Intervista al sindaco di Ardea Mario Savarese che ci illustra le difficoltà nel servizio di raccolta rifiuti e nell’incasso della Tari
Rifiuti: nuove regole e nuove modalità
Sono state settimane di fuoco per l’amministrazione comunale di Ardea, espressione di una maggioranza a cinquestelle. Non è che le precedenti settimane siano state indolore, per le pesanti criticità che venivano alla luce, ma le problematiche sul tavolo sono sempre caratterizzato da continue emergenze. In questa occasione parliamo con il sindaco di Ardea, Mario Savarese, di una questione che ormai è sotto gli occhi di tutti e che rappresenta sicuramente il problema o una delle questioni primarie per il territorio e cioè la gestione e la raccolta dei rifiuti, Nelle scorse settimane non sono mancate le proteste dei lavoratori che operano per la raccolta dei rifiuti e che, per l’ennesima volta, sono stati costretti a scioperare perché non ricevevano i loro stipendi,
Una cosa al di fuori di qualsiasi logica e senza alcuna motivazione, Un lavoratore che fa il suo dovere e che si vede costretto a scioperare per far valere i propri diritti,
Non è uno sciopero perché hanno ridotto i buoni pasto o altro, ma in questo caso hanno tolto da mangiare ai figli di questi lavoratori che giustamente hanno reclamato quanto dovuto.
- Sindaco Savarese sull’emergenza rifiuti cosa sta accadendo?
“Non c’è oggi un’emergenza rifiuti. Ovvero se di emergenza dobbiamo parlare questa si protrae ormai da undici anni. Il servizio ha sempre sofferto molto in termini di qualità, e fin dal 2010 si sono evidenziati problemi nei rapporti tra azienda e lavoratori.
La percentuale di raccolta differenziata solo nel 2014-2015 ha raggiunto risultati vicini a quelli auspicabili e imposti dalla legge Ronchi, per poi precipitare inesorabilmente a valori al disotto del 40%.
Ardea è la città con la percentuale di raccolta differenziata più bassa in assoluto tra quelle servite dall’attuale azienda. C’è stata di recente un’astensione dal lavoro da parte degli operatori perché non ricevevano lo stipendio. Ora il problema è stato superato e tutto è tornato alla normalità, se così possiamo dire”.
- Quali strade intendente percorrere dopo la possibilità che la Nuova Ditta possa iniziare a lavorare sul territorio?
“Le modalità di esecuzione dell’appalto, che partirà a breve, stabiliscono nuove modalità di raccolta e nuove regole da rispettare, sia per la cittadinanza, sia per l’azienda. Vigileremo in entrambe le direzioni e siamo certi che, con la collaborazione dei cittadini, si vedrà finalmente la differenza rispetto al passato”.
- Il territorio è molto colpito dalla presenza di aree che sono diventate vere e proprie discariche a cielo aperto. Come è possibile risolvere questa emergenza?
“Le discariche che sorgono spontanee su un territorio vasto e incontrollabile come il nostro sono una piaga che ha origine esclusivamente dall’incivile comportamento di alcune persone che, sebbene possano conferire al proprio domicilio ogni genere di rifiuto, ricorrono all’abbandono sconsiderato che trova logica spiegazione, oltre che nell’inciviltà e nella scarsa attenzione e amore per il luogo in cui si vive, anche nel fatto che in molti non pagano la tassa sui rifiuti. Il cittadino deve prenotare la raccolta al proprio domicilio per gli ingombranti, oppure recarsi presso il centro di raccolta; in entrambi i casi si richiede l’identificazione e chi non è in regola con la TARI teme di essere scoperto, e per questo, nottetempo e furtivamente, abbandona ovunque può i propri rifiuti”.
- Sul fronte dell’evasione delle tasse per i rifiuti, ci sono buone notizie per le case comunali, oppure il buco finanziario è ancora molto grande?
“Siamo in procinto di affidare ad una società esterna all’ente la riscossione dei tributi. È un lavoro complesso che l’ente, con le scarse risorse di cui dispone, non è in grado di eseguire in modo efficace. L’evasione è molto alta, oltre il 40% per la TARI. L’agente di riscossione attuerà metodi scientifici per l’individuazione degli evasori e anche le modalità di riscossione subiranno un cambiamento importante. I cittadini devono sapere che ogni euro sottratto alla TARI non costituisce un problema solo per il servizio di raccolta dei rifiuti: il Comune deve colmare l’evasione con risorse proprie, ossia deducendo l’evaso dalle altre entrate che vengono così erose significativamente rendendo impossibile l’auspicato miglioramento dei servizi alla cittadinanza. Non è un paradosso che non ci siano alla fine fondi per tappare le buche se con quei soldi si deve pagare la ditta che raccoglie i rifiuti ad Ardea”.
Sabatino Mele