Il 27 gennaio il ricordo delle vittime dell’Olocausto
Giornata della Memoria
Si è celebrata il 27 gennaio la Giornata internazionale della Memoria in ricordo di tutte le vittime dell’Olocausto. Il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, l’assessora Miriam Delvecchio e la presidente del Consiglio Stefania Padula hanno deposto una rosa questa mattina presso il Parco delle Rimembranze per omaggiare simbolicamente quanti hanno perso la vita nell’orrore nazista della Shoah.
“Questo è un anno particolare – dichiara il Primo Cittadino - che ci impedisce di incontrarci e stringerci insieme nelle occasioni che più di altre rappresentano un alto valore simbolico. Ma l’Amministrazione comunale di Pomezia vuole ricordare oggi chi ci ha lasciato e celebrare chi è sopravvissuto, donne e uomini che incarnano una Storia vivente da raccontare e trasmettere di generazione in generazione”.
Proprio ai più giovani, agli studenti di Pomezia, il Sindaco e l’Assessora hanno inviato una lettera: “Vogliamo mantenere viva la relazione con i più giovani, il futuro della Città e del Paese, la generazione che traccerà le vie del tempo che verrà. Su questa strada vogliamo continuare a raccogliere le storie di quanti, con immenso dolore ed enorme forza, sono scampati allo sterminio nazista. Le loro testimonianze, dal 1945 ad oggi, sono memoria collettiva che mantiene vivo il ricordo di una delle pagine più buie della nostra Storia. Mantenere viva la Memoria, patrimonio culturale, politico e sociale di tutti noi, è uno dei doveri che le istituzioni pubbliche, la Scuola in primis, deve portare avanti”.
Il sindaco Adriano Zuccalà e l’assessora Miriam Delvecchio hanno partecipano nel pomeriggio al convegno organizzato dalla scuola superiore Copernico nell’ambito del progetto nazionale “Educazione civica e Cittadinanza e costituzione” del Ministero dell’Istruzione.
Comune di Pomezia
Istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per tutelare i patrimoni culturali
Giornata nazionale del dialetto
Il 17 gennaio 2021, si è svolta in tutta Italia la nona edizione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per sensibilizzare istituzioni e comunità locali sull’importanza di tutelare questi patrimoni culturali.
Questa edizione ha visto anche la partecipazione della Pro Loco Città di Pomezia, il suo presidente Claudio Mazza unitamente al segretario Vincenzo Scherillo si sono collegati con Arnaldo Pierotti presidente dell’Associazione Romagnoli di Pomezia “Passator Cortese”.
Ha partecipato all’incontro anche Antonio Sessa che ha spiegato il motivo del coinvolgimento del presidente Pierotti alla trasmissione.
A Pomezia vi è una grossa e qualificata rappresentanza di romagnoli arrivati nella nostra città durante il periodo della sua fondazione.
Ricordiamo che Pomezia è stata fondata il 25 aprile del 1938 e il primo gruppo di 40 famiglie romagnole arrivò a Pomezia dalla provincia di Forlì, il 24 giugno del 1939 in una situazione di emergenza.
Infatti una drammatica alluvione nella provincia di Forlì con tante famiglie sfollate convinse il regime fascista ad accelerare i tempi degli arrivi.
Successivamente il resto delle famiglie arrivarono subito dopo l’inaugurazione della città, il 29 ottobre del 1939, e fino al 1941 per un totale di 91 famiglie.
Se pensiamo che erano tutte famiglie numerose con nuclei familiari mai inferiori alle cinque unità possiamo pensare che in totale superavano le 500 unità.
I romagnoli si inserirono subito nella nuova città occupando a partire dal dopoguerra anche posti di rilievo nella politica e nel mondo dell’imprenditoria locale, pur mantenendo vive le tradizioni e i legami con la Romagna.
Sicuramente l’Associazione Romagnoli di Pomezia, nata nei primi anni del 1990 ha contribuito in maniera importante a promuovere le tradizioni e la lingua romagnola soprattutto tra i suoi discendenti di Pomezia.
Ricordiamo le sue feste romagnole con i suoi incredibili incappellamenti, quello del regista Federico Fellini; di Emilio Cavazza proprietario della Sigma Tau; del musicista Romano Mussolini e poi di tante donne ed uomini di origine romagnola che si sono particolarmente distinti nelle loro professioni contribuendo in maniera importante alla crescita sociale ed economica della nostra città.
Arnaldo Pierotti è sicuramente meritevole di rappresentare i romagnoli di Pomezia. Suo nonno Oreste aveva avuto assegnato il podere 2966 in zona Vaccareccia che la sua famiglia ha orgogliosamente mantenuto anzi ampliato, prima con suo padre Ernesto detto (Banné) e poi con lo stesso Arnaldo ed ora con i suoi figli.
E’ stato un incontro piacevole, Arnaldo, seppure emozionato, ha fatto conoscere detti e strofe romagnole.
Una bella realtà quella dei Romagnoli di Pomezia, che grazie alla Pro Loco di Pomezia è stata conosciuta ed apprezzata anche dal grande mondo delle Pro Loco.
T.S.