Uno studio Tv dove trasmettere le dirette Pro Loco
Ciak si gira all’Antonella
Il grande successo delle dirette Facebook della Pro Loco Città di Pomezia sulla sua pagina, su quella dell’Unpli Lazio e quella del Pontino ha convinto il presidente della Pro Loco Claudio Mazza a rendere più efficienti e partecipate le dirette, da qui un protocollo d’intesa con il direttore dell’Hotel Antonella Paolo Di Gregorio per realizzare nel prestigioso hotel pometino uno studio dove trasmettere le dirette Pro Loco.
Ma ecco cosa ci ha dichiarato il presidente Mazza: “Altro tassello per la rete creata dalla Pro Loco citta di Pomezia. Ringraziamo Paolo Di Gregorio per avere stipulato questo propositivo protocollo con la nostra associazione. Da oggi lo studio virtuale per tutte le dirette avrà una sede grazie all’Hotel Antonella questa sarà una nuova opportunità per tutti coloro che vorranno partecipare alle trasmissioni. Invitiamo tutti coloro che hanno sempre creduto nel nostro operato ad usufruire di questa propositiva occasione. Ricordiamo che le dirette verranno trasmesse sulla pagina Pro Loco Città di Pomezia, UNPLI Lazio e il Pontino”.
A.S.
Fialc-Cisal
É notizia del 27 gennaio. La formazione di un direttivo e l’affissione del primo comunicato sindacale Fialc-CISAL, nello stabilimento Alfasigma spa di Pomezia (RM). Mi sento entusiasta ed orgoglioso, della rinascita del sindacalismo autonomo, nel nostro territorio e nella categoria dei lavoratori chimici, da sempre prestigiosa ed all’avanguardia.Il nucleo aziendale é coordinato da un leader molto amato dai lavoratori.
Massimiliano Ricci. Dirigente sindacale (ex CONFAIL) di lunga militanza, politico moderato, presidente e dirigente sportivo di grande successo. Esperto di politiche aziendali e di categoria. Con lui ed il direttivo Fialc-CISAL alfasigma, assistiamo al rilancio del movimento sindacale autonomo, nella zona industriale di Pomezia e Roma-sud. I valori ispiratori sono quelli del “sindacalismo nazionale”, della partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, dell’unità di tutte le componenti del mondo del lavoro, dell’applicazione dei principi della Costituzione, in materia di diritto del lavoro, di diritto sindacale e di rappresentanza dei lavoratori nelle aziende. Nel rispetto di questi principi generali, si muoverà il primo nucleo aziendale, con il pieno appoggio degli organi territoriali CISAL, con la massima apertura a tutte le problematiche, comprese quelle relative al particolare periodo in corso.
L’esclusivo scopo del sindacalismo autonomo é la difesa dei lavoratori, la difesa della parte contraente piú debole. Sui metodi di confronto politico, il “sindacalismo nazionale” si distingue dal sindacalismo cgil-cisl-uil, per il ripudio del concetto di lotta di classe, di impostazione marxista, considerati superati dalla storia e traditi dagli stessi promotori. Unitamente al segretario nazionale Fialc-CISAL dr. Giuseppe Graniti ed al segretario della sede territoriale di Pomezia, Antonio Tassone, esprimo i miei piú sentiti auguri, al direttivo CISAL alfasigma, per un profiquo lavoro!
“ne servo, ne padrone, cogestione”!
Giovanni Malagisi
Ventuno racconti in cui vengono descritti vizi e debolezze umane nel libro di Domenico Defelice
Non circola l’aria
È stato pubblicato l’ultimo lavoro di Domenico Defelice, Non circola l’aria della casa editrice La Genesi. Ventuno racconti in cui vengono descritti vizi e debolezze umane, rapporti immaturi, traballanti e soffocanti da cui ognuno scappa per rimanere poi solo sulle proprie posizioni, ma al sicuro da problemi, critiche e da eventuali possibilità di crescita. La paura di relazionarsi, la mancanza di tempo e di spazi in cui incontrarsi, i fraintendimenti, l’incomunicabilità rendono i rapporti asfissianti. La relazione con l’altro è sempre stato un terreno fertile per la crescita dell’individuo, portandolo ad una naturale evoluzione sia affettiva sia professionale.
In copertina il dipinto ad olio del 1559 La battaglia fra il Carnevale e la Quaresima di Pieter Bruegel il vecchio. La piazza di un paese che mette in scena la battaglia simbolica tra il carnevale, rappresentato dall’uomo grasso a cavallo di un barile con uno spiedo di polli e la quaresima di fronte incarnata da una donna magra e smunta, tirata da un frate e un monaco. Il primo rappresenta il Luteranesimo, la seconda la Chiesa Cattolica. È uno spaccato della società dell’epoca in cui era presente un forte divario tra ricchi e poveri nell'indifferenza generale. Una situazione che per molti versi si ripropone ciclicamente nel mondo.
L’autore si fa interprete del malessere che serpeggia, silenzioso, nella nostra società. Infatti i racconti narrano di realtà quotidiane, miste a ricordi dell'autore e mettono in luce debolezze e lati grotteschi dell'uomo.
Quello di Defelice è uno stile scorrevole dal tono ironico e sarcastico che rende i fatti descritti ancora più dissacranti e bizzarri.
La natura è sempre presente e fa da cornice a tutte le storie mediante la descrizione di paesaggi naturali con alberi e distese verdi che stanno a guardare le azioni degli uomini.
I personaggi vengono rappresentati attraverso soprannomi sempre velati da ironia: nel nomignolo c'è l'indicazione sul carattere e sulla moralità del personaggio e fornisce un indizio o un preavviso sulla storia stessa.
Tutti i racconti snocciolano questioni che attualmente sono importanti e che riguardano la quotidianità delle persone: fatti bizzarri e grotteschi che purtroppo, però, accadono e continuano ad accadere.
Il volume è una raccolta di storie di vita vera, in cui la mancanza di comunicazione tra le parti a volte crea finali disastrosi e nei quali è chiaramente espressa la negazione dell'altro e l'incapacità di comprendere i bisogni altrui. Tutto ciò è rivisto da un'ottica particolare, che è quella dell'autore, il quale trasforma i fatti e le azioni degli uomini in una parodia della vita stessa.
Manuela Mazzola
Cambiare alcune vie
In occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, data in cui venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz, la nostra sezione ANPI torna a chiedere che vengano reintitolate le vie attualmente dedicate ai fascisti.
Come già espresso più volte, è doveroso reintitolarle. E lo è diventato a maggior ragione nel febbraio scorso, in seguito alle vergognose scritte antisemite di stampo nazifascista a danno di due istituzioni scolastiche di Pomezia. Il momento che stiamo vivendo, fortemente aggravato dalla pandemia in corso, è caratterizzato da un marcato ritorno della violenza fascista che minaccia la tenuta democratica del nostro Paese. Non a caso le numerose indagini della magistratura hanno portato a un quadro preoccupante riguardo al riemergere in forma organizzata di movimenti di ispirazione fascista e nazista.
Esortiamo nuovamente il Sindaco Adriano Zuccalà ad attivarsi perché Pomezia non abbia più strade intitolate a ex repubblichini ed esponenti fascisti che durante la guerra sostennero l’occupazione tedesca quali, ad esempio, Giorgio Almirante, Pino Romualdi, Araldo Di Crollalanza. Questi nomi sono motivo di vergogna per la nostra città e non vanno esaltati con vie a loro dedicate.
sez. ANPI di Pomezia “Teresa Mattei e le Altre”