In questa intervista il responsabile di Italia Viva di Pomezia Andrea Buratti ci spiega gli argomenti che sta portando avanti sul territorio
Politica è interessarsi dei problemi dei cittadini
Andrea Buratti responsabile di Italia Viva di Pomezia è un giovane che si interessa anche di problemi che riguardano la qualità della vita dei cittadini che poi è quello che dovrebbe sempre fare la buona politica. In questa intervista parliamo della situazione di via delle Monachelle, via di Trigoria e la famosa gru dimenticata nel quartiere Nuova Lavinium.
- Buratti, molti cittadini mi continuano a segnalare lo stato di degrado di via di Trigoria. Una strada provinciale strategica per raggiungere il Campus Biomedico...
“Nel mese di giugno scorso abbiamo voluto portare all’attenzione della cittadinanza la vicenda riguardante la via di Trigoria, scrivendo una lettera al Sindaco Zuccalà, al vice sindaco della città metropolitana di Roma Capitale Zotta e al Presidente del IX municipio D’Innocenti, precisando come da parte nostra non ci fosse l’obiettivo di accusare il Sindaco Zuccalà (considerato che quella strada non è di competenza del comune di Pomezia) ma piuttosto quello di avviare una collaborazione tra il Comune di Roma e quello di Pomezia per trovare una soluzione al problema, data la contiguità della via con il nostro comune.
La lettera è rimasta senza risposta così come i problemi dei cittadini che tutti i giorni percorrono quella strada, con l’aggravante che oggi c’è anche un pronto soccorso (adesso temporaneamente sospeso per ospitare i pazienti affetti da Covid-19) e un drive-in per i tamponi”.
- Lei in passato si è interessato di via delle Monachelle
“Qualche mese fa, il 24 settembre scorso, siamo intervenuti sulla situazione disastrosa di Via delle Monachelle e delle vie limitrofe con una lettera scritta al Sindaco Zuccalà, per denunciare una situazione che non farebbe piacere a nessun cittadino che paga regolarmente le tasse per avere i servizi ad un livello dignitoso. Via delle Monachelle fu realizzata negli anni venti del Novecento al servizio dei coloni assegnatari dei poderi agricoli dell’O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti), il traffico era costituito da pedoni, biciclette e qualche carro agricolo trainato da buoi. Ora il traffico è ovviamente cambiato: pedoni, biciclette, motocicli, autovetture, furgoni, autocarri, bus privati e del servizio pubblico, TIR e traffico di passaggio in quanto Via Monachelle unisce Via Laurentina con Via Solfarata. Spiegavamo come fosse assolutamente inaccettabile che una via così importante della nostra città fosse da anni, non da giorni o settimane, totalmente abbandonata. L’esempio più chiaro dell’abbandono totale viene dimostrato non già dall’assenza negli anni di interventi straordinari, ma ancor di più dall’assenza di interventi banali, come testimoniato dalla totale mancanza di segnaletica orizzontale. Successivamente, nel mese di novembre, con un articolo sul Pontino, oltre a ribadire ciò che avevamo richiesto a settembre, abbiamo altresì voluto porre l’attenzione dei cittadini e dell’amministrazione sulla situazione riguardante la fognatura dello stesso quartiere evidenziando come una parte di Via delle Monachelle fosse servita da fognatura funzionante da dieci anni mentre l’altra parte della stessa strada fosse ancora, nel 2020, sprovvista di rete fognaria funzionante. Da allora, anche se con notevole ritardo, sono partiti i lavori per i nuovi allacci, senza tuttavia un preciso chiarimento sulle tempistiche necessarie al completamento dei lavori Oggi chiediamo al Sindaco spiegazioni in merito agli obblighi sul ripristino dei cavi, per capire se fosse o meno previsto l’obbligo di rifacimento del manto di una corsia o dell’intera carreggiata a seguito dei lavori, perché se così fosse il problema della strada non dovrebbe esistere.
In ogni caso ribadiamo, oggi come quattro mesi fa, la necessità di un intervento immediato sulla pavimentazione stradale. E’ necessario un intervento di carattere straordinario, non un semplice quanto inadeguato rattoppo. Non è possibile aspettare, dopo anni di incuria, ancora anni per il rifacimento del manto perché la gravità delle condizioni non consente di attendere oltre. Via delle Monachelle oggi è una strada che non garantisce gli standard minimi di sicurezza per gli utenti che vi transitano e ci auguriamo che l’amministrazione comunale intervenga quanto prima”.
- Vi sono altre situazioni da sistemare?
“Un’altra situazione che riteniamo debba essere presa in considerazione è quella della gru di via Don Luigi Sturzo . La gru si trova in una zona della città particolarmente frequentata: a fianco al Liceo Pascal, molto vicino all’asilo Piccole Orme e all’istituto Cavazza, di fronte ad un’area giochi per bambini. Inoltre si trova proprio sopra il capolinea degli autobus Troiani che i ragazzi delle due scuole superiori utilizzano per andare a scuola e tornare a casa. La gru è in piedi da molti anni e questo di per sé non dovrebbe essere un problema: le gru da cantiere possono rimanere in opera per decenni ma richiedono un periodico controllo per verificare le condizioni di sicurezza. Ciò che vorremmo capire è se la gru è sicura. Il motivo della nostra preoccupazione è legato all’episodio della caduta di una gru da cantiere che si verificò il 22 dicembre 2019 all’interno dell’ex cantiere del “Parco della Minerva” in via Starabba Di Rudinì, poco distante da via Don Sturzo. In quel caso la zona era disabitata e non frequentata, qui la situazione è molto diversa e credo sarebbe necessario approfondire”.
T.S.