Intervista alla pometina Valentina Corrado, nominata da Nicola Zingaretti assessore regionale con delega al Turismo, Enti Locali e Sicurezza
Per la prima volta Pomezia ha un’assessore regionale
Valentina Corrado consigliere regionale del Lazio del M5S è da meta marzo nella giunta regionale del Lazio con la delega al Turismo, Enti Locali e Sicurezza. Intanto mi complimento per questo suo importante incarico che pur tuttavia ha suscitato polemiche e perplessità dentro e fuori il Movimento.
- Assessore come mai ha accettato questo incarico che la vede ora alleata con il Pd? Partito che lei molto spesso ha criticato?
“La ringrazio per le congratulazioni. Ho voluto cogliere questa nuova sfida come occasione per veder realizzati gli obiettivi e le proposte che in questi anni ho portato avanti in Consiglio regionale per dare risposte ai cittadini e ai territori. Un impegno da portare avanti con convinzione e tenacia in un periodo che richiede uno sforzo massimo per far ripartire l’economia e superare la crisi pandemica e sanitaria. È un percorso duro che comporta una forte responsabilità e senso del dovere che non possono essere sorretti da un'unica forza politica. Vedo in questo percorso anche la capacità di PD e M5S di fare un passo indietro rispetto alle reciproche differenze, per farne due in avanti per il bene della comunità. Ci si sta concentrando sugli obiettivi che ci accomunano e che sono sfociati in un documento programmatico importante. Con il PD le differenze permangono così come resta la storia politica di confronto, a volte aspro, avuto in questi anni. Il confronto duro è stato sempre accompagnato, come è stato riconosciuto dallo stesso Presidente Zingaretti, da una capacità propositiva di risoluzione dei problemi della nostra Regione”.
- In piena pandemia lei ha accettato di guidare un assessorato che ha deleghe toste, vedi soprattutto quella al turismo, non le tremano i polsi?
“Le sfide, più sono toste più mi entusiasmano. È esattamente questa la politica per me, e anche come dovrebbe essere sempre, e cioè, capacità di risolvere i problemi dei cittadini con lungimiranza, visione, impegno e un lavoro quotidiano costante. Il turismo è una bella sfida perché sappiamo quanto il settore sia piegato in questo momento. Di contro, abbiamo ben chiare le potenzialità della nostra Regione, le bellezze e le ricchezze che sono legate alla storia, alla natura, al benessere.
La delega che ricopro mi darà la possibilità di mettere in campo le energie migliori e le risorse per ripartire. Dal mio insediamento, sono stati pubblicati già due Bandi, uno da 1 milione di euro e un altro da 4,5 milioni, entrambi focalizzati sulla promozione dei territori con il coinvolgimento degli operatori del settore, delle imprese e delle associazioni”.
- In generale che situazione ha trovato e per ogni singola delega come intende operare.
“La situazione che ho trovato è quella di un treno in corsa, visto che siamo a metà della legislatura. Le mie sono deleghe diverse, il turismo, appunto, con la necessità di farlo ripartire, di sostenerlo dopo un anno in cui siamo stati tutti fermi tra lock-down ed emergenza pandemica. Avverto che c’è una gran voglia di ricominciare a viaggiare, arrivano i primi segnali sulle prenotazioni per le vacanze e sono incoraggianti. Dobbiamo agire per gradi, prima di tutto garantendo la massima sicurezza dal punto di vista sanitario e supportando la campagna di vaccinazione.
Le altre deleghe riguardano, sotto altri punti di vista, il territorio e mi vedranno impegnata nel dialogo con gli Enti Locali, dei quali conosco le difficoltà quotidiane per far quadrare i conti e garantire i servizi. Essendo enti di prossimità, hanno gli occhi puntati addosso da parte dei cittadini che giustamente chiedono risposte ed esigono servizi pubblici adeguati. La vicinanza ai territori cercherò di farla sentire anche con la delega alla Sicurezza Urbana e alla Polizia locale.
È necessario mantenere alta la guardia, a tutti i livelli, affinché sia sempre affermato lo stato di diritto e il principio di legalità. Infine, la Semplificazione Amministrativa è un altro tema importantissimo che s’interseca con l’agenda digitale e la necessità di rendere la pubblica amministrazione, ancora una volta, vicina ai cittadini eliminando passaggi burocratici inutili”.
- È la prima volta che un nostro concittadino diventa assessore regionale. Al di là dell’orgoglio campanilistico quali potrebbero essere per Pomezia i vantaggi?
“Il mio impegno istituzionale sarà costante per tutti gli Enti Locali del Lazio e lo porterò avanti senza fare distinzioni, come una mamma che non può voler bene più a un figlio di un altro. È chiaro che Pomezia è la mia casa, il posto che ho scelto quasi 15 anni fa dove vivere, crearmi una famiglia e dove sono cresciuta anche politicamente. Ne conosco problematiche e potenzialità e questo chiaramente mi aiuterà nel lavoro quotidiano che dovrà comunque abbracciare tutti i Comuni del Lazio allo stesso modo. Bisogna anche dire che Pomezia è il polo alberghiero più grande del Lazio, seconda solo a Roma. È una città con grandi potenzialità turistiche. La vicinanza con Roma, il litorale, i Parchi di divertimento sono tutti elementi che fanno della nostra città un polo turistico importante. Un dato che non sfugge all’amministrazione comunale che sta lavorando proprio per valorizzare le peculiarità del territorio”.
- Alcuni anni fa le dissi che per lei prevedevo in futuro una probabile candidatura a Sindaco di Pomezia. A questo punto la candidatura a Sindaco non pensa che sia limitativa?
“Non userei il termine “limitativo” per descrivere il ruolo del Sindaco. Avere la responsabilità della propria comunità è un onere ma soprattutto un grande onore. Ora avverto tutta la responsabilità dell’incarico che ho in questo momento e voglio pensare a portarlo avanti con l’impegno e la serietà che i cittadini del Lazio meritano. Ci sarà tempo e modo per riparlarne. Oggi pensiamo alla nostra Regione”.
A.S.