Azzurro Donna ha donato le mimose al 16 Pini
Festa della donna
Azzurro Donna l’8 marzo ha festeggiato la Festa della Donna donando mimose nel Centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia. Presenti al banchetto delle mimose la presidente di “Azzurro Donna” di Pomezia Emanuela Violante, la responsabile di Pomezia di Forza Italia Maria Dimasi, Laura Montanera e Halima Elamrani del direttivo di “Azzurro Donna”. Nel corso della giornata sono state donate circa 200 mimose alle visitatrici del Centro Commerciale. Indubbiamente Forza Italia di Pomezia è un partito al femminile con tante iniziative in collaborazione sia con “Azzurro Donna” che con l’associazione “Pomezia Aiuta” vedi lo sportello “Violenza sulle donne” con il numero verde 800592484 e poi lo sportello che sostiene chi ha bisogno, molto spesso mamme con bambini che vengono aiutate a fare l’ISE che permette loro di accedere ai pacchi viveri gratuiti della Caritas. Azzurro Donna di Pomezia ci ha sottolineato che ringrazia il presidente della Pro Loco di Pomezia Claudio Mazza per avere sostenuto l’iniziativa e il direttore del Centro Commerciale dottor Modestino Meoli che con grande disponibilità ha ospitato una iniziativa che ha voluto festeggiare tutte le donne.
T.S.
L’ultimo libro di Domenico Defelice che fa riflettere su tante vicende umane
Non circola l’aria
Questo libro è l’ultimo lavoro della prolifica produzione letteraria di Domenico Defelice. E’ un libro piacevole, ironico e che fa riflettere su tante vicende umane: la sua lettura risulta particolarmente adatta specialmente durante questo periodo di angoscia funestato dalla pandemia di Covid-19. La figura, presente in copertina “La battaglia fra il Carnevale e la Quaresima” di Pieter Bruegel il vecchio, dal mio punto di vista rappresenta la lotta fra il bene e il male, fra chi è povero e chi è ricco, un quadro raffigurante una moltitudine di persone, ciascuna con una propria storia e una propria peculiarità, nei tanti e variegati aspetti che rispecchiano la molteplicità delle situazioni sociali. Così, nel libro si alternano gioie, dolori, angosce, ironia, situazioni vicine al boccaccesco (come per esempio nel racconto “Non circola l’aria” da cui il titolo). Per certi versi il volume, costituito da ventuno racconti, ha in molte parti un’impronta autobiografica. Nel brano “In viaggio con google” (pubblicato nella rivista letteraria Pomezia-Notizie) l’Autore, dalla morte della madre, non vuole più fare ritorno al paese nativo per non commuoversi al cimitero vedendo sepolti anche tanti altri parenti e amici. La giovane Clarissa, con il computer gli fa rivedere il paese tramite google map: è un viaggio virtuale in cui, alla luce del presente, Defelice ricorda e rivive il passato, pur faticando a riconoscere i luoghi, in quanto trasformati nel tempo. E infatti esclama: “Nulla! Nulla! Il viaggio con google è stato fantastico, ma non sono riuscito a vedere, a riconoscere il mio Eden, l’antico paradiso della mia infanzia”.
Nella presentazione di questo libro Sandro Gros-Pietro cita nel suo commento, come i più significativi, proprio questi due racconti. In particolare, in “Non circola l’aria” si descrive un roseto che viene giudicato in modo diverso secondo i due punti di vista dei personaggi, cioè piacevole per l’uno, soffocante per l’altro. Nel seguito di questo episodio, il roseto occupa lo stesso ruolo del libro per i danteschi Paolo e Francesca, cioè: galeotto fu il libro e chi l’ha scritto!.
La novella “ Una lettera d’addio”parla dell’incomunicabilità fra due persone, che può portare al femminicidio. L’innamorato dice all’amata:”Quale il nostro futuro? Tu ti stancheresti del mio fisico e del mio carattere e sarebbe l’inferno. Addio! Amore grande del quale non son degno, Addio! Tu sola sei e resterai l’amore vero. Ma l’amore è libertà, è non fare soffrire gli altri.” Appunto l’amore è libertà! Quante unioni stanno insieme forzatamente e sfociano in atti violenti fino ad uccidersi!
I racconti si riferiscono alle vicende più svariate, per esempio: sulla mafia (Il pesce (g)rosso), sull’abusivismo edilizio (Boss senza volerlo), sullo sbarco degli Alleati in Sicilia (La banda tedesca e Un miracolo), sul problema del terrorismo (Khalid). Descrizioni di scene bucoliche sono rappresentate in Il rosso succo dei sicomori e in La fonte canora.
Il brano Umanali con la tragica fine di due animali mi fa ricordare Edgar Allan Poe, mentre Naufragio, oltre a ricordarmi Edgar Allan Poe, evidenzia l’incomunicabilità fra le persone.
Nel racconto Santa Prunella si mostra quanto è difficile per l’uomo pervenire alla santità.
In La signora Lilly, nata con un corpo deforme, viene dimostrato come una disgrazia può essere compensata da una grande intelligenza e, come in una fiaba a lieto fine, Lilly riesce prima a laurearsi e poi a trovare un buon inserimento nella società.
L’ultimo racconto, ambientato a Pomezia, e recentemente pubblicato sulla locale rivista Pontino Nuovo, che chiude questo avvincente libro, Miracolo a Natale, è un’altra bellissima favola, che dimostra come un elefantino, nato con una zampa menomata, si trasforma in risorsa per il Circo, diventandone la mascotte!
Concordo con quanto afferma nel Pontino N.3/ 2021 Manuela Mazzola, facendo la presentazione di quest’opera: “La paura di relazionarsi, la mancanza di tempo e di spazi in cui incontrarsi, i fraintendimenti, l’incomunicabilità rendono i rapporti asfissianti. La relazione con l’altro è sempre stato un terreno fertile per la crescita dell’individuo, portandolo ad una naturale evoluzione sia affettiva sia professionale”. Infatti Defelice nei suoi racconti dimostra pessimismo nel denunziare la mancanza di relazione fra i vari esseri umani. Bisogna invece vivere come dice Papa Francesco in “Fratelli tutti” che al para. 87 afferma: “la vita sussiste dove c’è legame, comunione, fratellanza ed è una vita più forte della morte quando è costruita su relazioni vere e legami di fedeltà”.
Nella copertina interna è presente un elenco completo della vastissima produzione letteraria di Domenico Defelice.
Non circola l’aria - Genesi Editrice, 2020, pagg. 210, € 12,00 ISBN 78- 8874-147953
Giuseppe Giorgioli