La proposta dei Giovani Democratici di Pomezia
Biblioteche e aule studio
Come gruppo dei Giovani Democratici di Pomezia abbiamo rilanciato la mozione ‘Apertura e sostegno a biblioteche e aule studio’, studiata ed elaborata con i Giovani Democratici della Provincia di Roma, con l’intento di agevolare la concessione e la fruizione degli spazi necessari agli studenti di scuole di ogni ordine e grado e università. Più precisamente la mozione riguarda l’apertura e il sostegno a biblioteche e aule studio e impegna le amministrazioni comunali a permettere l’apertura e la fruizione dei locali delle biblioteche comunali, ampliandone l’offerta e mettendo a disposizione i supporti digitali necessari allo svolgimento della DAD, oltre a supportare quelle associazioni e quelle organizzazioni che si occupano della gestione di luoghi adibiti ad aula studio.
La mozione è stata inviata al Sindaco, Adriano Zuccalà, alla Presidentessa del consiglio comunale, Stefania Padula, alla Vicesindaca e Assessora alle Attività Produttive, Turismo, Cultura, Simona Morcellini ed alla Assessora ai Servizi Sociali e ai Servizi Educativi, Miriam Delvecchio, in data 22 Marzo, partendo dalla consapevolezza che la Biblioteca comunale, chiusa in questi giorni in via precauzionale, era stata riaperta lo scorso 15 Febbraio al pubblico mediante un sistema di prenotazione online per un massimo di 6 “postazioni studio” organizzate su turni. Nonostante la riapertura segni un importante passo in avanti messo in atto dall’amministrazione, il numero delle postazioni studio disponibili risulta esiguo rispetto alla popolazione studentesca pometina. Sulla base di ciò chiediamo al Comune di Pomezia di mettere a disposizione nuovi strumenti e spazi necessari agli studenti e alle studentesse di ogni ordine e grado, inclusi quelli universitari.
Ci auguriamo che avvenga un sano dibattito costruttivo sia in consiglio comunale sia tra i membri della giunta comunale, progettando nuovi spazi e modalità che permettano a studenti e studentesse di proseguire le proprie attività scolastiche in sicurezza e tranquillità.
Giovani Democratici
di Pomezia
Premio “Il Coraggio di Fare” della Pro Loco per il celebre giornalista Rai
Grazie Sigfrido Ranucci
Il celebre giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore della Trasmissione di Rai Tre “Report”, da anni risiede con la sua famiglia nel nostro territorio.
E’ stato quindi più che giusto assegnargli il trofeo “Il coraggio di fare” che la Pro Loco città di Pomezia, di cui sono presidente, riserva a quelle personalità della nostra città che si sono particolarmente distinte nelle loro professioni.
Grazie ad Antonio Sessa siamo riusciti a stabilire un contatto con Sigfrido Ranucci che si è sentito onorato di ricevere il nostro riconoscimento e questo ci ha molto gratificato; dopo di che ci siamo sentiti più volte per concordare la consegna del trofeo al nostro gradito ospite, spesso rimandata per i suoi impegni televisivi.
Ciò che mi ha colpito di più di Sigfrido Ranucci è stata la sua gentilezza, sempre paziente nel concordare altre date, attento nel richiamare, nel caso non potesse rispondere, umile nel porsi nei nostri discorsi.
Queste riflessioni mi portano alla conclusione nel definirlo uno di noi. Il 20 marzo alle ore 18:00 siamo andati in diretta sulla pagina Facebook del Pontino, di Pro Loco Città Di Pomezia e quella di Unpli Lazio.
Oltre Sigfrido Ranucci era presente Claudio Nardocci presidente Unpli Lazio, Antonio Sessa professore e giornalista, Vincenzo Scherillo segretario Pro Loco Città di Pomezia.
É stata una piacevole chiacchierata da salotto, in primis ho spiegato la motivazione della consegna di questo trofeo, il quale viene assegnato a persone che si sono contraddistinte in vari percorsi della vita sociale, commerciale, culturale, sportiva, sanitaria ecc (Mario Serafinelli, Bartolino Savioli, Goffredo Casadei, Angelo Capriotti, Fabrizio Soldati, Antonio Sessa, Modestino Meoli ed infine Sigfrido Ranucci).
Per chi conosce le persone sopra citate sarà facile percepire l’importanza di questo premio; ma ora, dopo quest’ultimo riconoscimento, il coraggio di fare prende decisamente una autorità più consistente.
Altre domande di carattere prettamente tematico sono state poste a Sigfrido, le sue idee sul nostro territorio sono state ben condivise da noi. Nardocci ha portato a conoscenza dell’operato nel mondo delle Pro Loco, Sessa in modo molto leggero ha scambiato punti di vista, Scherillo semplicemente ha posto una domanda di riflessione. E’ inutile sottolineare che la diretta ha avuto un grande ascolto e in tanti hanno condiviso la nostra scelta di premiare Sigfrido Ranucci.
Siamo più che consapevoli che non sarà l’ultima volta che Sigfrido Ranucci sarà uno di noi.
Claudio Mazza