Per la situazione paradossale che si è venuta a creare con il nuovo appalto, da oltre due mesi i lavoratori non percepiscono lo stipendio
Sciopero dei dipendenti della società raccolta rifiuti
L’opacità. Che futuro ci sarà per il servizio di raccolta dei rifiuti ad Ardea? È una domanda che i cittadini si stanno ponendo da diverse settimane, se non mesi o anni, visto che l’attuale società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, L’Igiene Urbana, opera in regine di prorogatio. Si diceva dell’opacità: la proprietà e la condizione di non essere o di non presentarsi trasparente. Tentiamo di spiegare cosa significa. L’Area Metropolitana, l’ex Provincia di Roma, ha indetto una gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti nel Comune di Ardea, lungaggini burocratiche, problematiche varie situazioni di eccessivo zelo, causate probabilmente da dubbi e perplessità, hanno portato comunque allo svolgimento della gara e alla proclamazione di un’azienda che dovrebbe, o avrebbe dovuto prendere le redini della raccolta dei rifiuti ad Ardea, già da qualche anno. Oggi, invece, assistiamo allo sciopero degli operatori dipendenti ancora dell’Igiene Urbana, che da alcuni mesi non percepiscono regolarmente lo stipendio e poi il conseguente blocco della raccolta dei rifiuti sul territorio. Da osservatore e cittadino, come molti di questi si pongono il dubbio: perché la nuova azienda che si è aggiudicato l’appalto non viene formalizzato il passaggio?
È un momento di particolare fibrillazione: il lockdown che blocca qualsiasi iniziativa, e poi ci sono i ritardi che si prolungano negli anni. Una crisi economica e sociale che non ha precedenti, causa proprio del Covid-19. Una situazione che sta mettendo letteralmente in ginocchio l’economia locale e quella italiana. Questa impasse amministrativa non fa affatto bene alla cittadinanza. Le problematiche che vive un territorio come Ardea sono innumerevoli e non è sempre l’occasione per ricordare ciò che andrebbe fatto e ciò che non è stato fatto. Sono state fatte delle scelte sbagliate in passato dalle precedenti amministrazioni, come l’attuale maggioranza non è senza peccato.
La domanda è questa: cosa osta l’arrivo della nuova azienda per avviare il nuovo programma di raccolta dei rifiuti sul territorio di Ardea? Sono quattro anni, e lo ribadiamo, che c’è questa formula di proroga che non sta portando i benefici che qualcuno si aspettava. Dare una svolta a questa emergenza ambientale è assolutamente primaria. Se non si può fare allora l’amministrazione comunale si deve mettere in testa di avviare una procedura per dare delle risposte concrete alla popolazione. Bisogna rispondere alle esigenze dei cittadini e non a quelle che arrivano da altre parti. L’idea è stata lanciata anche per la creazione di una municipale che possa gestore direttamente il servizio di raccolta dei rifiuti, potrebbe essere un’idea, anche se come altre esperienze hanno evidenziato non sarebbe la strada migliore da seguire. Non vorremmo essere ripetitivi, ma se gli amministratori di Ardea, si rivolgessero ai loro colleghi di Pomezia, e parlerebbero con loro riguardo alla gestione dei rifiuti, qualche suggerimento potrebbe arrivare e potrebbe in un certo qual modo dare delle indicazioni sul da farsi per uscire da questa grave situazione di crisi e di vergognoso blocco della raccolta dei rifiuti. I mezzi e gli strumenti per avviare una nuova fase ci sono. Non ce da fare uno sforzo enorme e vedere quale potrebbe essere l’idea che darebbe ad Ardea delle risposte concrete e positive. Basterebbe mettere in piedi una piccola indagine, anche da parte di un singolo consigliere comunale di maggioranza grillina di Ardea, affinché si posa rendere conto di come funzionano le cose in altri comuni e trasferire le cose positive ad Ardea. Però il tempo passa e non c’è all’orizzonte nessuna iniziativa che possa far ampliare la visione su una questione come quella della gestione del territorio e della salvaguardia dello stesso attraverso una raccolta dei rifiuti, che possa rispondere alle aspettative della popolazione. L’auspicio della popolazione di Ardea è evidentemente quello che si possa trovare delle risposte agli innumerevoli dubbi che accompagnano questa lunga e prolungata crisi che attraversa tutta la società ardiese.
