Al Simon Hotel la sede dell’associazione di amministratori e partite iva
L’Anaspi a Pomezia
L’Anaspi (Associazione Nazionale Amministratori di Società e Partite IVA) ha aperto una sua sede presso il Simon Hotel di Pomezia.
Responsabile della sede di Pomezia è il direttore stesso dell’Anaspi Giuliano Peretti, che abitando nella nostra città, ha voluto gestire direttamente questa nuova sede che si interesserà sia di Pomezia che di Ardea.
“L’Anaspi – mi ha detto Giuliano Peretti - si rivolge a tutti i commercianti, artigiani, imprenditori, liberi professionisti, in sostanza a tutti i detentori di partita Iva e agli amministratori di società. È fondata su principi semplici ma fondamentali a tutela di essi, in una visione profonda e concreta di un paese unito e lavoratore”.
- Quali sono i principi base della vostra associazione?
“I principi fondamentali dell’Anaspi si concentrano su: L’unione degli Imprenditori e dei Liberi Professionisti, perché l’unione fa la forza e soprattutto perché confrontarsi con altri imprenditori permette di ottenere una voce maggiore per tutelare se stessi ed il proprio patrimonio aziendale; la creazione di una rete strategica che permetta di conoscere altre realtà nazionali con cui fare degli scambi anche in ambito di opportunità di lavoro e di sviluppo territoriale. Creando così dei rapporti solidali e trasparenti tra imprenditori; la creazione di una organizzazione volta alla selezione di persone con elevate responsabilità e consapevolezza che rappresenterà gli interessi degli imprenditori, dei liberi professionisti e delle imprese sul territorio Nazionale, dall’apertura di un conto corrente ad un assegno, ad una assunzione e altro ancora”.
“Il mio sogno è semplice – ha sottolineato Stefano Rigamonti, fondatore e presidente Anaspi - non sentirci più soli, perché è per questo che è nata la nostra associazione. Insieme non solo possiamo dare voce ad un esercito di imprenditori e professionisti, ma possiamo sviluppare una rete di collaborazioni per i nostri business”.
“Quindi una grande opportunità e per questo invitiamo chi è interessato – ci ha detto Peretti - a contattarci tramite il numero verde 800.23.76.42 oppure lasciando i vostri recapiti presso il Simon Hotel o attraversol la mail: direzione@anaspi.com.
Inoltre vi consiglio di visitare il nostro sito www.anaspi.com”
T.S.
La posizione di Latium Vetus dopo l’ordinanza del Tar Lazio
Area ex Tacconi
In merito alla pubblicazione dell’ordinanza emessa dalla sezione Seconda Quater del TAR Lazio con la quale i giudici amministrativi hanno accolto le richieste dei nostri legali ordinando al Comune di Pomezia di depositare ed esibire i nuovi progetti tecnici inerenti la rilocalizzazione e la rimodulazione dell’insediamento edilizio da edificare nell’area della ‘ex Tacconi’ (inclusa area agricola inedificabile).
A tutt’oggi nessuno di questi progetti tecnici è stato mai pubblicato all’albo pretorio del Comune di Pomezia e nemmeno l’accesso agli atti presentato formalmente da Associazione Latium Vetus lo scorso 2 dicembre 2020 è riuscito nell’impresa di ottenere visione di questi documenti tecnici inerenti la rilocalizzazione dell’insediamento.
E’ palese ed evidente la dequalificazione del nostro territorio che deriverà dall’attuazione di questo progetto urbanistico, presentato dal “sistema” come un grande “successo”, come un progetto di “riqualificazione” del territorio: basta solo leggere i numeri inerenti l’enorme cubatura (140.000 mc di cemento) piazzata lontano dal perimetro urbano per rendersi conto di quanto questo progetto stravolgerà e sconvolgerà il territorio, penalizzando tutti i cittadini di Pomezia, che su questo territorio ci vivono e sui quali ricadranno domani gli oneri ed i problemi di queste scelte di oggi.
Un progetto, quindi, che ci penalizzerà tutti, compresi coloro i quali di voi vivono a Pomezia e vogliono continuare a viverci.
Nel 2016 il consiglio Comunale di Pomezia votò l’annullamento di questo piano urbanistico, sulla scorta di quello che avevano statuito tre sentenze del TAR ed una sentenza del Consiglio di Stato, che avevano apertamente dato ragione al Comune! Questo progetto era morto e sepolto....al di la degli alibi e delle scuse che oggi vengono accampate e create ad arte da chi non ha né risposte, né visione né amore per il territorio (ne abbiamo viste tante di queste scuse in questi anni e nei settori più diversi).
In questa fase, informare la popolazione, far conoscere ai cittadini la verità in merito a quanto verrà piazzato sul loro territorio, al di là di quelle verità create ad arte, ovvero la verità propinata da chi di Pomezia non è e a Pomezia non tiene, è un atto fondamentale di libertà di cui tutti abbiamo bisogno.
Giacomo Castro
Presidente Ass. Latium Vetus