Lettera dei genitori degli alunni della III H dell’Istituto Comprensivo Orazio al Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Lucia Azzolina
I nostri ragazzi hanno bisogno di continuità didattica
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Viale Trastevere 76/A
00153 Roma
C. a. del Ministro
E, p.c.
Ufficio Scolastico Regionale
ROMA
Istituto Comprensivo Statale “ORAZIO’
Via Fratelli Bandiera
20071 Pomezia (RM)
C.a. Dirigente Scolastico
Dott.ssa Caterina DI TELLA
Gent.ma Dott.ssa Azzolina
siamo i genitori degli alunni della III H dell' Istituto Compressivo Orazio di Pomezia
Scriviamo questa lettera, che ci riserviamo di pubblicare su un quotidiano locale per sensibilizzare anche l’opinione pubblica sulla questione,. in quanto vogliamo portare alla Sua attenzione il nostro disagio e quello dei nostri figli che, all’improvviso, i primi di Dicembre di punto in bianco, si sono ritrovati, senza il professore di matematica, già arrivato in ritardo rispetto alla data d'inizio dell'attività scolastica- esonerando l'stitituto da ogni responsabilita' , in quanto certi che la stessa ha fatto il possibile per risolvere il problema nel minor tempo possibile.
La notizia ha colto tutti di sorpresa. E a rimetterci, ovviamente, sono i nostri ragazzi che si trovano a dover cambiare nuovamente insegnante subito dopo essersi abituati al loro nuovo professore.
A questo punto dell’anno scolastico, qualche settimana prima della fine del primo quadrimestre, era maturato il convincimento, più che legittimo, che la classe potesse contare su un corpo docente ormai stabile e consolidato, che ne avrebbe curato la preparazione durante quest’ultimo anno delle medie, caratterizzato dall’esame finale e dalle scelte impegnative per il futuro con riguardo all’indirizzo di studi da intraprendere.
La situazione ci preoccupa molto, non solo per le conseguenze sul piano della continuità didattica, così faticosamente ripresa dopo la brusca interruzione di marzo a causa del lockdown, ma anche per lo smarrimento che crea nei ragazzi soprattutto in questo momento storico difficile e complicato in cui, ancora più forte, si avverte l’esigenza di stabilità.
Per conto nostro, riteniamo questo incomprensibile e per certi versi lesivo del diritto allo studio dei nostri figli che si traduce, tra l’altro, nella sicurezza di poter svolgere serenamente l’attività didattica con personale docente idoneo e qualificato, in relazione a ciascuna materia, di ruolo, “stabile” in grado di assicurare la continuità necessaria per completare i programmi scolastici previsti.
Invero, i nostri figli, condividendo un destino comune a quello di tanti altri studenti delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, per quanto riguarda l’insegnamento delle discipline scientifiche (matematica e scienza) non hanno mai potuto contare su un docente fisso. Per ciascuno dei tre anni di scuola media hanno avuto un professore di matematica diverso.
Anzi, addirittura, il primo anno, si sono succeduti nell’arco dell’anno scolastico ben tre professori differenti.
In seconda media, quindi l’anno scorso, è stato designato un professore che, insieme agli altri docenti della classe, hanno assicurato la continuità didattica anche in piena pandemia attraverso la DAD., con dedizione e professionalità hanno fatto in modo che i nostri figli continuassero la loro crescità scolastica nel migliore dei modi. Abbiamo avuto la speranza (sapendo che alcuni di loro non erano di ruolo), visto la situazione, di ritrovarli a Settembre dove li avevamo lasciati a Marzo. Ma questo non è successo. A settembre e' stato desegnato un nuovo professore di matematica (il quarto in tre anni) e, proprio nel momento in cui i ragazzi si stavano ambientando, e' stato spostato e la classe si è ritrovata di nuovo senza insegnate. In questo momento alla classe e' stato designato un altro professore con la speranza che sia l'ultimo.
Tutto ciò ovviamente ha causato un ritardo nei programmi scolastici.
Speravamo quest’anno che le cose potessero andare diversamente e che la nomina dell’insegnante delle materie curriculari mancanti all’inizio dell’anno, tra le quali matematica, fosse non solo tempestiva, ma fosse fatta seguendo come principio guida quello di assicurare il più possibile la continuità didattica.
Ma le nostre speranze sono state disattese e, arrivati a dicembre, a pochi giorni dalla pausa per le vacanze natalizie, i nostri figli si sono ritrovati con un nuovo docente.
Il fatto è particolarmente grave e rilevante se si considera che la matematica è una delle materie più importanti e riguarda una terza media che quest’anno dovrà sostenere anche l’esame finale e compiere scelte importanti per il proprio futuro.
La Scuola Secondaria di Primo grado, che accoglie i nostri figli, nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, rappresenta una tappa fondamentale del processo educativo/formativo dei nostri ragazzi, in cui vengono acquisite quelle conoscenze importanti per orientare le loro scelte future. Il terzo anno delle medie, in particolare, completa il percorso disciplinare iniziato nel biennio e assicura l’orientamento e il raccordo con la scuola secondaria di secondo grado.
E’ proprio nell’ultimo anno del triennio che i ragazzi hanno bisogno di capire le loro attitudini e propri interessi, e che pertanto deve essere assicurata la continuità didattica di tutte le materie curriculari in modo da curare la formazione e la crescita integrale della personalità dell’alunno, così da renderlo pronto per le scelte del suo percorso didattico futuro.
In questa prospettiva, ogni professore assume un ruolo fondamentale, nel processo formativo - educativo, sia in termini di competenze che di carattere, insieme importantissimo e di grande responsabilità. Essi non si limitano a trasmettere solo “conoscenze”, ma hanno la capacità di rendere interessante un argomento. Spesso, infatti, l’incontro con un insegnante si è rivelato determinante per la vita di uno studente, nella misura in cui è riuscito a stimolare interesse per alcune materie.
Nella scelta del proprio percorso di studi, del tipo di scuola, la bravura degli insegnanti è dunque cruciale.
Quest’aspetto purtroppo viene spesso trascurato o sottovalutato.
Di fronte alla situazione sopra descritta, abbiamo avvertito l’esigenza forte di far sentire la nostra voce attraverso questa lettera, senza alcun intento polemico ma al solo fine di rappresentare l’urgenza di una soluzione rapida del problema e sicuri che la scuola si sia già attivata, ponendo in campo tutte le azioni necessarie, per farsi si che certe situazioni non si verificano piu.
Si vuole evitare di perdere ore preziose di lezioni.
I nostri ragazzi hanno bisogno di avere una continuità didattica anche rispetto alle discipline scientifiche che fino ad ora non hanno mai avuto e che va loro assicurata specie in quest’anno scolastico per le ragioni prima evidenziate.
Speriamo che non si perda troppo tempo e si tengano nella dovuta considerazione le esigenze dei nostri ragazzi che, in questo momento, hanno come obiettivo prioritario quello di imparare in modo da acquisire quelle conoscenze indispensabili che si rivelano importanti per compiere delle scelte consapevoli.
Siamo consapevoli delle difficoltà che l’amministrazione scolastica deve quotidianamente affrontare per assicurare lo svolgimento in sicurezza delle lezioni in presenza ma crediamo fermamente che una scuola fatta così e' solo tempo perso e che si comprometta seriamente il futuro dei ragazzi.
Fiduciosi di un Suo pronto intervento, nell’attesa di cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
I genitori degli alunni
della III H