Sabatino Mele
Il sindaco Savarese: solidarietà ai lavoratori
Il sindaco Mario Savarese e il Presidente del Consiglio Lucio Zito si sono recati presso il deposito mezzi della società che sta gestendo la raccolta dei rifiuti ad Ardea, dove i lavoratori stanno manifestando in seduta permanente.
“Abbiamo voluto manifestare la nostra solidarietà ai lavoratori -ha detto il Sindaco - la ditta in modo unilaterale e contravvenendo al contratto in essere, sebbene in proroga, ha totalmente modificato il proprio assetto societario, pretendendo ora dal Comune che sia riconosciuto un loro presunto diritto di subentrare nel contratto in essere con l’uscente Igiene Urbana, ma anche il diritto di subentrare alla società alla quale la SUA di Città Metropolitana di Roma ha assegnato il nuovo bando”.
Le società coinvolte in questa incredibile ragnatela hanno tutte affidato il loro credito ad una finanziaria che incassa le fatture emesse scontandole alle varie ditte del gruppo e questo fatto impedisce anche al Comune di subentrare direttamente nel retribuire i lavoratori sostituendosi al loro datore di lavoro inadempiente.
La conclusione di questa paradossale situazione è che a subire pesantemente le conseguenze di questo guazzabuglio sono i lavoratori che non prendono più lo stipendio da mesi. A soffrire sono anche i dipendenti delle società interinali alle quali la mandataria si rivolge per integrare l’esiguo numero di lavoratori direttamente assunti.
“Lunedì nel primo pomeriggio -riferisce Savarese - saremo ricevuti in Prefettura; abbiamo richiesto quest’incontro nella speranza che il Prefetto ci aiuti ad uscire rapidamente da questa situazione contingente, consentendoci di affidare temporaneamente il servizio ad una società terza”.
Nei primi due mesi di quest’anno, nonostante ad operare sia stata a quanto sembra la nuova ditta, la raccolta differenziata è precipitata a valori inferiori al 40% e il Comune in pochi mesi ha dovuto affrontare spese extra per oltre un milione di euro per le bonifiche straordinarie che si sono rese necessarie nel territorio, sempre più invaso da rifiuti abbandonati.
S.Me.
Colpa della burocrazia amministrativa
Ardea e la sospensione della raccolta dei rifiuti. E’ proprio il gruppo politico di Fratelli d’Italia che vorrebbe sapere a chi va imputata la sospensione di un servizio pubblico e di pubblica utilità?
“Nel caso specifico di Ardea – evidenzia la nota di Fratelli d’Italia di Ardea -, dove gli operatori ecologici hanno sospeso il ritiro dei rifiuti, non possiamo certo imputarlo a loro, estranei ad ogni azione burocratica e amministrativa.
Domande che possiamo fare solo ed esclusivamente all’amministrazione comunale garante della salute pubblica e responsabile difronte a questi lavoratori e alle loro famiglie. Lavoratori che non possono soddisfare le esigenze e i bisogni primari delle loro famiglie, perché non vengono remunerati.
Va chiesto all’amministrazione cosa sta succedendo o per meglio dire cosa è successo e perché l’ente non sia intervenuto immediatamente al subentro della nuova ditta. La società continua a svolgere il servizio (in proroga ricordiamolo da 4 anni...) pertanto è necessario chiedersi come mai il dec abbia continuato a firmare e timbrare per conto dell’ente i formulari di conferimento. Le domande che ci poniamo difronte a questa grave situazione