necessarie conclusioni circa la metodica con cui queste trattative sono state portate avanti richiamando una opportuna riflessione in merito alla tutela del Vostro futuro in questa azienda.
Il Segretario Nazionale
CISAL FIALC
Il Segretario Nazionale
FAILC CONFAIL
Il Vicesegretario Generale
FESICA CONFSAL
Il Segretario Nazionale
UGL CHIMICI
Accordo con la Regione
“Con la firma dell’accordo che regola i rapporti di lavoro costituiti nel periodo della pandemia all’interno del comparto sanità, l’UGL Lazio e l’assessorato alla Sanità della Regione hanno voluto regolamentare tutti i servizi necessari svolti dal personale sanitario, e, allo stesso tempo, garantire alla popolazione un servizio dignitoso, con ulteriore piano di rafforzamento del personale”.
Il Segretario Regionale Armando Valiani ed il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano si dicono parzialmente soddisfatti del documento siglato tra le OO.SS e la Regione Lazio tutto, in linea con quanto prevede il protocollo delle buone relazioni sindacali siglato tre anni fa, nel quale le parti si erano impegnate ad un confronto costante per trovare soluzioni economiche e sociali soddisfacenti per tutti: “Un confronto iniziato anni fa – spiegano i due dirigenti sindacali – nel corso del quale sono state evidenziate le problematiche del comparto Sanità nella Regione Lazio che ha rivelato, nel corso del periodo pandemico tutta la sua fragilità. Ecco perché con l’accordo e il confronto si cercano di gettare le basi per gestire anche la fase post pandemica, così da ridurre la famosa piaga dei tempi d’attesa”.
L’obiettivo dell’UGL è creare dei percorsi condivisi per attivare tutte le forme di stabilizzazione del personale previste dall’ordinamento “nel rispetto dei presupposti e dei requisiti richiesti dal legislatore statale, considerando anche i percorsi di re-internalizzazione dei servizi già previsti in accordi Regione-Sindacati, come ad esempio il passaggio alla gestione diretta dei servizi ARES 118 ed alla realizzazione delle RSA pubbliche. Presto si provvederà alla programmazione di procedure concorsuali che dovranno prevedere criteri di valorizzazione delle esperienze acquisite, ma soprattutto soddisfare il fabbisogno”.
Ufficio Stampa
UGL Lazio